VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 121
«In realtà l’anima è la non cosciente portatrice del karma. L’Io è fuori della necessità del karma, essendone il pre-natale preparatore: sulla terra può esserne soltanto lo sperimentatore. L’arte è appunto essere l’Io: l’Io e l’uomo interiore debbono coincidere. L’anima diviene cosciente del karma là dove incontra l’Io, o ne è incontrata».
Massimo Scaligero, Magia sacra
Essere l’Io è una tappa dell’individualizzazione. L’arte consente all’umano di emergere, di tastare se stesso e di riconoscersi.
L’Io artista riscopre il karma quando ripercorre la propria biografia in senso retrospettivo, secondo la corrente astrale. L’Io incontra cosí l’anima e la risveglia al karma. L’interiorità dell’uomo va a coincidere con il Sé superiore.
Nel processo evolutivo l’Io diventa il punto di intersezione di quattro assi karmici, il nucleo ferrico dell’eme con quattro braccia: il karma individuale, il karma dell’umanità, il karma della Terra, il karma dell’Universo.
La coscienza karmica si fa evoluta, trascende e sale ad un nuovo piano spirituale.
Angelo Antonio Fierro