L’AMAZZONE DI MICHELE
La recente pubblicazione da parte delle Edizioni Arkeios del testo Discepoli nella Luce di Michele presenta un nuovo saggio del curatore Giancarlo Roggero e nuovi scritti di Ita Wegman rispetto alla precedente edizione di venti anni fa.
La scelta mette ancor piú in evidenza il carattere combattivo, leonino, di Ita, che si staglia nel suo coraggio di guarire come un guerriero di Michele. In uno degli scritti la Wegman traccia una sorta di biografia terrestre di Michele, e la incrocia con la figura di Raffaele, delineando due diverse ispirazioni nella medicina, fra loro cooperanti, una sintonia ritmica delle forze del cuore ad opera di Michele e di quelle dei polmoni con Raffaele.
Michele agisce con le forze di autoguarigione e di autoconsapevolezza, Raffaele con la sostanza elaborata in un processo farmaceutico. Ita Wegman mira ad entrambi, inaugurando la Medicina del Graal, sulla base dei misteri del sangue, del mistero dell’Io, e punta sia al Micheliano Parsival sia al Raffaelita Gawain.
Fu determinante proprio una domanda che pose a Rudolf Steiner: come è possibile rinverdire l’azione misterica nella Medicina? Il libro blu, il testo di medicina scritto a quattro mani con il suo Maestro, è lo scrigno che riassume in sé, capitolo dopo capitolo, i vecchi Misteri, nati prima dell’evento del Golgotha e negli ultimi apre con cura lo scenario dei nuovi Misteri della Volontà, ai quali la dottoressa di origine olandese ha dato forte impulso, girando per mezza Europa e fondando istituti clinici di vario tipo.
Una conquistatrice di nuovi territori, con una passione particolare verso la medicina geografica, la medicina del genius loci, della conoscenza eterica dei luoghi. Un riferimento esplicito lo fa, in uno scritto inedito prezioso, a Praga, sede del primo corso a carattere medico tenuto da Rudolf Steiner nel 1911, un autentico battistero della medicina antroposofica.
Ma il contributo peculiare di Ita in questo testo è la caratterizzazione delle due correnti di provenienza dei discepoli di Michele: una solare, facente capo a Mosè, e una lunare, riferita ad Elia. Sorge l’immagine evangelica della Trasfigurazione, in cui il Cristo appare in cielo ai tre discepoli, Pietro, Giovanni e Giacomo, con Mosè ed Elia, i capofila delle due correnti di Michele!
Ita non aveva velleità di scrittrice, e tuttavia dette impulso ad una rivista medica intitolata «Natura» in omaggio a Persefone, deità sospesa fra Eros e Thanatos, tra l’amore della vita e il segreto della morte, tanto che compose anche un dramma con Walter Johannes Stein su questo tema.
Il testo ora edito dalle Edizioni Arkeios, con una buona iconografia Micheliana, risulta di agevole lettura, un’occasione primigenia per accostarsi alla figura di un’autentica fedele discepola di Michele e di Rudolf Steiner, anche in quella versione di psicopompo, di accompagnatrice del trapasso, arte delicata e illuminante del morire.
Angelo Antonio Fierro
Ita Wegman, Discepoli nella luce di Michele
Scritti sulla storia spirituale dell’umanità
a cura di Giancarlo Roggero
Edizioni Arkeios, Roma 2019
Pagine 176 € 28,00