Epifania della nuova Civiltà Aurea

BioEtica

Epifania della nuova Civiltà Aurea

Il giardino delle Esperidi

Il giardino delle Esperidi

L’Oro Divino dei frutti sacri e magici del Giardino delle Esperidi, gli stessi frutti trafugati da Eracle, con l’aiuto di Atlante, fu un giorno sottratto dalla Dea Discordia, per scatenare gli eventi tragici che avrebbero portato alla distruzione di Troia e alla fine di una Civiltà Aurea, un’Era felice e luminosa in cui Dei e uomini condividevano i doni e le meraviglie delle terre fertili affacciate sul Mediterraneo.

 

Cosí scrive Giovanni Feo: «Le antiche tradizioni associano ai Lidii, del resto identificati con gli stessi Etruschi, la diffusione della moneta e del conseguente concetto di denaro: nell’area del Mediterraneo le più antiche monete rinvenute (VII sec. a.C.) sono quelle elleniche dell’Asia Minore, il cosiddetto electron della Lidia, forgiato con una mistura di Oro e Argento. In seguito i Re Lidi, tra cui il mitico Re Creso e la sua dinastia, produssero monete in Oro puro. In Italia la tradizione attribuisce al Re etrusco Servio Tullio, l’enigmatico Mastarna, la diffusione del denaro su scala popolare. Dei della terraE se l’attuale Civiltà è arrivata ad incoronare l’economia e il denaro quali suoi piú potenti e rappresentativi Dei e Numi, le cause di questo misfatto divino sono riconducibili al Re etrusco Servio Tullio, alla decadenza delle caste sacerdotali in Etruria e a Roma e, infine, all’emergere degli oscuri gruppi di potere che nel VI secolo a.C. riuscirono a sminuire il valore sacrale dei pomi aurei delle Esperidi per instaurare il valore dell’oro grezzo di Mammona e di Pluto. In questi fatti è una delle chiavi per la comprensione di quella tirannia dell’economia che è segno distintivo della moderna Civiltà Occidentale» (da: Dei della terra – Il mondo sotterraneo degli Etruschi, ECIG, 1991).

 

Una Nuova Civiltà, con il compito arduo, ma nobile e magnifico, di riconsacrare l’Oro e purificare la Terra, si affaccia all’orizzonte, come la Luce dei primi chiarori del­l’alba, che preannuncia i raggi dorati e salvifici del Sole nello splendore pieno e assoluto dell’aurora.

 

La Madre Terra stessa, Gea, fece dono alla coppia divina di Era e Zeus, di quel magico giardino che si diceva fosse ai confini del mondo, oltre le Colonne d’Ercole, dove i cavalli del Dio del Sole si riposavano dopo il tramonto. I pomi dorati dell’albero sacro donavano l’immortalità.

 

Gilbert Williams «Il giardino»

Gilbert Williams «Il giardino»

Uno stato di coscienza superiore e la comprensione del segreto che è la fonte della Vita stessa, il Logos Divino che pensa e canta il mondo e tutto ciò che in esso vive e si innalza verso il Sole, ecco il valore infinito di quei frutti dorati! La morte, e insieme ad essa la sofferenza degli esseri umani e di tutti gli esseri viventi, è redenta, riscattata, vinta.

 

La Volontà Solare, la Via indicata da Maestri come Massimo Scaligero e Rudolf Steiner, è la strada maestra per ritrovare l’ingresso del Giardino: è l’accesso prin­cipale per il Paradiso in cui fiamme dorate colme di nettare divino danzano tra flessuosi steli e solidi tronchi, tra sprazzi smeraldini e violetti, in cui ci attendono i frutti che solo ci potranno saziare, che sboc­ciano, crescono e maturano tutti insieme, pervasi da guizzi eterici di vita elementare, con cui possiamo scambiare forze feconde per rendere nuovamente pura, fertile e pacifica la Casa terrestre che la Madre Iside Sophia ci ha affidato.

 

Per seguire questa via però, è indispensabile rigettare le lusinghe di Mammona e riconsacrare le Riserve Auree, rinnegare del tutto la civiltà mefistofelica che ci ha chiuso fuori dal nostro vero Giardino, che resta intorno a noi e dentro di noi, ma rimane inaccessibile ai nostri occhi e ai nostri cuori avvelenati dalla cupidigia e prigionieri del miraggio ingannevole del potere assoluto del dio denaro, dal giorno infausto del misfatto contro il Divino.

 

Giotto «Il tradimento di Giuda» Padova, Cappella degli Scrovegni

Giotto «Il tradimento di Giuda»
Padova, Cappella degli Scrovegni

«Il cambiamento è un processo interiore vivente che richiede una grande sofferenza: la sofferenza della comprensione.  …L’Italia sarebbe un giardino meraviglioso: di tutto, ci sarebbe di tutto.  …Bisognerebbe chiedersi come mai da uno stato di benessere che c’era si sia arrivati a questo punto.  …Se arriviamo a questo punto, è segno che ce lo siamo meritato. Ce l’avevamo la Luce, eccome!» (da una conferenza di Massimo Scaligero del 30 dicembre 1978 – Link).

Oggi seguire una via verso la conoscenza spirituale porta troppo spesso l’uomo al profondo egoismo, perché non si vince la cupidigia, la si riversa sull’inseguimento della crescita spirituale e della conoscenza superiore, senza aver attraversato la sofferenza necessaria per il cambiamento e il distacco, la liberazione dal potere del dio infero, Ahrimane, Signore del sottosuolo e dei metalli, che corruppe Giuda e tanti dopo di lui, con la forza dell’argento, della parte metallica della realtà, la maya in cui domina e ci tiene rinchiusi. 

 

La notte è buia, alcuni con un manto caldo e una lanterna in mano tentano di riscaldare i cuori e di guidare i fratelli nelle tenebre, ma una cometa, una luce aurea appare a rischiarare l’oscurità, la Civiltà decaduta e bestemmiatrice della Luce Divina: una speranza di ritornare a vedere il Giardino della Madre.

 

Fratelli Jaume e Pere Serra – sec. XIV «Visita dei Magi al Gesú Bambino salomonico»

Fratelli Jaume e Pere Serra – sec. XIV
«Visita dei Magi al Gesú Bambino salomonico»

E nella notte finalmente illuminata si odono cori angelici: «Lode a Dio nell’alto dei Cieli, e Pace in Terra agli uomini di Buona Volontà!». È il sacrificio, il tributo del Buddha, un evento cosmico che prefigura, attorno al Santo Bambino, la discesa del Christo Logos nel Maestro Gesù durante il Battesimo nel Giordano, il 6 Gennaio di trent’anni dopo.

 

L’Epifania di un Essere Solare che si unisce alla Terra e indica agli esseri umani la via per ritrovare se stessi, e la strada di casa è celebrata dai doni dei Sapienti Magi: Oro prezioso e sacro che salva e redime, Incenso che purifica il cuore e Mirra che cura e guarisce il corpo e l’anima.

 

La vera ricchezza, su cui costruire la nostra nuova Civiltà Aurea, è il ritorno dei frutti d’oro puro e incontaminato all’Albero e al Giardino cui appartengono, e la caduta conseguente del velo che ci offusca la vista e ci impedisce di ricordare chi siamo e il motivo per cui siamo venuti al Mondo, incarnati nella Valle delle Lacrime feconde della Dea della Vita.

 

La Tripartizione dell’Organismo Sociale donata da Rudolf Steiner, che già possiamo sperimentare tramite la Transizione verso un Mondo di Comunità resilienti, spezza la maledizione antica della tirannia di una economia corrotta e pervertita, che ancora per poco domina in ogni angolo della Terra il diritto, la cultura e ogni aspetto della vita sociale degli uomini.

 

Il denaro a scadenza, il reddito di cittadinanza (quello vero) come unico reddito uguale per tutti dalla nascita e sganciato dal lavoro, sembrano soluzioni utopistiche viste con lo sguardo di chi vive in un mondo globalizzato e consumistico, ma possono diventare realtà già oggi, in piccole comunità territoriali, in attesa che arrivi, e non manca molto, la caduta rovinosa e inevitabile del mostro devastatore e vorace che è la moderna civiltà occidentale, insostenibile e priva di senso della realtà e della misura, accecata da Mefistofele e dalle sue illusioni sempre piú diaboliche, lontane discendenti di quelle di Creso.

 

Già in noi abbiamo la ricchezza aurea donata a tutti noi dai Magi quando siamo nati bambini, innocenti raggi di luce divina: tornare bambinelli e ritrovare il nostro vero patrimonio di valore interiore, ecco la magia dell’Epifania che siamo chiamati a compiere. È questo il miracolo possibile: ritrovare il nostro cuore nascosto traboccante d’amore e devozione verso i nostri fratelli e la Natura da custodire, e unirlo a tanti altri cuori liberati e riportati alla luce. Sarà contagioso e segnerà l’inizio della Civiltà Aurea. E la Tirannia sarà vinta!

 

Shanti Di Lieto Uchiyama