L'albero di Natale

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L'albero di Natale

Albero di Natale

 

La tradizione di ornare un albero nel periodo di fine d’anno risale ai tempi piú antichi. Già i Romani usavano decorare la casa, in quella occasione, con ghirlande di rami sempreverdi.

 

Nei paesi nordici, come a Tallin, in Estonia, nel XV secolo si usava danzare nella piazza centrale intorno a un albero addobbato e illuminato da candele. Se ne trova traccia, nel secolo successivo, anche in Lettonia, nella città di Riga, e in molte località della Germania. In particolare ne parla una cronaca di Brema del 1570. Viene riportato che l’abete, albero che resiste al gelo dell’inverno senza spogliarsi del suo verde, veniva ornato, per le feste di Natale, da luci e decorazioni dai vividi colori. E nel 1605 una cronaca di Strasburgo, in Alsazia, annota che per le festività natalizie e di fine Anno «i cittadini si portano in casa un abete e vi appendono mele, dolci e oggetti dorati».

 

Oltre all’abete, anche rami del sempreverde alloro veniva decorato nelle case in occasione del Natale. Nel 1774 descrisse questa tradizione anche Goethe, nel suo libro I dolori del giovane Werther, quando l’infelice giovane «parlò del piacere che avrebbero goduto i bambini nel momento in cui, all’inaspettata apertura di una porta, sarebbe apparso l’alloro illuminato, ornato di dolci e di mele, facendo provare ai fanciulli gioie paradisiache».

 

Coro Bambini di Vienna

 

Davanti al verde abete si levano ogni anno i canti simbolo del Natale, nati in Germania ma ormai noti in tutto il mondo, “Stille Nacht” (www.youtube.com/watch?v=vKvKMgR8H7k) e “O Tannenbaum” (www.youtube.com/watch?v=j9U1gJy8AvE), magistralmente interpretati dalle voci bianche dei “Wiener Sängerknaben”, il coro dei bambini di Vienna.

 

Che questo canto rappresenti per noi non solo la rinascita dell’anno, ma l’affermarsi di una nuova consapevolezza, di un risveglio rispetto a quanto abbimo vissuto in questo difficile periodo, che speriamo di lasciarci alle spalle. Come dice un verso del canto “O Tannenbaum”: «Il tuo vestito sempre verde mi vuo­le insegnare qualcosa: la speranza e la costanza. Dammi la forza e il coraggio, tu che sei verde non solo in estate, ma anche in inverno, quando nevica!».

 

Gemma Rosaria Arlana