Autunno
Nell’aria
un’atmosfera
di sonno
investe
la natura
e le cose.
Nella terra
Invisibili
dormono
bulbi
di bucaneve
e di narcisi,
tesoro segreto
di gnomi
che a primavera
si riveleranno
nel bianco
abbagliante,
nell’oro
splendente
di corolle
delicate
e carnose.
Alda Gallerano
L’ACQUA
Fuggevole,
inafferrabile,
rappresenta
il lento e incessante
fluire dell’esistenza,
il divenire della natura,
la quiete di un fiume,
l’impetuosità delle onde,
la solarità del mare.
Elemento centrale
della poetica di pittori,
scrittori, musicisti,
l’acqua trionfa nella musica,
prende vita sulla tela
e risveglia l’estro,
a volte sopito,
degli scrittori.
Elemento inafferrabile
e sfuggente
simbolo dell’eternità
della vita.
Lirica e dipinto di Liliana Macera
Fuga in Egitto
Le dune mutano
sotto il volere del vento,
un lato in luce
e l’altro in ombra,
al passar della mula
che in groppa porta
l’eterna sapienza
e la stella dei Magi.
Pietro Sculco
Giudizi in TV
C’era da aspettarselo: messo con le spalle al muro, il Male gioca sporco, ha calato sul tavolo da gioco la carta obliqua, fa indossare alla virtú morale il pirandelliano berretto a sonagli. Svuota cioè di ogni autorità e valenza etico-didattica la Legge, che non è solo Decalogo religioso o civile, repertorio di norme cui intonare azioni e sentimenti di una società umana. L’eco sempiterna della Legge cosmica cui si uniformano l’uomo e la natura si svuota in giudizi televisivi il cui termine è esclusivamente economico. Non si forniscono esempi rassicuranti: ognuno per sé cerca riparazione dall’altro, e non in termini di carità, perdono, affetto, ma emolumento, possibilmente reiterato nel tempo.
Nell’Italia svenata
da tasse e pandemia,
la legge si è adeguata
alla filosofia
del diritto bonario:
non piú nei tribunali
il truce casellario
austero vaglia i mali,
ma allestisce godibili
salotti alla TV
psicodrammi vivibili
con tanti sovrappiú
per chi voglia mostrare
con grande sentimento,
il proprio raccontare
di abusi e abbrutimento.
E magari saldare
il debito morale,
a seconda dei vizi,
con cospicui indennizzi
a forza reclamati
dagli stessi imputati.
Il giudice ripaga
piú di un’amara piaga,
quotando col valsente
ogni strazio di mente
sanando col denaro
ogni boccone amaro.
Coppie di separati
bambini palleggiati
escono dal giudizio,
e i vecchi per l’ospizio.
Egidio Salimbeni