VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 136
«L’ego può sviluppare in sé tanta forza da trasferirsi in essa per morire a se stesso. È il segreto finale del meditare dell’uomo di questo tempo. L’ego deve accumulare tanta interna potenza che l’eccesso di essa lo liberi dalla necessità di essere legato alla propria forma».
Massimo Scaligero, Magia sacra
Il germe dell’ego con la sua morte, nel corso del processo meditativo, ritrova nella calma l’acquietamento delle intemperanze astrali e l’esplosione nel Calore e nella Luce delle sue potenzialità originarie.
Viene scissa dapprima e poi infranta la vecchia forma nel pensiero, nel sentimento e nella volizione. Con la morte l’ego sfoglia i suoi vecchi involucri e sguscia il germe, custode dell’eccesso di forza sviluppata. Il terreno è quello della meditazione, preparata dall’esercizio assiduo della concentrazione.
Angelo Antonio Fierro