I fiori del G.R.A.

Poesia

I fiori del GRA

 

Gra e tarassaco

Strano bouquet di fiori tende al cielo

dal troncone spezzato del guardrail,

il tarassaco, artista del soffione.

Impossibile oro in tanta ruggine

e aridità, per legge di botanica,

insinua nel suo cogito la mente.

Si tratta, insiste, di una bizzarria

della natura, o peggio di una svista

dell’organo oculare che travede,

confuso per lo scorrere del traffico,

nell’aria avvelenata dagli ottani.

Ma l’occhio non si lascia perturbare:

in tandem col pensiero liberato

dalle pastoie dell’ipersensibile,

trascende l’esperienza materiale

e accede alla visione spirituale,

che accerta come può la vita nascere

e fiorire laddove stenta il seme

tra gli stridori di metallo e i fumi

dell’inferno stradale. Un’altra linfa

interviene e feconda, un forte palpito

di stimoli tenaci, nel ferrame

urlante dell’umana apostasia

del Divino, che agisce tuttavia.

Il vento scuote i fiori, ne disperde

i petali gentili, trema l’oro.

Ma resiste la vita col suo verde

silenzioso, instancabile fervore.

 

 

Fulvio Di Lieto