Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

L’attesa

 

Catastrofi

La pietra e la lava

giacciono innocue

a mille passi nella terra,

quel monte di fuoco

dovrà soltanto attendere…

Il mare e i suoi flutti

come drappi di seta

orlano l’orizzonte;

cielo nero e tempesta,

anche loro,

dovranno attendere…

La sabbia del deserto

resta immobile

come in un mosaico,

mentre le nevi delle Alpi

s’adagiano leggere sui pini.

Nulla li disturba.

Ma l’attesa è finita.

Grossi stormi spiccano il volo,

i cavalli diventano irrequieti,

e d’un tratto

la lava si riversa sulle case,

le onde divorano la gente,

la sabbia tumula i villaggi

e nevicate possenti

travolgono intere città.

Cosa succede in quell’attimo?

La catastrofe sta in mezzo

ad un attimo di quiete

ed uno di smarrimento,

riflettendo il peggio di noi

in violenti impulsi tellurici

capaci di annientarci.

Se qualcosa sta dentro di noi

è al contempo al di fuori.

Controlleremo, un giorno,

il flusso dei nostri pensieri,

sentimenti e volizioni,

per vivere in simbiosi

con l’amata Terra

e superare l’egoismo.

Anche per questo

non ci resta che attendere.

 

 

Pietro Sculco




Madonna con rosa bianca È bella questa bianca rosa

che dinanzi a Te risplende!

Perfetta nella forma

come il cosmo appena creato.

Pura nel suo candore

dall’ombra del male intatta.

Luminosa

come luce primigenia del Logos.

È questa rosa, Madre,

l’immagine di Te

che di Bellezza sei la perfezione.

 

Alda Gallerano




Sole tra le cigliaSfuggono le parole,

ancora il sole

fra le ciglia

ride…

 

Ricordo,

almeno tu,

resta,

ti prego.

 

Stelvio




alloro e collanaCi sono persone

a cui donerei

corone d’alloro

per elevarle al di sopra

di ogni sentimento,

e altre a cui

strapperei tutti i gioielli

per gettarli nel fango.

Estirpare qualsiasi concezione

dalle menti libere,

è di profondo aiuto

alle mie insicurezze.

Né vittoria né sconfitta

mi assalgono innanzi a te,

o cuore. Con grazia e stupore

mi racchiudo nel mio silenzio.

 

 

Rita Marcía




NONNIBOT

 

Alla rassegna “NonniBot”, una competizione robotica tenutasi a Roma in occasione della “Rome Cup 2018”, ha vinto un progetto innovativo elaborato da un team di studenti del liceo scientifico Pertini di Ladispoli. Tutor accademico, il Dipartimento di Ingegneria Informatica della Sapienza. Tutto questo impegno cibernetico ha prodotto “Mario”, un robot capace di interagire premurosamente con gli anziani.

 

 

NonniBotQuando il nonno sbadiglia,

il robot infermiere

gli porta una pastiglia

e un po’ d’acqua da bere.

E intanto che lo alletta,

il robot gli racconta

anche una barzelletta

che il magone gli smonta.

Pei vuoti di memoria

e la dimenticanza

il robot, senza boria,

ripara alla mancanza.

Grazie alla cibernetica,

la figura patetica

dell’avo bisognoso

di coccole e riposo

– che quando benestante

sposava la badante,

passando da padrone

a povero barbone –

è finita. L’automa

dal simpatico soma,

è servo, socio, medico

e all’occorrenza ludico.

 

 

Egidio Salimbeni