Cerco una bianca montagna
dove al sole scintilli la neve
e il galanto spunti a primavera.
Cerco una verde montagna
che si stenda e digradi
in onde crestate
di larici e di abeti
che il tramonto dipinga
di rosse ombre dorate.
Cerco una montagna
su cui la sera stenda
avanzando
ombre scure di pace
e le stelle scintillino
nelle notti d’inverno,
nelle sere trionfali dell’estate.
Alda Gallerano
Il cielo
Non siamo dunque niente?
Tutto esiste già
sopra di noi
nel cielo.
Dentro di noi
la porta
per un pezzetto di cielo
Ad ogni domanda
una risposta
dall’infinito
al finito.
Non siamo dunque niente?
Esiste già tutto
dentro di noi
nel cielo.
Stelvio
SCRIVO PER TE
I miei versi sono scritti
per te che non conosco,
per te che mi leggi,
e nell’eco delle mie parole
percepisci
i miei segreti ritmi
all’unisono con i tuoi.
È un dialogo
svolto tra noi,
anche se lontani,
intenti ad ascoltarci,
trovarci,
conoscerci,
incontrarci in libertà:
fiammelle vaganti
nell’etere immenso
dei cieli.
Camminiamo
sconosciuti, armonici,
librati nei nostri sogni,
in mezzo a immagini
di luci e di ombre,
brevi attimi di incanto
che rendono piú leggero
il monotono andare
del giorno.
Lirica e Autoritratto di Liliana Macera
Svegliamoci!
Né la pietà
né mille parole
possono modificarci,
ci si risveglia
quando scatta i noi
la voglia di lottare.
Smettiamo
di paragonarci
al nostro vicino,
liberiamoci
dalla vergogna
e mostriamo
tutta la nostra integrità.
Quando questo accadrà
svaniranno naturalmente
insicurezze e limitazioni.
Rita Marcía
Cirano in Lomellina
Ci vuole un naso particolare per intercettare e combattere i miasmi di qualunque natura siano. Cirano usava la spada per castigare chiunque trovasse da ridire sull’enormità del suo. Ad ogni epoca le sue armi. A Parone, 1.900 anime, in quel di Pavia, il sindaco ha pensato bene di creare un corpo di “annusatori certificati”, per rilevare la qualità e quantità delle emissioni tossiche di un termodistruttore e di varie altre industrie, che scaricano nell’atmosfera, peraltro idillica, della Lonmellina, 189mila tonnellate di “molestie olfattive” ogni anno. Cos’è dunque un bacio? Una sniffata ariosa che profuma di rosa.
Un termodistruttore,
piú varie industrie chimiche,
oltre al cattivo odore
formano masse critiche
di veleni inquinanti
che minano i polmoni
di tutti gli abitanti
con le loro emissioni.
Ed ecco che il Comune
è partito all’attacco:
conta di fare immune
il paese. Lo smacco
alla cappa pestifera
dalla minaccia infera
verrebbe, è proprio il caso,
dall’impiego del naso.
Un team di annusatori
vaglierebbe gli umori
dell’ambiente inquinato,
che verrebbe salvato
dal chimico malfatto
che rovina l’olfatto.
Forse una soluzione
per tutta la Nazione.
Egidio Salimbeni