Estuario

Poesia

Estuario

Estuario

Non mentivano gli alberi protesi

dalle tue rive alla corrente magra

per le futili piogge di montagna.

Dicevano: improvviso si aprirà

nel grembo della terra un vasto seno

dove il tuo corso sperderà l’aíre

e colmerà di cielo pozze immobili,

rese specchio dal soffio del grecale.

Ed ecco vero immenso il gran respiro

salso del mare aprire le sue vene

di acque trattenute, appena fresche

di schiume bianche diramanti in trine

salmastre quando il sole le percuote.

Un litorale, una promessa, un volo

di migratori, e il cimbalo del vento

risonante tra rami e pietre cave,

rare conchiglie, nàutilo vagante

entro cui, stupefatti, navighiamo.

 

Fulvio Di Lieto