«Soltanto il cuore ci terrà legati, quando turbine e vento squasseranno il mondo, cancellando la vita. Soltanto lui potrà farla tornare, seme dentro di noi», cosí scrive Fulvio Di Lieto nella poesia “Soltanto il cuore”.
Soltanto il cuore
ci potrà salvare
costruendo per noi
arche leggere
per navigare
i mari dell’inverno.
O costruirà per noi
ali di piuma
per farci trasmigrare
da stagioni di brume
verso pascoli verdi.
Sarà brace ardente
dentro di noi
se fuori è gelo,
acqua pura di fonte
nel deserto riarso,
ci darà occhi nel buio,
parole nel silenzio.
Soltanto il cuore
ci terrà legati
quando turbine e vento
squasseranno il mondo
cancellando la vita;
soltanto lui potrà farla tornare,
seme dentro di noi.
Sulle aride bocche
degli uomini superbi
soltanto il cuore
potrà far sbocciare
l’umiltà di un sorriso.
Soltanto il cuore ci potrà salvare, quando dovremo scegliere se seguire o meno la corrente ora dominante, che vuole controllare, monetizzare, manipolare o distruggere la vita libera di uomini, animali e di tutti i viventi. Il progetto che istituzioni politiche, culturali e scientifiche perseguono con perseveranza diabolica e in modo onnipervasivo. Sarà il cuore a dirci, che nella vita frenetica che facciamo per autocondanna, stiamo cedendo ogni giorno un piccolo pezzo della parte piú bella e piú vera di noi. Si farà largo con fatica tra i mille impegni cui stiamo dietro arrancando con ritmi frenetici, e ci rapirà con un tramonto, o con il simpatico aiuto di una mamma anatra che fa attraversare ai suoi anatroccoli una trafficatissima stra- da tra un parco di città con il suo bel laghetto decorativo e una foresta di altissimi grattacieli in granito. Ci coglierà di sorpresa, facendoci incantare con una fioritura precoce in un gelido inverno cittadino, dimenticando per qualche secondo i numerosi impegni ai quali noi stessi ci costringiamo. Per una volta, il nostro cuore ci fermerà un attimo prima di strattonare il nostro bambino, incantato di fronte a un uccellino che si è posato davanti a lui a salutarlo, e starà lí immobile, invece di affrettarsi come noi vorremmo, per essere rinchiuso entro l’orario previsto in quella prigione per le anime che continuiamo a chiamare scuola. E il cuore che per una volta avremo miracolosamente ascoltato ci dirà, approfittando di quella piccola breccia che è riuscito faticosamente ad aprire nella nostra corazza di convinzioni, abitudini, educazione e pianificazione, che la vita piú giusta e piú sana per i nostri figli non è in una prigione di cemento, ma a piedi nudi su un verde prato, tra gli animali liberi, che possono insegnargli cose che nessun libro e nessun insegnante potrà mai trasmettergli. Non sarà sufficiente questa nostra piccola infrazione alle regole che ci siamo imposti, a fare in modo che la vita che facciamo ci appaia sbagliata, contro natura, insostenibile, a capire che dobbiamo uscire con i nostri cari il prima possibile da un sistema che succhia ogni goccia della nostra energia positiva, che mira a possedere la nostra anima. Ma intanto il seme è gettato.
Sarà il cuore, soltanto il cuore, che ci prenderà a tradimento, e ci farà innamorare di una persona che per tutti gli altri tranne che per noi sarà l’uomo o la donna sbagliata da amare; sarà sempre il cuore che ci farà mandare a quel paese tutto e tutti, compreso il nostro cosiddetto “buonsenso”, che poi quasi sempre è in verità “malsenso”, e decidere di dividere la nostra esistenza con la persona scelta dal cuore. Dovremo poi aspettarci altri colpi bassi dal nostro cuore, quando il nostro sempre meno buono “buonsenso” ci dirà di liberarci di una gravidanza indesiderata. Di un piccolo essere che già a poche settimane è nostro figlio, è il figlio della persona che abbiamo amato o che amiamo, che è una vita da proteggere. Ma noi abbiamo ricevuto per decenni valanghe di propaganda sulla libertà (?) delle donne, sulla maternità consapevole, sull’irresponsabilità di chi mette al mondo i figli senza avere tutto ben pianificato. All’improvviso però, vedremo un bimbo che corre davanti a noi ridendo, mentre stiamo sedute sulla panchina di un parco, oppure una mamma gatta randagia che allatta felice i suoi piccoli sull’erba, miracolosamente sfuggita alla sterilizzazione a tappeto, ossia alla crociata spietata contro la vita portata avanti dalle istituzioni al servizio di gruppi di potere che vogliono controllare ogni nascita, brevettare la vita dopo averla manipolata, fare in modo che cani e gatti diventino un lusso per pochi, e che solo chi ha il brevetto possa farli riprodurre. Un attacco alla vita che sfrutta la buona volontà di privati e volontari, che credendo di proteggere la vita di animali liberi, ne decretano involontariamente l’estinzione.
Tanto è vero che nelle grandi città, gatti liberi e fertili in grado di riprodurre la loro specie, che fino a 20 anni fa si trovavano in ogni cortile, sono quasi del tutto scomparsi. E tra le rovine di Roma, i discendenti dei gatti accarezzati da Cicerone o Virgilio sono ormai gli ultimi della loro specie. Per fortuna il cuore ha detto a qualche vero animalista, magari un volontario pentito che si è reso conto di essere manipolato e messo al servizio di chi della vita vuole fare un business brevettato ed esclusivo, di salvare alcuni di questi bellissimi randagi, che rappresentano un patrimonio genetico importante da salvaguardare anche per le nostre anime, e di portarli in campagna, dove salveranno la specie.
Ma in città ogni tanto la vita si fa beffe delle macchinazioni umane, o meglio diaboliche, e spunta qualche bella cucciolata, che ci mostra come la vita di chi non ha nulla sia comunque bellissima e preziosa. E appare proprio al momento giusto, in tempo per salvare la vita di un figlio dell’amore, di un amore che non ha voluto seguire la testa e la convenienza, ma soltanto il cuore!
Sarà il cuore, solo e soltanto lui a salvarci: ci mostrerà che dietro a quella che oggi si presenta come scienza, cultura, informazione, si nasconde il nemico di sempre, il Signore Oscuro della Tripartizione Inversa, ossia il potere unico onnipervasivo, tenta di infettare e di dominare completamente tutti i settori della nostra vita – la cultura, l’arte, la salute, la socialità, tutto ciò che ha valore – avendo come complice e suddito chi controlla il sistema finanziario.
Sarà il cuore a poter chiedere aiuto al Logos, al Christo stesso che è tra noi, tornato tra noi nella sua vivente veste eterica, nel regno di luce dove ogni forma di vita ha le sue radici.
Il cuore è la parte piú nobile e piú pura di noi, e soltanto lui ha il diritto di chiedere all’Arcangelo Michele in prestito quella Spada che ha il potere di sconfiggere il Drago che è intorno, ma che è soprattutto dentro di noi.
È il cuore che ci darà la saggezza, la Sophia, quella che ci indicherà la Via verso la Tripartizione Sociale, verso un Mondo di Comunità e di rispetto per la Vita e la Natura nostra Madre e Maestra, Iside svelata attraverso l’amore messo al centro della vita interiore e della vita sociale, e del rapporto tra uomo e altri esseri viventi.
Oggi è l’ora di porre fine al saccheggio e alla devastazione del creato, di fermare le mani avide del Male sulla sorgente della Vita, perché questo, alla fine, è lo scopo vero del Nemico dell’uomo: la bestemmia del Divino, prendendo il suo posto nel dare e togliere, nel creare la Vita.
Il nostro cuore, solo e soltanto il cuore renderà vano questo oscuro disegno degli spiriti delle tenebre. Sarà lui a costruire la nostra Arca di Noè, su cui navigare per salvare la vita e la speranza di un Mondo Nuovo, il cui motore, il cui centro sia l’amore. È oggi il momento in cui fermarsi un attimo, azzerare tutte le altre voci turbinanti nella testa e ascoltare la voce del nostro cuore! Prima che sia tardi, perché il tempo della grande scelta è arrivato, e non avremo altre occasioni per scegliere la Vita!
Il cuore liberato, finalmente ascoltato, senza piú gli orpelli e le macchie di una civiltà corrotta e putrefatta, simile alla Morte stessa che cammina, renderà puro il nostro Pensiero, libero dai sensi, capace di attingere senza fine alla scaturigine lucente di ogni forma di vita!
Come scrive Massimo Scaligero in una lettera del giugno 1979 a un discepolo (www.larchetipo.com/2017/07/accordo/la-vitalita-impetuosa-dei-cercatori-del-graal): Occorre conseguire la purezza immortale, la bontà vittoriosa, l’Amore trasformatore dell’odio, risolutore di ogni debolezza dell’anima. La cattiveria è una produzione sonnambolica. Occorre dare agli esseri la forza del loro permanere svegli attraverso il divenire animico. Sveglio è l’Io, che è il centro dell’Amore del mondo».
Shanti Di Lieto Uchiyama