Poeti in erba

Costume

Poeti in erba

Al figlio disse: «Annusa i fili d’erba,

certi giorni profumano di cielo».

Ma non era un poeta, l’uomo, solo

un terzino di calcio. Questo prova

che palleggiare aiuta a poetare,

e chiunque può cogliere nell’attimo

la vibrazione dell’essenza eterica

che digita e pervade i fili d’erba,

fa di un campo di gioco un gran concerto,

del cuore di un terzino un’arpa eolia.

Toccato dalla grazia e reso vate,

questi ricava immagini e parole

dall’intimo, creativo serbatoio

che la Divinità concede in sorte

ad ogni creatura consenziente,

che vi cerca gli odori del Giardino

in cui tutto ebbe inizio, e li rievoca.

Cosí, memoria di celesti umori

ha l’erba di uno stadio, e li diffonde.

Questo disse Facchetti, il calciatore,

un giorno al figlio, interrogando il cuore.

 

Il cronista