Proseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico
Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf.
Andrea di Furia
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Vedi “Premessa” www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf
Carissima Vermilingua,
ancora non hai afferrato la portata di ciò che ha detto Ràntolobiforcuto. Lo consideri solo dal punto di vista giornalistico, come espresso nella sua veste ufficiale di Vicedirettore politico del Daily Horror Chronicle.inf e non come l’inossidabile Spirito guida del Paese attualmente al vertice mondiale su quel bruscolino cosmico, di cui vogliamo impossessarci.
E in questa veste l’orientamento di pensiero scientifico delle nostre caramellate caviucce diventa in pratica l’orientamento della moderna tecnologia, nata per facilitare (slap, slap) scopi militari disumani e non bisogni umani. Come purtroppo ha reso attenti lo stesso odiatissimo Nemico: «Li conoscerete da quello che fanno, non da quello che dicono».
In questo senso, Vermilingua, la Tecnoscienza diventa (ahinoi!) la cartina di tornasole dei pensieri e delle parole che le Élite registrate sul libro paga animico della Furbonia University pronunciano. Pensieri e parole che producono tecnologia libidinosamente disumana, come la bramiamo noi. Tiè!
E tuttavia tecnologia propagandabile come umana: perché apparentemente prodotta da esperti scientificamente certificati come tali dalle loro esauste Università, benché orientati da un pensiero scientifico che è totalmente incongruo con la loro realtà esterna. E totalmente congruo con la nostra! Doppio-tiè!
Per la tua crassa ignoranza sull’evoluzione delle nostre vittimucce aulenti, Vermilingua, ti basti solo sapere (sul quel pensiero scientifico irreale, se pur logicamente fondato) che Sua Bestialità bicornea lo avrebbe rilasciato di botto già nel loro VII secolo, dopo l’incongruo Avvento del Nemico sul paludoso fronte terrestre.
Purtroppo questo maligno avvenimento ha causato tutta una serie di ritardi sulla nostra tabella di marcia, tanto che abbiamo dovuto, con la tigna per obiettivi che ci caratterizza, affrontarli e superarli surfando sulle onde che si sono propagate da lí in poi.
Il primo oggetto della nostra demoniaca attenzione è stato perciò l’inopportuno e depravato risveglio dell’“Io sono” nell’anima cosciente individuale delle nostre colazioncine animiche. Se i colleghi-avversari della Fanatic Universiy hanno puntato sulla confusione evidente tra Io superiore (Io sono) ed Ego (Io inferiore) unificando questi due aspetti nella condivisa particella “Io”, noi della Furbonia abbiamo battuto il sentiero piú nascosto dell’eliminazione drastica dell’Io individuale. Ma, a questo proposito, facciamo parlare il mio immancabile moleskine astrale.
Ràntolobiforcuto: «Quello che ci ha urtato particolarmente dell’operato del Nemico e delle sue odiosissime Coorti è avere reintrodotto l’elemento trinitario armonico in un panorama che lo aveva sostanzialmente perduto. Ciò ha sparigliato le carte sia per i Malèfici custodi, i nostri colleghi avversari della Fanatic che prediligono l’elemento unitario dogmatico, sia per noi Bramosi pastori che prediligiamo quello binario conflittuale.
In particolare ha offeso la nostra sensibilità demoníaca il trinomio “Io sono individuale + anima cosciente + pensiero scientifico concettuale astratto” che gli Agenti del Nemico vogliono concretizzare a modo loro in questo quinto piccolo eòne post-atlantídeo, anglo-germanico. E il terzo elemento che dobbiamo estinguere costi quel che costi è proprio l’Io sono individuale, se vogliamo far fallire l’impulso del Nemico. Io collettivo, sí, Io individuale, no!».
Comprendi, Vermilingua? Partendo da questo presupposto a noi favorevole, se consideriamo solo il rapporto binario “anima cosciente + pensiero scientifico astratto” tutti i problemi della Furbonia University cessano di esser tali. Certo è stato un percorso a ostacoli ma, dai miei ultimi tour abusivi su quel bruscolino cerúleo, direi che procediamo con il vento in poppa e che siamo sulla soglia di enormi soddisfazioni professionali.
Per aggiornarti su questo processo, come fin qui si è svolto, devi pazientare un attimo e prendere coscienza di alcuni file secretati tratti dagli Archivi purpúrei del Daily Horror Chronicle.inf ignoti al grande pubblico, che ho immancabilmente registrato.
Ràntolobiforcuto: «Mentre l’elemento dell’anima cosciente è intrinsecamente correlato all’odiatissimo “Io Sono”, il pensiero scientifico astratto non lo è a priori. Questo è perciò il varco su cui dobbiamo immettere il nostro infernale operato. Il primo passo è impedire che l’elemento trinitario si imponga nel loro pensare filosofico, prima, e scientifico poi. Nei filosofi faremo filtrare la convinzione che l’elemento dualistico è la soluzione agli enigmi intorno al senso della loro vita. Sicché li immergeremo nella palude logica binaria della cosa in sé “inconoscibile” rispetto alla realtà “sperimentata” dai loro sensi».
E a questo proposito, Vermilingua, le nostre demoníache task force hanno selezionato una serie di Filosofi positivisti da mettere sul libro paga animico della Furbonia di cui ti risparmio l’elenco. Voglio solo farti presente che il loro capostipite, il promettente Immanuel Kant, è stato particolarmente coltivato in accordo con il suo Malèfico custode. Questo perché in quegli àmbiti di pensiero che non sono specificamente scientifici la collaborazione con i nostri colleghi avversari della Fanatic University è ancora inevitabile.
Dunque, filosoficamente c’è una realtà percepita come apparente a fronte di una realtà “vera” sottostante, ma impercepibile. Se non come dato probabilistico del pensiero che si interroga su questo incongruo rapporto senza neppure chiedersi… perché può interrogarsi.
Questa incongruità ha caratterizzato tutta l’evoluzione scientifica successiva. Se la realtà che percepiscono è apparente e non percepiscono la realtà sottostante… come possono allora muovere i
loro pensieri, le nostre merendine emotive? Su cosa possono fondare le loro ipotesi, anche le piú azzardate?
Secondo i nostri infernali input, opposti a quelli degli Agenti del Nemico, la strada è quella di seguire un percorso che porti il pensiero scientifico su di una precisa serie di gradini.
Se gli Agenti del Nemico, dal punto di vista trinitario, guardano ad un elemento che sia la sintesi superiore tra l’essenza della realtà esperita e l’essenza della realtà sottostante pensata… cosa faremo? Eccoti altri frammenti secretati da considerare attentamente.
Ràntolobiforcuto: «Qui è opportuna una manovra a tenaglia da parte della nostra Universitaria Satanica Alleanza. I colleghi avversari della Fanatic debbono orientare il pensiero scientifico alla ricerca di una forza originaria da cui fuoriescano le altre forze indagate (elettricità, magnetismo, energia nucleare) a prescindere da dove fuoriesca. Noi della Furbonia li dobbiamo orientare a indagare scientificamente nella filosofica e illusoria “cosa in sé” dell’argutissimo Kant. Facciamo indagare alla Scienza una realtà da loro stessi ritenuta inconoscibile. Realtà solo ipotizzabile, dunque, mai dimostrabile in concreto. Paradossale, vero? Ma funziona egregiamente».
Cosí, Vermilingua, il primo passo è stato eliminare il ricorso al caposaldo della “dimostrabilità” del pensiero scientifico attraverso l’esperimento. Fatto questo, il secondo gradino è quello di legare la pensabilità di questi oggetti della scienza al mero pensiero matematico. La logica matematica diventa il solo “verbo” cui riferirsi, ma di quale logico verbo matematico parliamo? Della logica statistica! La logica che in realtà è vera come assioma, ma non è vera come realtà. Basta pensare alla statistica che dice: Ogni italiano mangia un pollo alla settimana.
Logica dunque statisticamente valida per l’insieme, il gruppo complessivo considerato (gli italiani), ma assolutamente menzognera nella realtà concreta per il singolo individuo. Quel singolo individuo, che noi odiamo, e che magari mangia il pollo solo una volta al bimestre. Triplo-tiè!
Ràntolobiforcuto: «Con la matematica delle probabilità statistiche abbiamo orientato i loro scienziati a indagare la “cosa in sé”, ma arrestandoli al solo livello degli Spiriti del Movimento.
Se la realtà sperimentata dai sensi è apparente, ecco che allora deve esistere una realtà vera che vada al di là degli atomi – ipotizzati questi come un micro-sistema astronomico – e che sia composta a livello primario di “energie”, di “forze” in movimento. Forze che inizialmente i loro Fisici immaginavano propagarsi a onde».
Naturalmente, Vermilingua, qui la Fisica doveva evitare la domanda chiave piú pericolosa per noi Bramosi pastori: «Cosa/Chi produce queste forze, queste energie che si propagano in onde?». Perché questa domanda porta inevitabilmente a ipotizzare Esseri Spirituali consapevoli di ciò che fanno, per quanto ancora non visibili ai sensi fisici: una realtà spirituale concretamente “conoscibile” tutta da scoprire, al posto della kantiana “cosa in sé” inconoscibile. Il che è estremamente deleterio per le nostre strategie del malaffare planetario, che mirano ossessivamente ad addormentare le nostre tagliatelline animiche nel materialismo piú crasso e settario.
Dunque per la Fisica degli inizi ci sono onde energetiche, ossia movimenti nello spazio (lunghezze) e nel tempo (velocità). E qui cogliamo un ulteriore gradino della nostra scala anti-“Io individuale”. Attraverso il pensiero matematico solo ipotizzabile dalle nostre polpettine emotive – e completamente astratto dalla realtà esperita dai sensi – un solerte e arguto funzionario dell’ufficio brevetti di Berna ha scoperto che tempo e spazio non sono assoluti, ma solo relativi alla posizione dell’osservatore… perciò lunghezze e velocità delle forze sono indefinibili.
Fiamme dell’inferno, Vermilingua! La forza persuasiva di questa logica sorretta dalle equazioni matematiche, logica puramente escogitata e illusoria, è talmente grande e geniale, che gli scienziati non si accorgono piú di lavorare sopra un’ipotesi indimostrabile se non come ipotetico modello matematico.
Un successo pazzesco, Vermilingua. E tuttavia non dobbiamo perdere la concentrazione, perché qualcuno di loro si è purtroppo accorto di queste illusioni e vuole sparigliare le carte. Ti copincollo questo vomitevole parere.
Agente del Nemico: «… ciò che riceviamo come mera matematica dell’astronomia – come mere descrizioni meccanicistiche dei cieli [applicate agli atomi infinitamente piccoli] – non ci fornisce una realtà assoluta, ma solo illusioni riguardo all’Universo. [Tuttavia] noi abbiamo bisogno di queste illusioni, perché il genere umano vive diverse forme di educazione durante le diverse fasi della sua evoluzione. Per quanto dobbiamo imparare nel nostro tempo dobbiamo semplicemente avere queste illusioni di natura matematica relative all’Universo. Dobbiamo acquisirle, ma dobbiamo essere consapevoli che sono illusioni belle e buone! Ed esse sono davvero illusioni quando le estendiamo e le applichiamo a ciò che ci circonda nella vita di ogni giorno: quando ci sforziamo di perseguire un tipo minimo di astronomia, nelle esistenze terrene, in accordo con la dottrina atomistica e con la teoria molecolare. Proprio se si vuole adottare il giusto punto di vista relativamente alla Scienza moderna, quando si pensa in quel modo, allora si è obbligati ad ammettere che non è altro che una conoscenza illusoria».
Dannazione, Vermilingua! È proprio qui che la lingua astrale batte dove la zanna duole. Ma senza questo gradino non sarebbe infatti stato possibile per noi Bramosi pastori far compiere il successivo passo indietro della Scienza applicata all’irreale “cosa in sé” kantiana. Passo che li avvicina alla nostra realtà.
Se infatti le caratteristiche delle onde energetiche sono la loro frequenza e la loro lunghezza, e queste non possono essere definite allora (slap, slap) nulla di definito vi sarebbe nel fondamento dell’esistenza.
Sicché ora, tempo terrestre, i Fisici non parlano quasi mai di realtà esteriore. I nostri libidinosi centrifugatini animici sentono che tale realtà ha piú a che fare con la costituzione fisica e con le modalità operative del loro cervello… che non con la Fisica in quanto branca scientifica.
E qui sta il segreto del nostro successo, Vermilingua. Nei Fisici! Infatti mentre lo scienziato matematico sa perfettamente che con il suo modello ipotetico matematico sta immaginando qualcosa di totalmente escogitato e non legato alla realtà – ossia che crea la matematica nella sua mente, e che questa matematica ha essenzialmente la sua esistenza solo nella sua propria immaginazione – cosí non è per il Fisico.
Lo scienziato matematico che sia anche Fisico ha da tempo cominciato a ritenere che le sue elucubrazioni matematiche siano anche una descrizione di ciò che è fenomeno attuato nel mondo esterno. E qui la loro irrealtà diviene la nostra realtà, quella degli atomi e delle particelle subatomiche. Da ciò è nata una nuova branca della Fisica: la Fisica quantistica, che al momento ha il minimo sindacale possibile di contatto (il pensiero matematico probabilistico) con il mondo esterno in cui vivono, ma che ha una ricaduta massima, grazie a noi della Furbonia, sulla loro tecnologia. Una ricaduta “deviante” al massimo.
Ne tratteremo ancora, ti basterà solo rammentare che per questa teoria scientifica tutti i modelli ipotizzabili sono leciti, e che non esiste nulla al di là dei modelli matematici ipotizzati dallo scienziato secondo la logica del pensiero matematico probabilistico.
Se rifletti, questo stesso gradino esclude anche la loro storia evolutiva, come vedremo: esclude la realtà di passato, presente e futuro. Ma non solo. Al momento non se ne sono ancora accorti, per nostra fortuna e loro scorno, eppure questo gradino rende irreale perfino il loro “Io individuale”.
È proprio questo gradino che lo distrugge!
Il tuo fisicissimo Giunior Dabliu