Colmata dalla pioggia si fa specchio
la gora, vi fermentano i riflessi
del cielo, dove nuvole rincorrono
ali perdute oltre l’orizzonte,
esulta il fango al crisma della luce.
E viene il tempo che un occulto Sole
ferve e rimesta al grembo della Terra
umori e fuochi di vulcano, rompe
la prigione che invischia germi e semi,
spinge alla vita dal letargo il sogno
umano di un’eterea primavera,
che fu promessa e mai dimenticata.
Viene infine quel tempo, e il cuore esulta,
e la memoria si fa dolce al miele
del ricordo, si contano i trascorsi
giorni felici, e i molti che verranno
si sperano scaldati dall’invitto
Sole divino che risplende eterno:
con la sua voce dà cadenza al mondo,
compone l’armonia che lo sublima,
la stessa, cuore, per cui vivi e canti.
Fulvio Di Lieto