Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

Carmelo Nino Trovato Cristalli silenti – La porta della macchina

Carmelo Nino Trovato
Cristalli silenti – La porta della macchina


glicineQuanti pensieri

inutili

eppure so

quanto siano utili.

Come so

che quella foglia di glicine

tremola di vento

può dirmi molto di piú.

Ecco, il vento è cessato

la foglia è ferma.

Ecco, un solo alito

la muove.

 

Stelvio


 

AuroraIl tuo chiarore ammiro, aurora,

dopo una lunga notte.

Stai sorgendo,

gli uccelli ancora un poco

dal sonno avvolti.

Buongiorno, mondo!

Troppo dolce

della notte il silenzio

per lasciarlo andare,

per rinunciare a quanto

in sé racchiude.

Troppo dolce la notte stessa

che il mondo allo sguardo cela.

Ora buongiorno, mondo,

che dall’oscurità risorgi!

Ma quanto cara è la notte

nei silenzi profondi

per la luce di dentro che si svela,

mentre l’ombra regna.

 

 

Alda Gallerano


 

Non voltarsiLasciamo

che tutto ciò

che accade

ci appaia

come uno scorrere

di sensazioni

ed emozioni

che aiutano

la nostra crescita.

Non voltiamoci

indietro.

Viviamo il presente

e impariamo.

Ogni cosa

è un bagaglio

di esperienza

positiva o negativa

che sia.

Quando avremo capito

il meccanismo

di tutta l’esistenza

e del nostro ruolo

sulla terra,

comprenderemo

l’amore incondizionato

e universale.

 

Rita Marcía


 

GOLEM

 

The man engine”, il motore umano, è un gigantesco meccano assemblato a Barnsley, in Inghilterra, per celebrare uno di quei revival per cui gli inglesi si distinguono. È un burattino di ferro, azionato, come tutte le marionette, da pupari in carne e ossa. Che voglia incarnare la maschera dell’uomo asservito al giogo degli occulti poteri, ormai padroni assoluti di baracche e burattini?

 

GolemBombetta con un faro,

sorriso di bandone,

il burattino raro

fa una certa impressione.

È un bamboccio meccanico,

un complesso congegno

che il popolo britannico

mostra del proprio ingegno.

Ma sotto quel cappello

di zinco illuminato

è rifatto il modello

dell’homo depredato

d’ogni virtú e credenza,

il golem di una scienza

che avendo rinunciato

al Cielo, ha rimediato

un rigido pupazzo

soggetto allo strapazzo

di occulte mani vili

che ne tirano i fili.

Se spinti da pietà

o per curiosità

ne chiedete il valore,

è zero: non ha cuore.

 

Egidio Salimbeni