Quanti pensieri
inutili
eppure so
quanto siano utili.
Come so
che quella foglia di glicine
tremola di vento
può dirmi molto di piú.
Ecco, il vento è cessato
la foglia è ferma.
Ecco, un solo alito
la muove.
Stelvio
Il tuo chiarore ammiro, aurora,
dopo una lunga notte.
Stai sorgendo,
gli uccelli ancora un poco
dal sonno avvolti.
Buongiorno, mondo!
Troppo dolce
della notte il silenzio
per lasciarlo andare,
per rinunciare a quanto
in sé racchiude.
Troppo dolce la notte stessa
che il mondo allo sguardo cela.
Ora buongiorno, mondo,
che dall’oscurità risorgi!
Ma quanto cara è la notte
nei silenzi profondi
per la luce di dentro che si svela,
mentre l’ombra regna.
Alda Gallerano
Lasciamo
che tutto ciò
che accade
ci appaia
come uno scorrere
di sensazioni
ed emozioni
che aiutano
la nostra crescita.
Non voltiamoci
indietro.
Viviamo il presente
e impariamo.
Ogni cosa
è un bagaglio
di esperienza
positiva o negativa
che sia.
Quando avremo capito
il meccanismo
di tutta l’esistenza
e del nostro ruolo
sulla terra,
comprenderemo
l’amore incondizionato
e universale.
Rita Marcía
GOLEM
“The man engine”, il motore umano, è un gigantesco meccano assemblato a Barnsley, in Inghilterra, per celebrare uno di quei revival per cui gli inglesi si distinguono. È un burattino di ferro, azionato, come tutte le marionette, da pupari in carne e ossa. Che voglia incarnare la maschera dell’uomo asservito al giogo degli occulti poteri, ormai padroni assoluti di baracche e burattini?
Bombetta con un faro,
sorriso di bandone,
il burattino raro
fa una certa impressione.
È un bamboccio meccanico,
un complesso congegno
che il popolo britannico
mostra del proprio ingegno.
Ma sotto quel cappello
di zinco illuminato
è rifatto il modello
dell’homo depredato
d’ogni virtú e credenza,
il golem di una scienza
che avendo rinunciato
al Cielo, ha rimediato
un rigido pupazzo
soggetto allo strapazzo
di occulte mani vili
che ne tirano i fili.
Se spinti da pietà
o per curiosità
ne chiedete il valore,
è zero: non ha cuore.
Egidio Salimbeni