Per te questa rosa
fiorita nel gelo di dicembre
e i due boccioli intorno
che un soffio di calore
ha fatto aprire
alla mitezza
di un sole d’inverno.
Calde
come un fuoco di legna
nel camino occhieggiano
luci di presepe
nella limpida sera d’Avvento.
.
Nel cielo stellato dell’Avvento
una promessa di grazia
si accende
nella scia luminosa di una stella
che cade sulla linea dello zenith.
Alda Gallerano
Ho trovato un filo di gioia
mentre il sogno si dissolveva
e in quella gioia c’era Dio
nel Bene che c’è dietro
il bene e il male.
E ancora, un altro sogno
che svaniva
portava scene
di un tempo passato
ero quasi ragazzo, o bambino
e c’erano risate, e gioia vera
e in quella umana,
vera gioia,
c’era Dio.
Stelvio
Valori spirituali
Sono
la materia vissuta
dalle caverne ad oggi,
alla ricerca di valori spirituali.
L’eterno Diogene,
l’inarrestabile viandante,
e chiedo solo
di non coprirmi il sole.
La speranza
colorerà il mio cielo,
sarà luce nel buio.
Voglio essere libera
come il pensiero,
cordone ombelicale
che unisce
il non essere
all’essere
e la materia
al cielo.
Lirica e dipinto di Liliana Macera
Mezze misure
La Ue ha deciso: le vongole italiane devono sparire dalle tavole europee. Carenti per soli 3 millimetri della misura canonica, i molluschi nostrani, specie quelli dell’Adriatico, sono dichiarati non pescabili e non commestibili. Plaudono gli animalisti e, naturalmente, i mitili, tra le vittime sacrificali delle abbuffate trimalcioniche di Natale e Capodanno.
Le vongole italiane,
a detta di Brusselle,
sono stitiche e nane,
alquanto miserelle.
Per cui vanno abolite
per legge immantinente
siano crude o bollite
in tutto il continente.
Come per le decane,
i cetrioli e le pere,
le derrate nostrane
quotano un miserere.
Non conta la bontà,
il gusto e la freschezza,
vale d’autorità
soltanto la grandezza.
Viene però il sospetto
che tanta simmetria
sia imposta per dispetto
e non per geometria.
In fondo, poco male:
ci guadagna la vongola,
che per questo Natale
la scampa bene, e gongola.
Egidio Salimbeni