O Şakti, vita profonda del mio sole interiore e dell’unico sole dell’infinito, felicità dissolvente e ricreante, io voglio essere strumento della Tua affermazione eroica, figlio della Tua potenza, raggio del Tuo immenso splendore. Imbevimi d’Infinito! Saziami della Tua gioia, della Tua armonia, della Tua bellezza. Scalda potentemente il mio cuore, libera da ogni legame, da ogni sonno, da ogni pesantezza il mio cuore! Guariscimi attraverso l’ardore vivo del mio cuore! Splendi nel mio cuore, ardi nel mio cuore, esulta potentemente nel mio cuore: infuoca d’Amore il mio cuore: trasforma in sole il mio cuore.
O Kāli, o Madre potente, dammi la forza per convertire il mio singhiozzo in gioia, liberami dai fantasmi di orgoglio, di attaccamento, di timore, di angoscia. Restituiscimi la visione solare e la gioia incondizionata. Fammi sereno, per sentire la Tua eternità. Fa’ che io sia perdonato da tutti nel Tuo nome: che io ami colui che si sente mio nemico: che io conosca la potenza dell’amore senza limiti nel limite: che io serva Te: che io sia degno di servire Te nell’umanità: che io sia degno di servire l’umanità: che io sia Tuo strumento: che il mio amore si converta in azione e in offerta continua della mia azione a Te: che io Ti senta nell’uomo e nella cosa, nella creatura e nell’oggetto, nel movimento e nella creazione, in ogni essenza e in ogni sostanza; che io sia sorretto da Te nel cammino, che io possa benedire in tutto la Tua presenza; che la carità, il coraggio, la nobiltà, la fermezza, l’eroismo, il sacrificio esprimano all’esterno la presenza della Tua luce nel mio mistero interiore; che io sia soffuso d’immenso; che le mie migliori meditazioni siano le mie opere; che io realizzi la comunione con Te nelle mie opere; che io realizzi il distacco da ogni interesse terreno, nelle mie opere terrene.
O Madre, avvolgi con la Tua onda benefica di fresca luce e di puro fuoco il mio corpo: compenetralo di salute divina in ogni cellula. Dalla Tua celeste altezza fa’ scendere in me l’Amore che guarisce, la Gioia che risana. Avvolgi e pervadi il mio corpo col Tuo fluido che ristora, rinnova e ricrea. Sciogli il male nel mio corpo. Fa’ che io apra tutti i centri al Tuo fluire di forza. Solleva il mio corpo, purificalo, detergilo, Dammi la Tua guarigione. Iniettami la Tua energia sanatrice. Dissolvi ogni ingorgo in me con lentezza rapida, con sottile penetrazione, con sicuro amore.
Vieni a liberarmi, o Madre, io ti attendo con calma certezza. Ti attendo nel soave rilasciamento. Ti attendo nel profondo di me. Vieni a liberarmi, o Madre. Vieni a liberare il mio cuore. Libera la mia testa, la mia fronte, la mia nuca; libera la mia gola, il mio petto. Esulta nel mio cuore. Libera il mio plesso solare e i centri inferiori. Io sono aperto a Te, o Madre. Guariscimi, lavami da ogni male, purificami di ogni scoria, Libera le forze guaritive del mio cuore e del plesso solare. Risana il mio cuore e tutto il mio corpo. Avvolgimi e compenetrami di benefica forza guaritiva. Dall’alto proietta in me la magica essenza dell’Amore Divino, sin nell’intimo cuore.
Liberato il cuore da ogni vincolo, purificato il cuore da ogni umore emotivo, rafforzato il cuore con evocazione del Divino, sentire la gioia del Divino nel cuore. Cominciare a sentire affiorare la Beatitudine chiara, sottile, potente nel cuore: venerare la Beatitudine Divina nell’intimo cuore: sentire la potenza trasformatrice della Beatitudine Divina nel cuore. Amare ardentemente, col trasporto di tutto l’essere, la Beatitudine Divina nel cuore. Essa è nel cuore il messaggio dell’Amore Divino, emanante dalla Divina Şakti. Felicità trascendente nasce nel segreto del cuore, gioia infinita di ritrovarsi nel cuore con la Beatitudine dell’Amore Divino.
La morte è la possibilità di una nuova e piú cosciente partecipazione al Gran Giuoco della Divina Şakti
O Amore Divino, dammi il senso della tua trascendenza vasta pura gioiosa, nell’irrealtà del vivere quotidiano. Accompagnami nella lotta, ispirami nell’azione, rendi sicuro il mio pensiero, retto il mio sentimento, potente la mia volontà: fammi vivere in alto mentre sono in basso: riempi di Te il mio cuore. Assistimi con il Tuo fuoco, con la Tua felicità pura: fa’ che io proceda lungo la Tua direzione, anche sconvolgendo la comune logica degli umani; solo animato, inebriato da Te. Trasforma la mia vita, riconducila sempre a Te.
Svegliati, o cuore, è la tua aurora. L’Amore Divino ti attende: ti attende la gioia dei mondi superni, là dove il silenzio canta il mistero dell’Amore Infinito. Ascolta, o cuore, la sinfonia dei mondi che ritmano il canto del Primo Amore. Accogli, o cuore, la Gioia delle Gioie, senti la Beatitudine Beata! Danza, o cuore, svegliati, irradia l’amore pel mondo, annuncia la gloria dell’Infinito. Amami, o cuore! Tu sei il mio Amore Infinito. Tu mi dici: «Io sono il tuo Amore Infinito». Amami potentemente, o cuore, ama il Tutto. Dònati, consàcrati all’amore che non ha fine. Effonditi nell’Oceano della Gioia. Sii tu l’Amore Divino, o cuore!
O Madre, o Madonna, o Vergine del mondo, Sophia, Kāli, Şakti Divina, io ti offro tutta la mia vita, ti consacro il mio cuore, in piena gioia. Discenda in me sempre piú vivido e piú vasto il tuo amore: riempimi della tua infinità: ridesta in me il soffio della vita di luce. Prendi possesso di tutto il mio essere. Io mi apro alla tua felicità che mi ricrea. Amore immenso! Possa prendere corpo in me l’Amore Divino! Amore Divino: la potenza di tutte le potenze. Possa io conoscerlo, sentirlo, viverlo, tradurlo in vita! Esso mi nasce dall’intimo cuore, fiorisce dal cuore, comincia il suo canto dal cuore, trasmutando divinamente il cuore. Esso diviene puro splendore e puro fuoco nel mio cuore: puro fuoco nel mio cuore. Amore Divino, purissimo fuoco nell’intimo mio cuore.
Una vanità che occorre assolutamente evitare è quella di voler ad ogni costo aver proseliti ed assumere atteggiamenti da maestri. Se realmente si è degni di consigliare ed indirizzare altri, avverrà che questi spontaneamente verranno a chiedere consiglio ed aiuto. In tutto ciò, sarà sempre il Divino ad agire attraverso noi.
Massimo Scaligero
M. Scaligero – A un discepolo
24 maggio-1° giugno 1937.