Una leggenda divenuta fiaba, un mistero mai risolto dal medioevo ad oggi, un evento storico documentato che sconvolse la vita di una città e si legò in eterno all’immaginario collettivo di tutti i popoli europei: è la storia del “Pifferaio di Hamelin”, un pittoresco personaggio con abiti multicolori abilissimo a suonare il flauto, tanto da incantare i topi che infestavano la prospera città di Hamelin e condurli lontano dalle mura cittadine, facendoli sparire per sempre.
Quando poi gli avari maggiorenti della città si rifiutarono di pagare il compenso pattuito e ampiamente meritato, il Pifferaio Magico iniziò a suonare una dolcissima melodia che spinse tutti i bambini della città a seguirlo, fino a scomparire dentro al varco aperto dalla Magia del Pifferaio nel fianco di una Montagna Sacra, per non far piú ritorno dagli indegni genitori.
Queste immagini sono tratte da un poetico cortometraggio sulla storia del Pifferaio Magico, realizzato da Walt Disney nel 1933, quando ancora il capitalismo non aveva intaccato la vena creativa del Maestro dell’animazione e dei suoi abili collaboratori. Nella sua intuitiva saggezza, l’artista dal cuore di fanciullo mostra di aver colto alla perfezione il senso profondo e il messaggio autentico di questa storia cosí reale, ma altrettanto simbolica e leggendaria.
Il cortometraggio si apre con raccapriccianti scene di devastazione operata da nugoli di ratti impenitenti (i fratelli Grimm ci dicono che i preziosi gatti erano stati precedentemente banditi dalla città per non dover spendere per il loro mantenimento nemmeno un soldo): dunque, spariti i gatti per la scellerata decisione degli abitanti, in breve tempo case, strade, magazzini e negozi erano stati invasi dall’esercito distruttore di piccole creature capaci di divorare ogni cosa e insozzare ogni luogo in pochi istanti.
L’arrivo in città del bizzarro personaggio che promette di risolvere la drammatica situazione è accolto con sospetto e speranza insieme.
Ogni dubbio è fugato dalla mirabolante impresa compiuta dal suonatore, che risolve definitivamente il problema dei ratti attirandoli in un portale magico, a forma di gigantesca groviera, aperto e poi richiuso grazie all’incanto della sua musica.
Il Capomastro e i governanti di Hamelin rifiutano però di ricompensare adeguatamente il Pifferaio.
Quello che però accade nella versione disneyana è degno di nota: il Magico Pifferaio variopinto accusa gli adulti di Hamelin di essere indegni di educare e crescere i loro bambini, e affinché non diventino come i loro genitori e i loro concittadini, decide di portarli in salvo in un mondo piú bello, dove saranno liberi e al sicuro.
Memorabile la scena in cui i piccoli abitanti della corrotta e moralmente decaduta città di Hamelin, intenti a fare i lavori piú umili e faticosi, vengono attirati dalla Melodia del Pifferaio, che li conduce gioiosi in un Mondo al di là del Portale Magico, dove potranno giocare liberi e imparare ad amare e non ad accumulare ricchezze.
Tenera è anche la scena finale, in cui il piccolo storpio arrivato ultimo, nel varcare il Portale si accorge di non aver piú bisogno delle stampelle e raggiunge i compagni correndo felice.
Dietro di lui il Varco si richiude, lasciando fuori un mondo malvagio di adulti dal cuore di pietra che non meritano il dono immenso di essere genitori ed educatori.
In questa interpretazione della leggenda, la tragica infanzia di Walt Disney ha un peso non indifferente. Anni di duro lavoro e sacrifici dalla piú tenera età, circondato da adulti insensibili, aridi e incapaci di tenerezza, avevano lasciato un segno indelebile, ma non avevano mai spento nel piccolo Walt la capacità di amare e di sognare.
Oggi un Mondo piú perverso, folle, arido, avaro e crudele di quello che Walt Disney e tutti i suoi predecessori avrebbero potuto mai immaginare, si manifesta e si annuncia ogni giorno di piú, senza pudore e ritegno alcuno.
Un Mondo indegno di accogliere il Dono della Vita innocente che scende dai Regni Spirituali e viene a illuminare la società e la famiglia; indegno di ascoltare la voce cristallina dei bambini.
Una Civiltà sull’orlo del baratro per la quale i bimbi sono nel migliore dei casi marketing, clienti, merce, status symbol, strumenti di vendetta contro gli ex; sono poi in molti casi addirittura giocattoli sessuali, minatori e operai nel Terzo Mondo dalla piú tenera età, per fornire materie prime e prodotti a basso costo; cavie martoriate per la diabolica follia di Big Pharma, che inietta nei loro corpicini i veleni che rendono invalidi e infettano anche l’anima. Sono serbatoi di vita da vampirizzare per gli Spiriti delle Tenebre che, nel succhiare le forze rinvigorenti delle giovani creature, godono maggiormente nel percepire la sofferenza indicibile degli angeli custodi e della Madre Divina, il cui Cuore è trafitto da mille spade per l’abominio oggi perpetrato contro i suoi figli innocenti.
L’amore delle madri, dei padri e di chi padre e madre si sente interiormente per difendere tutti i bimbi dagli artigli del Male, ha sempre avuto il potere di fare miracoli e di scacciare buona parte dei pericoli, sventando gli attentati del Maligno contro la famiglia e la sacralità dell’infanzia.
Negli ultimi anni però, molti genitori sono stati tratti in inganno, o ricattati, in modo che accettassero per i loro figli quello che veniva presentato come il meglio per la loro salute e la loro educazione. Quando vaccini e farmaci dagli ingredienti misteriosi e dagli effetti collaterali ancora piú misteriosi, e programmi scolastici che apparivano ideologicamente deviati, incontravano la perplessità o l’ostilità dei genitori, si passava dalla propaganda alla minaccia. In molti casi e in molti luoghi della Terra, alle famiglie i figli venivano sottratti addirittura, e si è arrivati infine alla deriva peggiore della Storia, quella del Congiuravirus 2020.
Dopo aver recluso le piccole anime per mesi in appartamenti in cui potevano solo sognare di correre sull’erba e di abbracciare gli amici e i nonni; dopo averle imprigionate nella realtà virtuale, priva del calore e del profumo della vita vera, il Regime Tecnosanitario Ahrimanico Asurico del Nuovo Ordine Mondiale dalle antiche radici solo per qualche tempo ha allentato la morsa demoniaca.
Per alcune settimane le famiglie hanno potuto respirare, seppur in modo parzialmente libero e con la museruola sempre appresso. I bambini, i giovani e persino i nonni sono tornati ad abbracciarsi e a condividere anticorpi preziosi contro gli orribili virus dilaganti: il virus della menzogna, il virus del conformismo al Pensiero Unico, il virus del sospetto, dell’odio e dell’insofferenza verso i propri simili. Ma soprattutto il peggiore dei virus: quello della bestemmia contro il Divino, sostituito sull’altare con il Dio Scienzah, che impera e detta legge ovunque e che pretende fede cieca e devozione assoluta. Il Nuovo Dio, la Nuova Chiesa della Scienza Onnipotente, dispone dei novelli Torquemada della nuova Santa Inquisizione: il Male assoluto come religione di Stato.
Dunque, mentre si iniziava tutti insieme a formare nuovi e meravigliosi anticorpi contro il Male, ecco arrivare la doccia fredda: autunno, la scuola che inizia, i primi raffreddori, le quarantene imposte a chi potrebbe essere stato a contatto con un positivo asintomatico (ossia uno perfettamente sano), i lockdown a macchia di leopardo ecc.: la seconda ondata di propaganda terroristica piú brutale della prima.
E i piccoli stanno pagando il prezzo piú alto: una scuola già parzialmente snaturata secondo una perversa ideologia deviata, ma abilmente celata, riapre in “Sicurezza”!
Distanziamento, tamponi, barriere, museruole persino appiccicate con lo scotch, corde per legare i piccoli in modo che stiano lontani in fila indiana mentre avanzano come schiavi in catene; misurazione della febbre, terrore di starnutire e tossire da parte di bimbi di sei anni, banchi scomodi o assenti, punizioni e ludibrio per chi si dimentica anche per un solo istante che essere umani, o solamente essere bambini, è diventato un crimine: la Scuola dell’Anticristo è servita!
Moltissimi genitori e insegnanti si rifiutano di accettare questa follia, ma molti altri non riescono a ribellarsi, per paura di perdere il lavoro, o di essere allontanati dai figli, magari per la vendetta di un ex, ipocondriaco o geloso.
Ci sono poi infine, i padri e le madri che sono stati infettati in modo irreversibile dal Pecoronavirus, e credono di salvare la propria famiglia seguendo in modo scrupoloso le prescrizioni bizantine del Regime Sanitario, simili in assurdità e complessità al cerimoniale di corte spagnolo vigente alla Corte degli Asburgo fino ad un secolo fa.
Qualunque sia il motivo per cui le piccole vittime subiscono questo martirio, è evidente che il Regno del Male abbia fatto i conti senza l’oste, fregandosi le mani troppo in fretta, convinto di aver vinto su tutta la linea contro il Christo, il Figlio dell’Uomo, la cui essenza divina splende nell’intimo di ogni essere umano. Farebbero invece bene a legarsi una macina al collo e gettarsi negli abissi marini, coloro che hanno preso parte al diabolico piano per dominare e insozzare la vita degli innocenti.
Perché la loro sorte sarà ben peggiore che sprofondare giú fino al fondo degli oceani.
Questa è l’epoca in cui dobbiamo scendere in campo contro la Menzogna e la Malvagità della Dittatura piú bieca e subdola della Storia dell’Uomo.
Abbiamo vissuto mesi di grande sofferenza, ma anche di speranza di rinnovamento dello spirito di comunità e fratellanza, senza cui sarebbe impossibile costruire la Civiltà dell’Amore basata sulla Tripartizione dell’organismo sociale.
Oggi, all’inizio della Stagione Autunnale, con l’inizio dell’anno scolastico piú travagliato della nostra Storia, lasciamo risuonare in noi le parole di Rudolf Steiner nel Calendario dell’Anima, 6/12 Ottobre, nella traduzione di Giovanni Colazza:
«Il penetrare nelle profondità dell’essere mio
suscita un nostalgico presentimento,
che contemplando me stesso, io mi trovi
come un dono solare estivo
vivente qual germe dello stimolo di forza dell’anima mia
riscaldando l’autunnale dell’anima».
Contro il morire, il deperire, della Civiltà in decomposizione che ci circonda, attingiamo alla nostra Riserva Aurea di Forze interiori, diveniamo dono solare tra le Tenebre, consapevoli che già oggi mettiamo a dimora i semi della Vita Nuova e della Civiltà Aurea che ci attende.
Al di là del Varco un mondo meraviglioso è pronto ad accogliere chi si farà bambino e sarà degno di entrare.
«Se non diventerete come bambini, non entrerete mai!» ci insegna il Christo nel Vangelo.
Insieme agli innocenti, che oggi siamo chiamati a difendere ad ogni costo dagli sgherri del Male, dal potere oscuro che vuole ghermirli, attraverseremo anche noi quel Portale, se ne saremo degni. Chi non avrà il coraggio e la fede, l’amore e lo spirito di sacrificio, fino al martirio, che oggi sono richiesti alle schiere del Propugnacolo Aureo, avrà scelto la Città senza amore e senza speranza, a cui sarà stato giustamente portato via Il futuro insieme alle giovani generazioni, ai bambini e ai ragazzi, che soli possono garantirlo.
Il Regno del Male è destinato ad un deserto di solitudine con demoni in crisi di astinenza e i loro succubi ormai privi di potere sugli altri, simili a zombie.
Goethe dedica questi versi alla storia del Pifferaio Magico:
«Io sono il tanto celebrato musico,
gran viaggiatore e pifferaio magico
di me questa famosa alma città
molto bisogno certamente ha,
perché di topi ce ne sono tanti
e una donnola pure si fa avanti.
Saprò dal male il luogo ripulire,
dovranno tutti insieme a me venire.
Se il pifferaio è di buon umore,
a volte dei bambini è incantatore,
domare sa chi vuole far bravate,
cantando belle favole dorate.
Se i ragazzi faranno resistenza,
o avranno le fanciulle diffidenza,
con le mie corde entrerò in azione
e dovranno con me fare adesione.
Saprò dal male il luogo ripulire,
dovranno tutti insieme a me venire.
Suono un accordo e allora si vedrà
che lasceranno tutti la città.
…Per voi la derisione sarà immensa
quando vi chiederò la ricompensa!».
La Civiltà Aurea che ci aspetta lascerà fuori ogni residuo del Mondo corrotto, che ha, per fortuna, i giorni contati!
Shanti Di Lieto Uchiyama