Ieri eravamo rimasti a un’indicazione concernente l’Arca di Noè, e avevamo notato che le sue misure in materia di altezza, larghezza e lunghezza erano simili, in proporzione, a quelle del corpo fisico umano. Ora, per poter comprendere quale sia il significato di questa Arca del testo biblico, dobbiamo studiare due cose. Non basta solo comprendere per quale ragione un veicolo destinato a salvare l’uomo abbia delle proporzioni e dimensioni precise, che ricordano quelle del corpo umano, occorre ugualmente approfondire lo studio dell’epoca di evoluzione dell’umanità, durante la quale si sono svolti i veri avvenimenti cui ci rimanda la storia di Noè.
Ogni volta che gli uomini esperti di occultismo hanno creato nel mondo esteriore un oggetto qualsiasi, questo aveva uno scopo ben preciso, un significato del tutto particolare per le anime umane. Ricordate le chiese e le cattedrali gotiche, e le specificità proprie di quelle costruzioni che sono nate all’inizio del Medio Evo e si sono diffuse da Ovest verso l’Europa centrale. Queste chiese avevano uno stile architettonico ben determinato, che si esprimeva in diversi dettagli, come le volte ad ogiva, uniche nel loro genere, composte da nervature diagonali lanciate dai supporti angolari che s’incrociavano al centro della volta, formando quella che è chiamata chiave di volta.
Questa disposizione crea un’atmosfera che si riflette sull’insieme dell’edificio slanciato verso l’alto, portato da pilastri di forma precisa ecc. Avrebbe torto chi osasse affermare che una cattedrale gotica derivava semplicemente da necessità esteriori, per esempio da una certa nostalgia, da un desiderio di creare una casa di Dio che doveva esprimere questo o quello. Oh, no! Lo stile gotico sottintende un’idea ben piú profonda. Coloro che hanno formulato le prime idee all’origine delle costruzioni gotiche del mondo conoscevano l’occultismo, erano degli Iniziati di un certo grado. Le grandi guide dell’umanità erano animate da intenzioni ben precise al momento della creazione di quelle costruzioni, di quegli stili architettonici. Il gotico, le cattedrali e le chiese gotiche, fanno nascere stati d’animo molto particolari in colui che vi penetra. Entrare in una cattedrale dalle volte elevate e dai pilastri che si slanciano verso il cielo, è come penetrare in una sorta di maestosa foresta. Trovarsi in un tale luogo produce sull’anima tutt’altro effetto di quando, per esempio, si entra in una casa ordinaria o in un edificio con una cupola in stile rinascimentale o romanico.
Dalle forme plastiche emanano effetti ben precisi. L’uomo ordinario non ne è cosciente, per lui tutto si svolge nell’inconscio, nel subcosciente. L’uomo non è cosciente intellettualmente di ciò che accade nella sua anima quando è circondato da tali forme. E ciò che accade è molto differente a seconda della natura del suo ambiente. Molte persone credono che il materialismo del nostro secolo derivi dalla lettura di tutti gli scritti materialistici. Ma l’occultista sa che questo ha solo una incidenza limitata. Quello che vede l’occhio ha una importanza molto piú grande, perché questo incide sui processi fisici che si svolgono a un livello piú o meno inconscio. Il significato pratico ne risulta essenziale. E quando un giorno la Scienza dello Spirito abiterà nell’anima umana, questa incidenza pratica sarà notata nella vita corrente.
Ho già spesso fatto notare che quando nel Medio Evo si passeggiava per le strade, le cose erano un po’ differenti da quelle di oggi. Ogni facciata di casa, a destra come a sinistra, portava l’impronta di chi l’aveva costruita. L’artigiano faceva passare i sentimenti del suo cuore in ogni oggetto, in tutto quello che circondava gli uomini, in ogni serratura, in ogni chiave. Tutto era fatto con amore. Cercate di rappresentarvi il piacere che ogni artigiano provava nel realizzare un oggetto, come ci mettesse tutta la sua anima. In ogni cosa si trovava una particella della sua anima. E quando c’è l’anima in un oggetto esteriore, le forze fisiche si diffondono anche su colui che le percepisce e le contempla.
Paragonate tutto questo con una città contemporanea. Oggi, dove c’è ancora l’anima nelle cose? Prendete un negozio di calzolaio, una coltelleria, una macelleria, una birreria ecc. Prendete i nostri manifesti pubblicitari: che genere di insegnamento producono? Questa arte pubblicitaria è spaventosa. Giovani e meno giovani vogano su un oceano riempito da questo genere di oggetti che scatenano nel subcosciente le peggiori forze psichiche. L’educazione, come la concepisce la Scienza dello Spirito, farà notare che quello che l’occhio vede ha un’influenza profonda sull’essere umano. E guardate anche cosa ci offrono i nostri giornali satirici! Non intendo fare alcuna critica, ma soltanto sottolineare dei fatti. Perché tutto questo versa nell’anima umana un fiotto di forze che orientano l’uomo in una certa direzione, quella che riflette la nostra epoca. Il discepolo della Scienza dello Spirito sa fino a che punto tutto dipenda dal fatto che l’uomo vive in un modo governato dall’uno o dall’altro insieme di forme.
Alla metà del Medioevo, sulle rive del Reno nacque quel movimento religioso particolare chiamato “mistica renana”. Gli spiriti che hanno contraddistinto questa mistica cristiana sono all’origine di un approfondimento e di una interiorizzazione molto avanzata, sia che si tratti di Meister Eckhart, di Tauler, o di Suso, di Ruysbrock e altri, soprannominati “baciapile”. Nel XIII e XIV secolo questo termine non aveva il senso peggiorativo che ha oggi, era una qualificazione piena di rispetto. Quei mistici formavano il movimento della mistica renana che, come si sa, era collocato lungo il Reno. E sapete dove sono nati questo approfondimento, questa interiorizzazione dell’anima umana e questi pii sentimenti interamente volti alla ricerca di una unione intima con le forze divine? Sono stati suscitati dagli archi, dai pilastri e dalle colonne delle chiese gotiche. Ecco cosa ha formato quelle anime. Tale è l’impatto della visione. Quello che l’uomo vede, quello che il suo ambiente versa nella sua anima, si muta in lui in una forza. Egli si struttura in funzione di essa fino all’incarnazione seguente.
Mettiamo adesso davanti alla nostra anima in modo schematico certi fatti avvenuti nell’evoluzione dell’umanità. Uno stile architettonico non è affatto qualcosa di inventato; in una certa epoca esso nasce dalle grandi idee degli Iniziati, che fanno cosí penetrare nel mondo quello stile. Le costruzioni realizzate producono un impatto sugli uomini; le anime umane assorbono in sé una parte della forza spirituale che vive in quelle forme. Contemplando tali forme architettoniche, quelle del gotico per esempio, ciò di cui l’anima si impregna si riflette a livello dello stato psichico: nasceranno delle anime ardenti, che saranno volte verso una certa nobiltà. Qualche secolo fa, alcuni uomini si sono impregnati di quanto viveva nel gotico. Seguiamo adesso quegli uomini qualche secolo piú tardi, quegli uomini che hanno assimilato in loro la forza di quelle forme architettoniche. Nella loro incarnazione successiva essi esprimono questo stato d’animo nella loro fisionomia, sul loro volto. L’anima degli uomini ha forgiato i tratti del loro viso. Si comprende allora per quali ragioni sono state messe in pratica queste arti della forma. La visione degli Iniziati si estende lontano, molto lontano, nel futuro dell’umanità. Per questo ad una data epoca elaborano ampiamente su grande scala delle forme artistiche esteriori, degli stili architettonici esteriori. Nell’anima umana è cosí deposto il germe delle epoche future che vivrà l’umanità.
Se vi rappresentate davvero questi fatti, capirete cosa è successo alla fine dell’epoca atlantidea. Torniamo ancora una volta all’epoca in cui cominciava la fine, il declino di Atlantide. A quei tempi non c’era ancora l’aria come c’è oggi, la ripartizione dell’acqua e dell’aria era totalmente differente: masse di nebbia circondavano Atlantide. La nebbia si è poi condensata in nuvole e il diluvio si è abbattuto sulla Terra sotto forma di piogge torrenziali. Bisogna rappresentarsi il declino di Atlantide come qualcosa di progressivo. Gli avvenimenti non hanno avuto luogo in un breve lasso di tempo, è stato un processo che è durato millenni. Mentre le condizioni della vita esteriore cambiavano, cambiava anche l’uomo. Una volta gli esseri avevano una percezione simile a una specie di chiaroveggenza. Quando i torrenti di pioggia fecero la loro apparizione, gli uomini dovettero abituarsi poco a poco a una nuova visione, a un nuovo tipo di percezione. Cambiò anche il corpo fisico dell’uomo. Se vedeste una immagine degli abitanti di Atlantide, sareste sorpresi nel constatare come fossero differenti dagli uomini odierni. Ma non crediate che questa trasformazione sia accaduta di colpo. Il corpo fisico dell’uomo e i suoi organi sensoriali sono stati elaborati molto progressivamente. Le energie psichiche dell’uomo hanno dovuto lavorare per un lungo periodo sul corpo fisico e agire come ve ne ho dato la descrizione con l’aiuto di un semplice esempio. Un uomo vede dapprima le forme architettoniche, esse agiscono sulla sua anima e, nella vita successiva, quest’ultima agisce a sua volta sulla sua fisionomia, sul suo viso.
Al passaggio dall’era di Atlantide a quella post-atlantidea, l’anima dell’uomo cominciò a trasformarsi e rimodellò in seguito il suo corpo fisico. Adesso approfondiremo ancora questi fatti. Rappresentiamoci un antico Atlantideo: egli aveva ancora quella coscienza chiaroveggente legata all’ambiente nel quale viveva, circondato da un’atmosfera satura di nebbia. Per questa ragione l’Atlantideo non poteva vedere nettamente il contorno delle cose. Quello che gli sorgeva davanti erano piuttosto delle immagini colorate, delle onde di colori che si intrecciavano e gli indicavano gli stati d’animo degli esseri. Invece di un oggetto che gli si avvicinava, l’Atlantideo percepiva una forma luminosa, blu per l’amore, rossa per la passione, la collera ecc. Intorno a lui c’erano le energie psichiche di tutti gli uomini. Se fosse rimasto questo dato di fatto, l’uomo non avrebbe mai potuto acquistare il corpo fisico che possiede attualmente. Quando l’aria si fu liberata dell’acqua e gli oggetti erano diventati sempre piú netti e distinti, apparirono i limiti che hanno oggi e venne il momento in cui l’anima dell’uomo dovette essere esposta a nuove impressioni. È sulla base di queste impressioni che essa ha elaborato il suo corpo fisico. Il vostro corpo fisico si elabora effettivamente in funzione dei vostri pensieri e dei vostri sentimenti. Cosa dovette dunque vivere l’anima umana che era riuscita a salvarsi nell’ambiente acquatico di Atlantide e ad emergere in un ambiente aereo, per dare al corpo fisico la sua forma attuale? L’anima umana doveva essere incapsulata in una forma che aveva una lunghezza, una larghezza e una profondità determinate, che permettevano al corpo fisico di conformarsi in funzione di queste misure. Tale forma gli fu conferita con quella che la Bibbia chiama l’Arca di Noé. Come la mistica renana si è sviluppata a partire dalle forme delle cattedrali gotiche, e l’Iniziato poteva mettere in evidenza quali volti si erano formati su quei modelli, il corpo fisico degli ultimi abitanti di Atlantide ha subíto progressivamente una metamorfosi, perché gli uomini vivevano effettivamente in mezzi di locomozione, costruiti secondo la guida degli Iniziati, che avevano le stesse dimensioni dell’Arca di Noè descritta nella Bibbia. Nell’antica Atlantide la vita era una specie di vita acquatica-marina, dove gli esseri vivevano in gran parte su veicoli nautici, e si sono solo progressivamente abituati alla vita sulla terra. In effetti, l’antica Atlantide non era solo avviluppata in un’aria carica d’acqua, ma una grande parte del continente atlantideo era ricoperta dal mare. L’uomo abitava in tali veicoli affinché il suo corpo fisico potesse costituirsi come lo è oggi. Questo è il profondo mistero dell’Arca di Noé. Ancora una volta, se si sa interpretare la profondità del significato occulto della Bibbia, da questo documento emana una luminosa saggezza, permeata di nobiltà. L’uomo viveva a bordo di queste specie di veicoli perché, grazie ad essi, bisognava che acquistasse il sentimento della fine e della delimitazione di sé che gli conferisce la sua pelle. Per millenni, gli Iniziati hanno cosí lavorato all’educazione dell’essere umano. Quello che vi rivelano i testi religiosi è dunque tratto dalle profondità della realtà occulta.
Nel primo capitolo della Bibbia, la Genesi, troviamo un altro simbolo: il simbolo del serpente. E nelle catacombe romane incontriamo in numerosi posti il segno del pesce. È stato trasmesso dalla Tradizione che questo pesce rappresentato piú volte simboleggia il Cristo, o quello che è cristiano. Se ci si desse la pena di riflettere su questi simboli, si potrebbe forse arrivare a delle conclusioni piene di spirito, ma sarebbero solo congetture, mentre il nostro scopo è di occuparci di fatti reali. Quelle immagini provengono dal Mondo spirituale.
Se volete prestarmi attenzione per qualche minuto, a proposito della storia dell’evoluzione dell’umanità, vedrete quali verità sono contenute nei simboli del serpente e del pesce. Ricordiamoci ancora una volta che la Terra ha conosciuto tanti stadi differenti di evoluzione dell’essere umano. Sapete che prima di diventare la Terra, essa è dapprima passata per le fasi dell’antico Saturno, dell’antico Sole e dell’antica Luna. Il corpo fisico umano esisteva già all’epoca di questi differenti stadi planetari, ma è soltanto sulla Terra che l’uomo è stato penetrato dal suo Io. Esaminiamo adesso qual era l’aspetto della Terra nella sua prima incarnazione, l’antico Saturno. A quell’epoca non esisteva ancora niente che assomigliasse alle rocce né alle terre coltivabili. Il corpo fisico umano era certo già presente, ma molto tenue. Solo poco a poco si è densificato, per arrivare alla consistenza di carne ed ossa che conosciamo oggi.
Se gettiamo uno sguardo intorno a noi sulle attuali sostanze, constatiamo che esse possono presentarsi in diversi stati: solido, liquido o gassoso. In occultismo si classificano tutti i corpi solidi come elementi “terra”, “acqua” quelli che comprendono tutte le sostanze liquide, e “aria” tutte quelle gassose. Il “fuoco”, il calore, è uno stato ancora piú sottile degli altri. È ovviamente escluso che un fisico attuale possa contenere tutto questo. Ma il ricercatore occulto sa che il fuoco è in realtà qualcosa di paragonabile a terra, acqua e aria, ma solo a un livello piú sottile. Sentire il calore è trovarsi in presenza di qualcosa che è ancora piú sottile dell’aria. La terra, l’acqua e l’aria in senso occulto non esistevano affatto allo stadio dell’antico Saturno. Questi stadi piú densi e solidi sono apparsi solo sull’antico Sole, l’antica Luna e la Terra. Lo stato piú denso su Saturno era il calore, o “fuoco”. È in questo elemento che vivevano i corpi dell’uomo, e gli anelli che circondano Saturno, che è in effetti circondato da anelli, erano costituiti da riverberi, da elementi infuocati che si staccavano. Ma approfondire questo soggetto ci porterebbe troppo lontano dal nostro odierno proponimento.
Passiamo dall’antico Saturno all’antico Sole. L’aria si aggiunge al fuoco. Sul Sole lo stato piú denso era l’aria. Era una sorta di Sole aereo. Sull’antico Sole, l’uomo era un essere aereo che, a quell’epoca, era dotato di un corpo eterico. Non c’erano altro che creature aeree. Si sarebbe potuto attraversare questi esseri fatti d’aria, perché erano penetrabili, come l’aria. Potevano essere paragonati a dei miraggi, tanto erano leggeri e volatili. L’aria sull’antico Sole era certo piú densa della nostra. Sull’antica Luna apparve prima di tutto lo stato acquoso, e tutto quello che si è formato su essa si è verificato per condensazione dell’acqua. Le meduse e i gasteropodi che vediamo ancora oggi ci danno un’idea di cosa fossero quegli esseri che appartenevano all’elemento acqua. A quell’epoca la consistenza di tutti i corpi fisici era cosí, e solo dei corpi di tale natura erano in grado di accogliere il corpo astrale. L’evoluzione continuò gradualmente. Tali sono i legami fra l’uomo e la Terra, perché l’uomo è parte integrante del suo pianeta.
E ora consideriamo il senso di questa evoluzione planetaria. Sull’antico Saturno esisteva solo il germe, l’abbozzo del corpo fisico. Sull’antico Sole si è aggiunto il corpo eterico e sull’antica Luna quello astrale. Ma sull’antica Luna è avvenuta anche un’altra cosa. L’antica Luna si è divisa in due corpi celesti, da una parte una sorta di antico Sole piú perfezionato, e dall’altra l’antica Luna propriamente detta. L’uomo che in quel momento è rimasto sull’antica Luna era in fondo un essere nettamente meno buono dell’uomo odierno, molto meno avanti nel suo sviluppo, perché sull’antica Luna il corpo astrale era agitato da violente passioni. È solo molto piú tardi che è cominciata la purificazione del corpo astrale, quando l’Io si è aggiunto al tutto.
A tal fine doveva aver luogo una nuova evoluzione. La Luna ha dovuto nuovamente formare un solo corpo con il Sole. Bisognava che l’antica Luna e l’antico Sole ridiventassero un pianeta unico. Le entità superiori che vivevano sul Sole, separato dalla Luna, avevano dovuto abbandonare la Luna per poter progredire nella loro evoluzione personale. Ma bisognava anche salvare le creature restate indietro sulla Luna, e che avevano continuato a indurirsi; per questa ragione il Sole dovette unirsi di nuovo alla Luna.
Domandiamoci adesso quello che sarebbe accaduto se il Sole e la Luna non si fossero riuniti e avessero continuato le loro rispettive evoluzioni separatamente. In quel caso l’essere umano non avrebbe mai potuto avere la forma che ha oggi. Se l’antica Luna avesse continuato la sua evoluzione da sola, non avrebbe potuto attingere nuove forze grazie al suo nuovo collegamento con il Sole, e la creatura piú evoluta che avrebbe potuto generare sarebbe stata simile agli attuali serpenti. D’altro canto, se le creature solari fossero rimaste sole, la forma piú elevata che avrebbero potuto raggiungere sarebbe stata quella del pesce. La figura del pesce è la manifestazione esteriore di esseri nettamente superiori all’uomo. L’anima di gruppo dei pesci è effettivamente situata oggi a un livello molto alto; ma l’aspetto esteriore e l’anima sono due cose ben distinte. Da dove hanno tratto la forza di elevarsi al di sopra del serpente quelle creature dell’antica Luna? Quella forza è venuta loro dalle entità del Sole. E la purezza dello stato solare di quelle sublimi entità si esprime materialmente con la forma del pesce, che è in effetti la forma materiale piú elevata alla quale sono arrivate le entità dell’antico Sole.
Il Cristo, entità solare che ha trasferito alla Terra tutte le forze del Sole, è in effetti simboleggiato dal segno del pesce. Capite adesso con quale intuizione profonda il cristianesimo esoterico ha concepito il significato del pesce: si tratta del simbolo esteriore della forza solare, della forza del Cristo. Ammettiamo che il pesce sia esteriormente una creatura incompleta, ma essa non è sprofondata troppo nella materia: il pesce è poco impregnato di egoità.
Per l’occultista, il serpente è il simbolo della Terra come si è sviluppata sull’antica Luna, e il pesce è il simbolo dell’entità spirituale dell’antico Sole. Nell’immagine del serpente, la nostra Terra e le sue sostanze solide hanno simboleggiato la sua piú bassa creatura, la creatura terrestre. Ciò che è stato decantato sotto forma di sostanza acquosa, si trova simboleggiato nel pesce. Agli occhi dell’occultista il pesce appare come qualcosa di nato dall’acqua. Che cosa è nato dall’acqua e dal fuoco? Sono argomenti difficili da abbordare. Ma ve ne darò almeno qualche nozione. Quali erano le condizioni della Terra quando è passata dallo stato dell’antico Saturno a quello dell’antico Sole?
L’essere umano era una specie di essere fatto d’aria; non conosceva la morte come è concepita attualmente. Si è verificata una metamorfosi. Visualizzeremo in forma schematica in che modo l’uomo è arrivato alla coscienza attuale dell’agonia e della morte. Mentre la Terra evolveva, passando dallo stadio di antico Saturno a quello di antico Sole, l’anima umana si trovava ancora nell’atmosfera attorno al Sole, ma era in relazione con quello che, al di sotto, costituiva il corpo fisico. Sugli antichi Saturno e Sole le cose avvenivano come attualmente sulla Terra quando, la notte, durante il sonno, il corpo astrale dell’uomo, anche se appartiene a quello fisico, se ne stacca; la sola differenza è che a quell’epoca l’anima non penetrava mai nel corpo fisico. Certo, ad ogni corpo fisico corrispondeva un’anima che aveva una coscienza spirituale, ma essa dirigeva il corpo fisico dall’esterno. Ecco come dovete rappresentarvelo.
A quell’epoca, l’anima era un elemento “esterno”. Il corpo fisico non era ancora sottoposto alla legge della morte. Gli esseri umani non sapevano ancora niente del fenomeno della morte. La crescita e la decomposizione avvenivano in modo diverso da quello odierno. Il corpo fisico perdeva certe parti, ma alcune altrei prendevano nuova forma. Il rapporto fra la distruzione e la sostituzione del corpo fisico avveniva un po’ come quello di oggi della fame e del cibo. Durante un lungo periodo, mentre il corpo si trasformava, l’anima visse cosí. A quel tempo non esisteva la morte. A partire dal momento in cui il Sole si trovò in un determinato stadio, l’anima umana cominciò a preparare un corpo fisico preciso, rinnovandone continuamente le forme. Fu preparato un primo corpo, poi ne fu modificata la forma, gliene venne data un’altra e infine una quarta. In seguito tornò al primo stato. Durante tutto quel tempo l’uomo conservò la stessa coscienza. Le forme cambiavano, e quando l’anima dell’uomo ritornò nella prima forma, dopo essere passata per gli altri tre stati, si sentí pronta per una nuova incarnazione. Il medesimo processo evolutivo si è mantenuto nella farfalla che, come potete vedere, si trasforma quattro volte: uovo, bruco, crisalide, farfalla. La farfalla è il geroglifico, l’impronta dello stato aeriforme dell’essere umano sull’antico Sole. L’odierna farfalla, che vive in condizioni completamente modificate, rappresenta senza alcun dubbio una forma decadente di quello stato. La farfalla è un simbolo dello stato aeriforme che l’uomo ha in seguito superato. Per questo in occultismo egli è chiamato creatura dell’aria, come il serpente è una creatura della terra e il pesce dell’acqua. Chiariremo piú oltre perché gli uccelli non sono considerati creature dell’aria.
Ritorniamo adesso al nostro primo stato di Saturno, quando l’uomo era un essere animico-spirituale che conservava per tutto il periodo lo stesso corpo fisico, che si sapeva immortale, a un livello inferiore, e il cui corpo fisico subiva incessantemente delle trasformazioni. Questo stato si è conservato in una creatura che ha una vita collettiva del tutto particolare e che, sotto certi aspetti, è superiore all’uomo: si tratta dell’ape. Non si deve confondere l’ape con l’intero alveare. L’alveare, contrariamente alla singola ape, è dotato di una natura spirituale a un livello inferiore, che in un certo senso corrisponde a quella dell’uomo sull’antico Saturno, che egli raggiungerà di nuovo, ma ad un livello superiore, su Venere. Il corpo fisico dell’ape è rimasto bloccato allo stadio dell’antico Saturno. Occorre fare bene la differenza fra ape singola e alveare. L’anima dell’alveare non è un’anima di gruppo ordinaria, ma un’entità a sé. La singola ape ha conservato nella sua forma lo stato che era quello dell’uomo sull’antico Saturno. Lo Spirito dell’alveare si trova a un livello superiore allo Spirito dell’uomo, e possiede già oggi la coscienza come sarà per l’uomo su Venere. L’ape è il simbolo dell’Uomo-Spirito, che non ha la nozione di cosa sia la natura mortale. Quando il pianeta sarà nuovamente fatto di fuoco, e sarà dunque diventato Venere, l’uomo raggiungerà di nuovo, ma ad un grado superiore, la spiritualità che gli era propria allo stadio dell’antico Saturno, che era anche esso allo stato igneo. Per questo l’occultismo designa l’ape come una creatura dell’elemento fuoco, o di calore.
È molto interessante seguire un parallelismo di cui la fisica non ci dice granché. Cosa porta ancora in sé l’uomo attuale che sia un resto dello stato dell’antico Saturno? Il calore! Il calore del sangue. Quello che faceva parte integrante della totalità dell’antico Saturno, cioè l’elemento calore, si è distaccato e costituisce oggi il calore del sangue dell’essere umano e degli animali. Se prendete la temperatura di un alveare, vi troverete all’incirca la stessa temperatura del sangue umano. L’insieme dell’alveare contribuisce dunque a sviluppare una temperatura equivalente a quella del sangue umano, e risale allo stesso stadio di evoluzione. Per questo il ricercatore occultista presenta l’ape come nata dal calore, come una creatura dell’elemento calore, la farfalla come nata dall’elemento aria, il pesce come derivato dall’elemento acqua e il serpente dall’elemento terra.
Quanto esposto vi permette di constatare che il significato dei simboli e segni occulti è profondamente legato alla storia dell’evoluzione del pianeta e dell’essere umano.
Rudolf Steiner
Dalle annotazioni di uditori presenti alla conferenza di Rudolf Steiner.
Stoccarda, 14 settembre 1907 – O.O. N° 101. Traduzione di Angiola Lagarde.