Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

Carmelo Nino Trovato «Le acque sognanti – Notturno con vasche»

Carmelo Nino Trovato
«Le acque sognanti – Notturno con vasche»

 




 

Abete3All’ombra di un piccolo abete

sbocciano

crochi bianchi e zafferano.

Giorno per giorno

aggiungono i giacinti

fiori allo stelo

e narcisi ancora in boccio

nascondono

bianche corolle e gialle

nella custodia verde

delle foglie.

 

 

Alda Gallerano

 




MargheritaIdeali utopici confondono la realtà.

I sogni sono, sí, pregni di valore,

ma agendo nella pratica quotidiana

eleviamo la nostra mente

al candore della vita semplice. 

 .

Rita Marcía

 




 

Un fiume del cosmo

 

Osservare il cieloDal freddo e dal buio

prendono forma quei corpi

di luce calda che librano

fra gli spazi poliedrici di Keplero

o le fluide epicicloidi di Brahe.

Mentre il Dottore

vede il grande Astro

rincorso da un tetraedro curvo

lungo orbite lemniscatiche

che non si richiudono

ma che avanzano nell’eterno.

Tutto scorre, l’Oscuro lo disse.

Vorrei che il mio Spirito vedesse,

come un uomo che può ammirare

il piú bel cielo stellato di giorno

dal camino di Jena.

 

Pietro Sculco

 




 

Nel ricordo di mio padre

 

rondiniTi cercano da anni

ogni sera

rondini saettanti,

e dopo mille voli

trovano ancora i loro nidi

tra gli alberi

che tu piantasti

con alacre amore.

Fioriranno di nuovo

mimose e melograni

nel tuo ricordo,

e con il vento della primavera

ti giungerà il loro profumo

e il mio pensiero.

E all’alba,

nel silenzio immenso,

trasparente,

si poseranno sulle nuove gemme

le ultime lacrime

fatte di rugiada.

 

Lirica e dipinto di Liliana Macera

 




Untori

 

Nel 204 d.C., mentre era in corso la Seconda Guerra Punica, una terribile pestilenza colpí l’Urbe. I Romani non cercarono responsabili estranei, ma si chiesero: “In che modo abbiamo offeso gli dèi?” ritenendosi tutti imputabili di trasgressioni contro la Divinità. Colpe collettive, quindi, commesse dal popolo quirite. Le donne si tagliarono i capelli e li usarono per pulire i pavimenti e gli altari dei templi. Oggi, per il coronavirus, si sono subito individuati nei cinesi i responsabili del morbo, essendo questo popolo consumatore di cibi a dir poco anomali. Voci alternative insinuano che il morbo sia invece stato creato in laboratorio. Se cosí fosse, siamo tutti corresponsabili del disastro sanitario.

 

coronavirusQuesto coronavirus

ha un giro planetario,

quasi un sistema Erasmus

nel ciclo sanitario.

Secondo un’ampia tesi

dei siti competenti,

è colpa dei cinesi,

mangioni incontinenti

di blatte e pipistrelli,

serpenti e pantecane,

e insieme ai friggitelli

lo stufato di cane.

Sarebbe piú auspicabile

cercare un responsabile

del pestifero male

a livello globale.

Seriali inquinatori,

biechi speculatori,

assassini spietati,

siamo tutti imputati,

Per il morbo che affligge

e che ci crocifigge

un rimedio ci resta:

cenere sulla testa.

 

Egidio Salimbeni