Si avvicina il Magico momento dell’anno che gli antichi Celti chiamavano Alban Eiler, “Luce della Terra”. L’Equinozio di Primavera e le giornate che lo precedono e lo seguono sono il periodo aureo in cui possiamo far risuonare nell’anima, come nei sensi rigenerati, la forza dolcemente dirompente, che fa germogliare e schiudere la vita tutt’intorno a noi.
Le piante, gli animali, la Natura Elementare tutta, gioiscono, danzano e cantano come strumenti melodiosi, corde che vibrano al soffio del vento nuovo, profumato dagli alberi in fiore.
Al centro di tanto allegro frastuono dei sensi, preziosa si rivela la guida del Pensiero Vivente ritrovato, che percepisce al di là dei suoni allegri e dei colori vivaci del tumulto esteriore, la potenza quieta e vivificante della Sorgente delle forze di crescita, la “Luce della Terra” appunto, cosí da poterne trarre feconda benedizione per noi stessi e per tutti gli esseri viventi che condividono con noi il Mondo.
Di tale Luce potente e inarrestabile, che tutto il vecchio travolge come testa d’Ariete per far spazio al nuovo, il nostro compito è di essere tramiti coscienti, collaboratori consapevoli, entusiasti e rispettosi.
Facciamo sí che sia il nostro tesoro, il nostro superpotere segreto, quell’emozione: quella che proviamo vedendo schiudersi un uovo e venire fuori un tenero pulcino, ammirando lo sbocciare soave dei fiori di melo e di ciliegio; quella stessa sensazione interiore ineffabile, che ci pervade nell’istante in cui vediamo innalzarsi fiere e indomite, anche se minuscole, le piccole piantine che solo poche settimane prima avevamo amorevolmente affidato al grembo fecondo della Terra Madre, scavando piccoli rifugi accoglienti per i nostri semi tra le zolle ancora gelide in superficie, e ricoprendo il nostro futuro nutrimento con una coltre leggera di fieno d’erba.
Culliamola poi questa emozione, affidiamola al Pensiero, alla Coscienza capace di silenziare i sensi dopo averli attentamente ascoltati; mettiamola a disposizione questa nuova consapevolezza, di tutti i nostri fratelli di buona volontà, che stanno per entrare con noi in un’èra di grandi cambiamenti, i quali richiederanno nuovi strumenti interiori ed esteriori per volgere al Bene i destini dei singoli, dei popoli, di tutti i figli della Madre Divina che ci dona la Vita.
Il benessere, la prosperità, la pace in terra, sono diventati sempre piú rari per i viventi: Forze profondamente oscure si scatenano con orrida brutalità e demoniaca pervicacia, come un morbo, una pestilenza mortifera che divora corpi, anime, interi popoli, e devasta saccheggiando e avvelenando territori edenici da sempre generosi di doni con ogni creatura.
Pandemie, cambiamenti climatici, catastrofi “naturali”, guerre, terrorismo, carestie, migrazioni di massa, estinzione prossima delle nostre amiche preziosissime e insostituibili, le api: ecco gli orridi spettri che ci avvolgono, ci circondano, attirati come falene intorno alla lanterna, perché la Luce che arriva verso di noi è grande e mirabile, e il Male deve scatenarsi piú che mai.
I sentimenti che ci impone di provare, alimentare, coltivare, sono il carburante di cui necessita Mefistofele per impedire a Faust, simbolo dell’Uomo Cosciente, di ascendere al Paradiso cui è destinato. Sono il mezzo per impedirci di camminare nel Sentiero di Luce che il Christo Figlio dell’Uomo ha tracciato per noi.
Ma Faust alla fine sale in Paradiso, lasciando rabbioso e attonito il Maligno in mezzo alla polvere e al caos: cosí profetizza Goethe, Vate ispirato dalla Madre Iside Sophia, Colei che egli ha cantato e venerato in tutta la sua opera di contemplazione devota della Natura e dei suoi segreti.
La sete di vita nuova che emerge dalla terra e serpeggia tra tutti i viventi all’inizio della stagione primaverile, questa piacevole inquietudine, è come un succulento nettare che attira le entità ahrimaniche, che come mosche avide sciamano su tutto il creato in gioioso fermento di rinascita. Simili a draghi affamati, calano verso le nostre anime pervase dalla forza rigeneratrice, e si nutrono di ciò che diamo loro involontariamente, tutti noi figli della Natura Madre.
Per affamarli, per non renderli piú forti e impedire loro di portare a termine i loro piani, impariamo a riconoscere i segnali del loro operato, la firma di Mammona.
Mentre noi riversiamo la nostra anima nei febbrili fenomeni naturali, e dunque germogliamo, sbocciamo, fioriamo, le nostre difese sono spesso abbassate, e forze oscure vengono a carpire gocce di quella Riserva Aurea.
Il pensiero Logos è la nostra spada di luce, per combattere contro questi attacchi. E la devozione pura verso la Madre, la Vergine Sophia, è il nostro scudo solido e lucente.
Lo scopo degli esseri ahrimanici è distruggere in noi la rettitudine, il senso della bellezza, del sacro e del giusto. Tutto ciò che di tendenzialmente angelico alberga in noi come primo timido bocciolo, deve essere infangato e corrotto, il caos deve regnare, e deve essere annientata la fede nel Mondo Spirituale nostra vera Patria, il Regno dove il Christo ci attende, e dove affondano le radici di tutto ciò che è Vita sulla Terra.
Lo scopo degli esseri luciferici, che tanto irrequiete rendono le nubi di Marzo, è al contrario di farci inebriare con la bellezza, la vitalità, i colori e i profumi della Primavera, in modo che noi finiamo col trascurare il nostro sacro compito, la missione terrena per la quale dal Mondo Spirituale ci incarniamo sulla Terra: ricreare l’Eden, il Paradiso Terrestre che proprio la seduzione luciferica ci fece perdere, spingendoci a ribellarci alla saggezza perfetta delle leggi della Natura. Ripristinare una Civiltà in cui bellezza, pace e armonia siano presenti ovunque.
I raggi del Sole che accarezzano le creature viventi in Primavera, ricordano alla nostra anima che il Christo ha già vinto per noi questa battaglia, e che la Civiltà Aurea, in cui l’amore è il Sole e il motore del mondo, è già alle porte.
E tutto il Male che si agita intorno a questo Avvento, a questo meraviglioso ma terrificante passaggio epocale, noi lo vediamo, lo sentiamo ogni giorno. Tutti gli accadimenti esteriori, dalle epidemie ai fatti di cronaca piú agghiaccianti, sono segnali di ciò che nella società e negli uomini è legato agli influssi demoniaci e che si ribella al cambiamento. La Filosofia della Libertà ci insegna che non tutti vorranno rinunciare al Male, alle brame, agli istinti piú bassi, e quindi non vorranno salvarsi.
Ma grande e puro è viceversa l’anelito di moltissime persone che invece il cambiamento lo sentono e lo cercano, e in moltissimi vengono spinti verso l’amore e il rispetto per la Natura, gli animali, gli alberi, la Terra, i mari.
In molti abbiamo sete disperata di giustizia, di equità, di pulizia esteriore ed interiore.
Tutti i movimenti e le organizzazioni che vengono creati per difendere, almeno ufficialmente, l’ambiente, gli animali, i territori, le bellezze naturali, tutto ciò che come organizzazione, fondazione, movimento di massa, sostiene lotte sacrosante contro cambiamenti climatici, deforestazione, inquinamento, sfruttamento dei bambini e degli animali, sono in realtà una trappola ben congegnata per mettere in scatola queste sempre piú numerose anime assetate di giustizia e impregnate di innata devozione alla vita; allo scopo di deviare il fiume impetuoso che scorre verso la Civiltà Aurea in serbatoi di energia potentissima a disposizione degli Ostacolatori.
Come possiamo capirlo? Dalla pars construens, che è opaca, osannante spesso la nuova Religione Onnipotente, la “Scienza”, e per lo piú sconosciuta alle masse che scendono in piazza per sostenere le battaglie spesso piú che legittime; su cui certi movimenti ufficialmente nati dal basso, pare abbiano messo un copyright, in modo autoreferenziale.
Ma soprattutto dalla pars destruens, che abilmente suscita nei giovani, nelle anime piú sensibili alla voce della Natura, sentimenti singoli e collettivi molto negativi e pericolosi: odio, rabbia, paura, disperazione, rancore e sfiducia. Un mix esplosivo. Il carburante piú prezioso per le Forze Ostacolatrici.
Le pentole di Mefistofele però, non hanno il coperchio, e verranno smascherate e spazzate via dalla Forza piú potente che esista, la Riserva Aurea della Vita, Luce che annulla le Tenebre.
Iniziamo a camminare con decisione e cuore puro sul sentiero aureo, circondati dalla Natura e sempre piú immersi nella sua Luce vivificante, e richiamiamo in modo sereno pensieri affini come qualità e purezza a quella Luce, baciati dal Sole di primavera.
In questo stato di pace interiore, evochiamo pensieri benauguranti, positivi, pieni di fiducia e liberi da pregiudizi. Immaginiamo soluzioni per le problematiche che affliggono noi, i nostri cari, la Natura, gli animali, il genere umano.
Consideriamo la paura, la rabbia e l’odio di chi si scaglia contro questi problemi cosí gravi e angoscianti, come gabbie anguste e fredde, e facciamo penetrare i nostri pensieri di amore, luce e perdono dentro queste gabbie, e poi lavoriamo per smantellare le gabbie pezzo a pezzo e recuperare i prigionieri, affinché possano aprire il cuore e camminare con noi sul sentiero dorato.
Scrive Massimo Scaligero (www.larchetipo.com/2020/02/ascesi/larmonia-unitaria/): «La Potenza che muove gli universi e i mondi, gli uomini l’hanno nel cuore. La Potenza che agita e sospinge l’umanità e i suoi destini, ciascun uomo, inconsapevole, l’ha nel cuore».
Shanti Di Lieto Uchiyama