Hai consultato libri e calendari
per stabilire, cuore, quando cade
esattamente il giorno della Pasqua.
Pasqua viene ogni giorno, da quel giorno,
e accende un faro per i naviganti:
un Uomo appeso al legno del martirio,
alto sul Colle, isola remota.
E tu, cuore, che affronti le tempeste
nel mare della vita, derivando,
senza magnete, senza portolani,
hai soltanto due modi per raggiungere
quell’isola e trovare la salvezza:
reggere l’onda, se la chiglia è forte,
o abbandonarti al flusso imprevedibile
della corrente e navigare a stima,
dove ti porta il vento e la buriana.
Smarrito, cerchi il porto piú sicuro
per la fragile barca di cui sei
schiavo e padrone insieme. Non cercare
il passaggio a nord-ovest, l’Eldorado,
governa il legno con la stella fissa
della virtú sapiente, reggi forte
il canapo, e issa confidente
all’albero maestro la tua vela,
speranza risorgente dalla croce
che mai spegne i suoi palpiti, affidabile
segno di luce per l’umanità.
Fulvio Di Lieto