Abbiamo già fatto conoscere la scrittrice antroposofa Mieke Mosmuller ai nostri lettori in due libri da noi recensiti, purtroppo entrambi non ancora tradotti né editi in Italia:
La vita di Rudolf Steiner
(www.larchetipo.com/2019/04/pubblicazioni/the-living-rudolf-steiner/)
e Cerca la luce che sorge all’Ovest
(www.larchetipo.com/2019/05/pubblicazioni/seek-the-light-that-rises-in-the-west/).
Anche questo terzo libro, Inferno, è attualmente reperibile, oltre che nell’originale lingua olandese, anche in inglese. Il suo titolo deriva da una profonda conoscenza del capolavoro dantesco da parte dell’Autrice.
Il romanzo narra la storia di un personaggio, l’olandese Gerrit, uomo di potere e di forte tempra, sicuro di sé e incurante del prossimo.
Le sue certezze iniziano a incrinarsi dopo l’incontro, dovuto a una sua malattia alle articolazioni, con il giovane medico italiano Beato: un essere luminoso ed equilibrato, dedito alla sua professione e aperto al dialogo con il paziente, come ogni vero medico dovrebbe essere.
I colloqui che intercorrono fra loro iniziano a produrre una trasformazione in Gerrit. Si risveglia in lui una coscienza prima dormiente, una luce che non gli permetterà piú di vivere e di pensare come aveva fatto in precedenza.
Il suo successivo ricovero in una clinica, dove c’è un nuovo incontro proprio con Beato, si arricchisce di nuovi spunti di considerazioni e di ripensamenti riguardo alla vita condotta fino a quel momento.
Altri personaggi, come la giovane Sophie e il direttore della clinica Johannes, finiscono con il provocare in Gerrit una completa e salvifica metamorfosi. Il tema del pensiero puro, già affrontato in altri libri di Mieke Mosmuller, torna anche in questo, mostrando che un reale e profondo mutamento di sé può avvenire solo attraverso un pensiero spiritualizzato.
Questa la presentazione del libro riportata sul retro di copertina:
Gerrit, cinquantacinque anni, un orgoglioso olandese che si considera perfettamente arrivato, incontra il medico italiano di venticinque anni Beato, che, con un sorriso imperturbabile, abbatte l’intera facciata accuratamente costruita di Gerrit.
Inferno racconta la storia del potere distruttivo dell’equilibrio.
«Il bene non può combattere il male con il male, perché ha solo la bontà con cui operare. Il male può essere cattivo solo se non sperimenta lui stesso alcuna bontà. Se però in qualche modo dovesse incontrare la bontà, allora l’oscurità inizierà ad amare la luce e quindi imparerà a riconoscersi».
Nell’esergo sono riportati i versi che Dante indirizza agli ignavi.
Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli.
Dante Alighieri, Inferno, Canto III.
Mieke Mosmuller ha pubblicato piú di quindici libri. Inferno è il suo decimo romanzo.
I suoi lavori sono stati tradotti in tedesco, in inglese, danese e francese. Tiene conferenze e seminari in Olanda e Belgio, e dal 2009 anche in Germania, Danimarca e Svizzera.
Gemma Rosaria Arlana
Mieke Mosmuller, Inferno
Occident Publishers Baarle Nassau, Paesi Bassi
E-mail: info@occident-publishers.com
Sito internet: www.occident-publishers.com
Pagine 313 – € 23,82
www.amazon.it/gp/offer-listing/9075240198/ref=dp_olp_all_mbc?ie=UTF8&condition=all