Questo incontro avviene durante l’attuale epidemia di Covid. Il mio intento è anche quello di presentare l’atteggiamento interiore che si può tenere sia nei confronti dell’epidemia, sia nei confronti degli ammalati di Covid.
È vero che nell’80% dei casi la malattia è lieve, ma in alcune persone si presenta come malattia grave. Io sto seguendo tanti ammalati di Covid, e devo dire che è una malattia che in maniera evidentissima ha anche delle forti componenti interiori, che tra l’altro possono continuare anche dopo la guarigione.
Mentre meditavo su come iniziare questo incontro, mi sono ricordato di una lettera che mi mandò Massimo in risposta a una mia domanda specifica.
Questa lettera io la considero quanto mai attuale in una situazione come quella odierna, perché vengono dati dei consigli, delle indicazioni precisissime sugli aiuti spirituali che si possono dare alle persone sia in relazione a malattie fisiche che in relazione a malattie psichiche.
Queste sono le parole di Massimo:
«L’essere vicino all’amica che attraversa la seria prova del babbo morente di cancro, è una reale occasione dello Spirito, un dovere elevato e solenne. Lí il varco è aperto e tu puoi fare molto se ti imbevi di pensieri cosmici: il passato saturnio-solare-lunare della Terra, la vicenda cosmica, la luce primordiale perduta. La sua possibilità di ritrovamento per virtú del Logos, il senso ultimo della Morte, la resurrezione. Avvicina la tua amica con l’anima impregnata di potenti pensieri. È il vero aiuto, che può anche riflettersi in un sollievo per il malato».
Questa posizione interiore è la prima cosa che viene richiesta al discepolo per affrontare anche questa epidemia.