Il mistero delle anime nazionali nel periodo dell’anima cosciente

Sociologia

Nei precedenti articoli abbiamo cercato di mettere in rilievo come, al di là delle varie retoriche narrazioni ideologiche e politiche che sin dai banchi di scuola ci insegnano a vedere tutto il bene da una parte, tutto il male dall’altra, è forse piú realistico considerare che nell’epoca dell’Anima Cosciente gli interessi nazionali o imperiali, legittimati dalla logica della sicurezza nazionale o del “capitalismo politico”, hanno e quasi sicuramente continueranno a lungo ancora ad avere la supremazia.

 

Blocco Sovietico

 

Si pensi che nel Novecento le élite dei popoli che posseggono l’impulso dell’Anima Cosciente, forse piú come istinto che come conquista spirituale, ovvero gli Angloamericani, scaricarono il comunismo globalistico in Russia e in Europa proprio perché era loro precipuo interesse nazionale impedire che Germania e Russia si saldassero in una comune civilizzazione.

 

Quanto sta oggi avvenendo con la Brexit e con il sovranismo statunitense, sia esso sociale trumpiano o militaristico-democratico, sembra quasi preludere a un Karma di ritorno, ma è forse prematuro formulare anche semplici ipotesi a tal riguardo. Sul piano pratico sociale, compito principale della Comunità Spirituale non dovrebbe perciò essere tanto la formulazione rappresentativa del mondo perfetto, quanto quello di temperare, con la quotidiana lotta interiore, il conflitto geoeconomico e geopolitico caratteristico dell’Anima Cosciente, facendo sí che questo si incanali nel piú regolare e armonico binario evolutivo multilineare e multipolare previsto dalla saggezza cosmica.

 

Rudolf Steiner disse, il 12 giugno 1910, che «lo Spirito del tempo del nostro Quinto periodo di civiltà postatlantico operò in modo del tutto speciale. Dovette cioè accettare una specie di compromesso con uno degli antichi Spiriti del tempo che avevano agito prima dell’impulso cristiano, e precisamente con lo Spirito del tempo egizio, il quale è salito al grado di Spirito della forma. Ne consegue che il nostro Quinto periodo di civiltà postatlantico, il periodo in cui noi siamo, è dominato da uno Spirito del tempo che marcatamente soggiace agli influssi e agli impulsi dello Spirito del tempo dell’antica civiltà egizia, che è uno Spirito della forma al suo primissimo principio. Questo produce le molte divisioni e divergenze del nostro tempo» [O.O. N° 121].

 

La consapevole collaborazione con l’Arcangelo del popolo è cosí decisiva su un piano non individualistico e impersonale, e può appunto significare, per il presunto cultore di Scienza dello Spirito, un volitivo superamento dell’antica natura senziente o razionale-affettiva. A fronte di situazioni sociali insidiose, la missione di comunione con l’Arcangelo conduce a un impulso morale, un’auten­tica forza sul piano del Karma quale azione di sostegno al divenire spirituale del nostro popolo. La mèta di colui che collabora con l’Arcangelo della Nazione, secondo Massimo Scaligero, è rappresentata dall’indi­pendenza dai legami naturali come famiglia e stirpe, ma nella consapevolezza che quelle connessioni concretizzano forze cosmiche e non astrazioni rappresentative o senzienti, come specifica il Dottore stesso ne L’Iniziazione nel capitolo riguardante “Il Guardiano della Soglia”.

 

Quanto riguarda una Nazione, come ideale di comunione di anime, è perciò espressione di un Karma trascendente e immanente che ci riguarda direttamente. È quindi fondamentale che come presunti asceti della Scienza dello Spirito ci occupiamo socialmente del destino del nostro popolo, non in modo attivistico o militante, ma, come era solito precisare Scaligero, in senso “rituale-meditativo”.

 

La Nazione come forza spirituale attende proprio il continuo supporto di colui o di coloro che conoscono l’arte della meditazione. L’Arcangelo ha assolutamente bisogno di veicoli terreni per la sua evoluzione cosmica, e li può trovare, particolarmente, in coloro che conoscano l’arte della meditazione adatta all’epoca dell’Anima Cosciente, come Massimo Scaligero la descrive in Guarire con il Pensiero.

 

San Michele

Arcangelo Michele

 

L’Anima di popolo italiana è collegata con lo Spirito del Tempo, Michele, il cui massimo antagonista è Ahrimane. Ahrimane vuole oggi concretizzare l’utopismo assolutista del globalismo meccanicistico. L’uto­pismo ahrimanico si basa su grandiose fantasie intellettualistiche pseudofuturistiche – come abbiamo già cercato di mostrare, in verità assolutamente reazionarie – che sappiano aggredire il realismo sociale e pedagogico tripartito alla radice. Il globalismo ahrimanico, forte dell’alleanza tra i vari poteri religiosi e il radicalismo scientista, avanza, contro la sana globalizzazione basata sull’evoluzione delle Autocoscienze nazionali, tramite la dissoluzione e la sovversione delle multipolari e multilineari Identità Nazionali dei popoli, agevolata in ogni modo dalla élite imperiale egemone in Occidente.

 

Ricordiamo che Massimo Scaligero, negli Anni ’70, indicò invece modelli sociali in cui l’iniziale esperienza della Tripartizione stava emergendo proprio in Paesi nei quali la via dell’Identità Nazionale era ed è ancora un solido principio pedagogico. Purtroppo in Italia, non possiamo non riconoscerlo, i giovani studenti non conoscono nemmeno gli “eroi” del nostro Risorgimento. Il rischio maggiore, cancellando e dissolvendo le Identità Nazionali dei popoli, è per l’intero Occidente l’abisso sociale di un nuovo tribalismo o di un nuovo feudalesimo con l’egemonia di una “super-élite” al centro.

 

Nella storia dell’umanità, il 1879, anno dell’affermazione di Michele quale Spirito del Tempo, fu una data spartiacque. Vi fu, si ricorderà, la pubblicazione del “Begriffschrift” di Frege, fondamentale per lo sviluppo della logica formale; nel medesimo anno, Edison inventò la luce elettrica, la luce venne cosí separata dal sole e immersa nella sfera subterrestre; fu poi inventata la macchina Linotype, e fu anche, sempre nel 1879, ideato il processo di realizzazione dell’acciaio temperato. Il Census Bureau degli Stati Uniti assunse inoltre Hollerith, che sviluppò la prima macchina a schede perforate a larga scala.

 

Anche da un punto di vista planetario, si ebbero, nei decenni successivi al 1879, eventi che non passarono inosservati e innalzarono il livello della sfera subterrestre. Poco conosciuta è ad esempio la “giunzione Josephson” realizzata nel 1963; la fisica alla base della giunzione si fonda sull’effetto quanto­meccanico – detto tunnel – della coppia di Cooper attraverso la costruzione di quadrati isolanti.

 

Gli elementari dalla sfera subterrestre riescono a farsi strada nei dispositivi elettrici, dunque, si pensi oggi a che punto siamo in quelli informatici e macchinici. Tale quadro generale può sembrare desolante, ma dobbiamo considerare che occorreva all’uomo la relazione con questo tipo di forze per lo sviluppo integrale dell’Anima Cosciente, che è in cammino e che si rafforza in modo eccezionale proprio mediante prove di questo tipo. Il Dottore sottolinea nei suoi scritti di carattere sociale come le rappresentazioni di natura meccanicistica siano in questa epoca di civiltà indispensabili al fine di un risveglio conoscitivo moderno autocosciente, e come la Scienza dello Spirito non contempli nel suo percorso nostalgismi conservatori o reazionari di alcun tipo. Ciò chiaramente non significa votarsi mani e piedi all’utopismo progressista tecnologico o pseudoecologista, il quale, come abbiamo già tentato di dimostrare, attenta anzitutto alla sostanza sociale del produttore e del lavoratore. Questi due estremi occidentali che vediamo talvolta fronteggiarsi, conservatorismo e progressismo, solo in apparenza sono ostili e antagonisti. In realtà sono le classiche due pietre poggiate lí sopra la Tomba.

 

Superare il nero del lutto dei due fronti con il rosso della Pasqua di Resurrezione è possibile? Massimo Scaligero affermava che Michele cerca il rapporto con le élite dei popoli e con le Anime nazionali. Meditare ritualmente sul mistero di Michele e sullo Spirito del tempo nella prospettiva di un universo multipolare e multilineare, puntando a estinguere le proprie simpatie o antipatie sociali, il conservatorismo o lo pseudoprogressismo che influenzano le proprie rappresentazioni sociali, operando interiormente per il possibile contenimento sociale delle differenti tipologie di conflitti, è un’azione centrale per l’evoluzione animico-cosciente: «Che cosa sarebbe il nostro Movimento se non fosse in grado di sostenere le forze animiche là dove esse sono esposte a gravi prove nel mondo?» [R. Steiner, 1° settembre 1914 – O.O. N° 157].

 

 

Silvano Aspromonte