Della mia terra
gli ulivi
sono saggi antichi
da povertà e vecchiaia
modellati
di nodi e rughe.
Forti radici
nella terra profonda
cercano l’acqua di vita
e ricchi sono i frutti
per gli umani.
Alda Gallerano
Domani
Il Mistero
sarà
semplice.
Io
sarò
in Me
e nulla
sarà
sprecato.
Risposta
Sopra di me,
il cielo stellato;
dentro di me,
l’universo,
con l’unica sua
semplice
legge.
Stelvio
Memoria
Ponete fine all’esilio
dèi del cielo
ridatemi la bellezza
patria
immortale del vero
e l’armonia segreta
nell’incomparabile grazia
dei tratti possenti
di Pallade Atena
dai cieli stellati
sapiente
di rotte
per navi
altrimenti sospinte
ad estremi
desolati naufragi.
Nel sentore di un intimo
fiore
ninfe d’ingenuo candore
delicate tessono
per incanto e grazia
volto di me ben altro,
che come universo Io
ancora si leva
alto nel sole
prossimo e insieme distante
a questa mia refrattaria
irrilevanza.
Ed è
assenza radiosa la meta
ai primi passi dell’alba
che si sciolgono
dai fossili vuoti
del tempo
in musica d’onde e di luce
verdazzurra
tra le vele del vento
argivo.
La Flo’
Time-free Zone
In via sperimentale, aboliti orologi e sveglie e instaurata la prima “zona senza tempo” del mondo nell’isola di Sommarøy, un villaggio di pescatori presso Tromsø in Norvegia. E ciò per riassestare negli abitanti i bioritmi stravolti dall’irregolarità della luce solare che alterna sei mesi di buio a sei mesi di chiarore, con il famoso sole di mezzanotte.
Basta pendolo e sveglia,
clessidra e meridiana,
la Norvegia si sveglia
senza gallo e campana.
Il tempo, ricordate,
di secondi e minuti,
ha le ore contate,
squilli e rintocchi muti.
Questa la novità:
chi vuol dormire dorme,
in piena libertà
senza scadenze e norme.
E chi vuole vegliare
adesso lo può fare,
può suonare il violino
alle due del mattino,
tanto lassú è la luce
che la danza conduce,
e il bioritmo si adegua
dosando sgobbo e tregua.
Potessimo quaggiú
non misurare piú
che il tempo della festa
per la vita assai mesta.
Egidio Salimbeni