DANZA
Danza in un invisibile chiarore,
sospinta per mano d’angeli
a ripercorrere interminati sentieri,
feriti, ritorti, smarriti,
rondinella svanita in un nonnulla
colmo di sole. Vampa di luce
chiara del mattino, ninfa
di nitida bellezza, che s’invola
alle sorgenti azzurre
nel primo albore del pensiero.
Onda al largo del vento,
vortice che accarezza gli abissi
per rinascere foglia di betulla
nel terso candore di sconfinati cieli,
e per un istante si illacrima
di sangue, petalo rubino
nell’ultimo splendore adamantino
che annienta. Morte che si fa
cenere feconda, e terra d’altri paradisi,
materia liberata da questa gravezza
monotona di mondi, per infinito
invincibile atto d’Amore.
Resta, riposa, svuota, deponi,
quietati e inLuiati, croce d’Amore.
Posa, riposa, persuasa nella sua luce
radiosa, irradiante l’estremo vuoto,
da vertigine e brivido vinta
d’ultimo fiato, e di brezza come
di tronco che dritto si spezza, di lama
di spada, e poi d’onda che acqueta,
in intima pace assorta, assoluta.
Divieni l’istante, attimo che stilla,
limpida goccia fulgurea di scienza
in umile vaso d’infanzia raccolta.
E s’inveri, nell’ultimo lampo
d’ardente fiamma, la metamorfosi
di sconfinati petrosi deserti,
in una distesa rugiada di rosa.
.
La Flo’
IL SUONO DEL MARE
Guardando gli ultimi soffi
del vento calante,
il suono del mare
riscalda i ricordi
del tuo sorriso,
vibrante dei colori
di un profondo
abisso marino,
dove smarrito e confuso
ritrovo il sentiero di luce
guidato da ali giganti che planano
sulle praterie di Poseidon.
Oh divina Ishtar, gli infiniti inni
che l’uomo ti ha già tributato
non colmano la tua sete
di purezza ed amore,
non comprendono
le tue vastità ancestrali,
ed io, tuo poeta e guerriero,
colgo nel sacrificio dell’attesa
quei rari e preziosi momenti
del nostro infinito amore.
Per riaccendere una speranza
che frange come l’onda di fuoco,
che risuona nel mio e tuo cuore.
Kether
Evolvere
Risuona con cadenza armonica
il palpitío del mio sangue
che irrora fiumi di lava
ove la silice fonde e muta
da globulo di luce,
in diàfano cristallo.
L’essenza del mutamento,
la forza poderosa
che imprime volontà
e che alberga nella Terra,
vive di Amore eterno
entro il quale la nostra vita fiorirà
e darà frutto in buona misura
che sarà pane e nutrimento
per le intere Gerarchie.
Pietro Sculco
Rapidi i platani
perdono le foglie,
lenti gli ailanti,
tra il verde e il giallo,
cedono all’autunno.
Stormi di passeri
danzano nel cielo.
Non è volo di rondini
eleganti,
è un palpitare d’ali
a centinaia
sulla scena di un giorno
che finisce.
Alda Gallerano
Uomini e bestie
.
I cinghiali hanno scelto la zona Nord di Roma per le loro incursioni alla ricerca di cibo. Lo fanno anche altrove, ma da intenditori privilegiano le aree piú quotate come territorio di caccia. Purtroppo anche gli uomini praticano la caccia, e si organizzano per eliminare i concorrenti. Ecco allora, alla minaccia di sterminarli con schioppi e tagliole, l’intervento della pubblica autorità di tutela degli animali. Aree protette, veri santuari del porco silvestre, accoglieranno i suini catturati a Roma e zone boschive del suburbio.
.
Allegri, animalisti,
ai suini selvatici
non piú destini tristi,
trattamenti antipatici,
come la detenzione
in recinti allertati,
fino alla soppressione
di quelli piú ingrifati.
Verranno catturati
per le strade dell’Urbe
e poi ricoverati
senza dar loro turbe.
Non piú rifugi rari
ma comodi santuari,
soluzione perfetta
come specie protetta.
Non piú cani e fucili,
trappole e inganni vili,
il porco da foresta
vivrà in perenne festa.
Ai vecchi negli ospizi,
tolti i sogni e gli sfizi,
danno zuppe e spintoni,
se occorre punizioni…
Egidio Salimbeni