Lo scorso 17 novembre è passata alla dimensione spirituale la nostra cara amica Patrizia. La ricordiamo tutti con grande affetto e considerazione per il suo impegno nella disciplina interiore, che seguiva da anni con immutabile dedizione.
Aveva anche scritto per L’Archetipo due articoli che possono ben indicare la corretta direzione dei suoi intendimenti e l’insegnamento che se ne può tuttora trarre con grande beneficio:
“I pericoli e le dipendenze di questa nostra epoca”
(https://www.larchetipo.com/2018/10/indicazioni/i-pericoli-e-le-dipendenze-di-questa-nostra-epoca/)
e
“Il vizio del lamentarsi”
(https://www.larchetipo.com/2018/11/indicazioni/il-vizio-del-lamentarsi/
Sempre sorridente, fin dalla gioventú Patrizia ha avuto a cuore il servizio per gli altri.
Aiutare lí dove c’era la difficoltà – esteriore ma soprattutto interiore – e seguire la Via spirituale, sono confluite nell’incontro con la Scienza dello Spirito, in una ricerca costante intorno alla vita dell’anima.
La sua forza interiore, ben superiore a quella che poteva trasparire ma riconoscibile nella ferma volontà, è stata commisurata alla sua dolcezza e al suo desiderio profondo di comprendere.
«Devi aiutare l’Uomo», la frase che risuona in un suo sogno di bambina, prenderà corpo nelle sue scelte successive: la professione di psicologa, il servizio con le suore di Madre Teresa, che ebbe occasione di conoscere, e la pratica incessante della Scienza dello Spirito.
La strada, riconosciuta, da quel momento è stata fedelmente seguita.
Non sono mancate le sofferenze, tante soprattutto nella fase finale di questa sua vita, ma mai ne hanno fiaccato la volontà e la disponibilità.
Il suo aiuto costante continua ora da un altro piano.
Grazie Patrizia!
Paolo Andrea Belcecchi