VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 129
«Il sorgere della responsabilità implica quello della corresponsabilità. Non v’è da accusare alcuno, alla luce del pensiero, in cui l’Io incontra se stesso come Io degli altri, e sa che l’identificarsi profondo con sé non è che il riconoscersi nell’Io sono dell’altro».
Massimo Scaligero, Magia sacra
La responsabilità nasce dall’apprendere la lezione della ferita della solitudine, cioè del “Muori e divieni” di goethiana memoria. È la risposta al decadere infernale dell’ignavia insita nei sensi di colpa.
La solitudine, esperienza solare dell’incontrare l’Io sono e di ritrovarlo alla prossima occasione nell’Io dell’altro, è il seme che viene piantato nel terreno della devozione. La devozione svela il mondo dei sensi e ci apre alla vita del pensiero immanente.
«È giunto il momento!» esclama il Vecchio della Fiaba di Goethe, di unirsi, di riconoscersi con corresponsabilità nel «Non Io, ma il Cristo in Noi».
Angelo Antonio Fierro