Vita dopo vita
per millenni ho vagato
nel cielo e sulla terra
in cerca del mistero
d’amore.
Ora nel compiersi
lo accolgo come l’alba
di un giorno qualunque
che bussi alla porta
del mio sonno.
Alda Gallerano
IL DONO CHE RIMANE
Non privarti dell’amore
come si fa
con un abito dismesso
ma, qualunque stagione
tu stia attraversando,
raccogli i frutti
della sua pianta perenne
anche se,
ormai da tempo,
ti senti ai ferri corti
con la vita.
Non lasciare che l’assenza
o l’arroganza
delle persone che hai amato
trasformino la tua esistenza,
unica ed irripetibile,
in un deserto
senza germogli.
E quando i tuoi pensieri
vagano, prigionieri
in un pauroso labirinto,
non chiuderti nello spazio
ristretto di una stanza
mentre il mondo
ha bisogno
del tuo tenero sorriso.
In fondo,
di questo rapido passaggio
ti resterà soltanto
ciò che avrai donato.
Roberto Russano
Lirica tratta dalla silloge Il Sole che splende a mezzanotte
La luce di Michael
Vedo tutto come un libro
che vien letto e poi riletto,
ma lí dove non capisci
ti conviene andare avanti.
Ed il cupo dei pensieri
mi conquista nell’inerzia
degli eventi giornalieri
che il mio fisico trascina
all’oscuro divenire.
Le colonne dell’abisso
sotto il peso dell’ignoto
si distorcono, collassano
e precipito nel vuoto.
Sento scuotere i cancelli
nel profondo dell’inferno,
nel fragore delle fiamme
si ode l’urto di catene
con lo stridere dei denti
tra le urla delle anime.
Ma di Michael lo splendore
squarcia il buio della notte
e rischiara la Geenna
risanando con la folgore.
In un tuono rimbombante
si distingue l’avanzare
di un esercito riunito
nella rosa e nella spada:
un esercito salvifico
che varcando ogni frontiera
porta il Christo a tutto il mondo.
Pietro Sculco
Presto si andrà a votare
per ben determinare
se snellire l’organico
del Parlamento italico
ché il numero è lesivo
di un buon esecutivo.
Si sceglie l’ablazione,
salvando la nazione.
Basta gli emolumenti
a onorevoli assenti,
ora la libertà
sposerà l’onestà!
Tutto sarà piú facile,
ogni gesto lodabile,
lavoreranno tutti
a divini costrutti,
sciogliendo nodi e nei
gratis e amore dei,
scegliendo l’oblazione
come piano d’azione.
Sobrio il legiferare,
ridotto il decretare.
L’odierno affollamento
dei seicento e trecento
di Camera e Senato
sia presto decurtato,
ed ogni decisione
sia presa in dedizione.
Insomma, governare
è un po’ sacrificare
gli ego e le casseforti
senza fini distorti.
Tutto il resto sarà
come il cielo vorrà
Egidio Salimbeni