Calda è la sera,
nell’etere si libra
il profumo mielato dei tigli,
misto al sentore
delle magnolie in fiore.
Bianchi calici
come coppe di ambrosia
pura bellezza offrono
alla luna splendente
d’intensa luce.
Chiaroceleste è il cielo
che il colore del giorno
in sé trattiene,
prima che di stelle s’impregni
della notte l’azzurro.
Alda Gallerano
Ora che tu
Ora che tu
aleggi libero
nei Mondi
dello Spirito,
accogli
questa mia preghiera,
il mio ricordo,
che non ti vuole
trattenere qui
con l’egoismo
di volerti
ancora vicino.
Che i miei pensieri
spirituali piú elevati
salgano a te
e ti aiutino
dove trovi ostacoli.
Possa tu superare
i tuoi errori,
i tuoi limiti,
con l’aiuto
del mio amore…
T. D.
Colloquio con la quercia
Quale forza misteriosa,
che ti spinge verso il cielo
che ti fonda nella terra;
è la stessa che ci cresce,
è la stessa che ci unisce,
cara sorella!
Enrico Chiesa
LE CAREZZE DELLA MADRE
Odora di ciclamini
il vento tiepido dell’orizzonte,
sfiora i tuoi capelli
come antichi canti claustrali
tra raggi di luce colorata
da absidi a vetrate.
Profumano di papaveri
e margherite
Le lunghe carezze della Madre,
Mater Matuta, Hera, Iuno,
trionfante potenza di giugno,
festa della luce
nei tuoi occhi ardenti.
Campi di grano della tua anima
sovrabbondanza danzante
dell’oro augurale dei sensi
nel segno del Sentimento
che consacra i legami
che travalicano i ricordi della storia.
Herarion mediterraneo dell’Impero
mistero del fuoco che genera
la vita di luce e la folgore,
gaia sterminatrice celeste,
che unisce le sponde del mondo,
la vita e la morte
in un istante errabondo.
Odora di erbe e Occhi di Madonna
la veste vegetale della Dea:
struggenti carezze della Madre
invitano a salpare
per le strade di Roma,
a salire sulle dondolanti carovane
del sogno e ascoltare
il mormorio cadenzato
del Ritorno.
Marco Rossi
Identificazioni (il tuo silenzio)
Mi circondi
col tuo silenzio
sei una Mancanza
sei un’Ovvietà
sei una Necessità
sei un non detto
sei un manifesto
non manifesto
sei un impossibile
inevitabile
sono te
sei me
nient’altro che me
nascosto
inevitabile io
necessario evidente
incredibile inspiegabile
canto del gallo
voce del silenzio
in mezzo
a troppo rumore
coscienza di me qui
ove non mi riconosco
pienamente mai
rinuncia
di un irrinunciabile
mistero speranza
soluzione unica
agognata inevitabile
necessaria
(volutamente)
imprendibile
io sono sé
imprendibile memoria
che non riesco mai
pienamente
ad afferrare
sforzo costante
come posso mano
afferrare me stessa
pane mangiarmi
pensiero sapere
senza ricordare
cosí la mano è ove
non è la mano
e il pensiero
ove non è il pensiero
e ogni pensiero
è precisamente e solo
ove sono tutti
gli altri pensieri
e il mio corpo
in tutto il mondo
precisamente
dove manca
il mio corpo.
Stelvio