Ascolta la poesia letta da Eugenio Marinelli:
Il vento piega il sistro
dell’acànto fiorito senza voce;
ali distanti solcano la sera
bruciandosi nel sole.
Alla casa di Livia ho visto donne
paludate di porpora e di bisso
muoversi lievi in freschi peristili
portando rose e glicini a ghirlande,
altre colmare d’olio le lucerne
proteggendo la fiamma con la mano
resa d’opale al gioco della luce.
Ho udito l’arpa unirsi alla tua voce
e la fontana far da contrappunto
all’arcano vibrare delle note.
Questa, mia dolce amica, è la stagione
in cui l’acànto mette fiori e piega
al vento della sera il sistro muto.
Fulvio Di Lieto