Sul Calendario dell’Anima

Digressioni

Sul Calendario dell’Anima

14a settimana – dal 7 al 13 luglio

 

Settimana complementare (53a – 14a = 39a) – dal 29 dicembre al 4 gennaio

 

Abbandonato

 

14a

«ABBANDONATO alla rivelazione dei sensi

ho perduto l’impulso del mio proprio essere,

il sogno del pensiero, stordendomi,

sembrava rapirmi il Sé,

ma già mi si avvicina, risvegliatore,

il PENSARE UNIVERSALE, nella parvenza dei sensi».

 

14a  Si è superato il periodo dei 13 giorni “santi” successivi al 24 giugno; l’anima ha vissuto un’esperienza legata all’ingresso del Sole nella costellazione del Cancro, con tutto quanto si è potuto dire, in breve, su questo evento cosmico cosí significativo, collegato alla 13a settimana. E come essa ne ha concluso un ciclo di 13 (1/4 dell’anno), cosí la 14a conclude il secondo ciclo di 7 settimane dalla 1a di Pasqua. Seguendo sempre i criteri che stanno a fondamento dei cicli temporali, da un punto di vista dovremmo scorgere nella 14a i risultati di quanto si sperimentò nella 8a (secondo gli accoppiamenti seguenti 8-14, 9-13, 10-12 e l’11a centrale e singola nelle 7). Chi vorrà confrontare i versi dell’8a settimana con questi della 14a, troverà descritto l’inizio di una fenomenologia animica, che poi trova il suo epilogo risolutivo nella 14a. Ma non basta, sempre secondo le leggi dei ritmi temporali (che siano eterici o musicali non cambiano), da un altro punto di vista la 14a settimana è anche l’ottava superiore della 7a. Anche qui sarà facile riscontrare che il timore del primo verso della 7a: «Il mio Sé minaccia di sfuggirmi», nei versi finali dell’attuale 14a trova il suo rimedio, la sua risoluzione. È da notare, in particolare, che tale soluzione avviene grazie all’intervento del PENSARE UNIVERSALE, che impedisce l’abbagliamento stordente della luce e della bellezza macrocosmica (in cui può agire potentemente Lucifero).

 

A tale PENSARE UNIVERSALE in precedenza abbiamo voluto associare l’azione attuale dell’Arcangelo Uriele (secondo le indicazioni di Steiner nel ciclo: Il ciclo dell’anno in 4 Immaginazioni cosmiche. Uriele ci manifesta i pensieri originali dei Creatori universali, grazie alla sua possibilità di metamorfosare in noi le forze di guarigione che, in primavera, Raffaele ci aveva elargito), ma la sua azione va correlata anche, e necessariamente, allo Spirito Santo/Lucifero (redento dal Cristo nel suo agire cosmico, non ancora nell’uomo), visto il tempo post Pentecostale in cui ancora siamo. Dovremmo, già da questa settimana, avere il retto sentimento che tale azione sull’anima del PENSARE UNIVERSALE è un vero e proprio Dono che ci viene elargito, data la nostra attuale fase di perdita sognante della coscienza del Sé, che come si ricorderà è stata indotta dal saggio annunzio: «Perditi per ritrovarti». Ricordiamo che è il Cristo, seguito da Michele, che ha guidato e attirato le nostre anime umane alla massime altezze celesti, seguendo l’elevarsi del Sole al suo Zenith, e ora, qui giunti, noi tutti dovremmo innalzare il grandioso coro in Sua Gloria, mai cosí opportuno come ora: «Osanna, Osanna, Osanna nell’alto dei Cieli», nelle altezze dove solo Lui può condurci. Ora che la massima effusione, “espirazione” delle anime della Terra, con la 13a settimana si è compiuta, con la 14a ha inizio la fase di discesa, di ricondensazione di esse, che ci porterà a ricondurle completamente in noi con la festività di Michele, nella 26a settimana. Seguiremo con i prossimi mantram questo rientro, e cercheremo di interpretare il senso dei versi che il Dottore, con tanta generosità, ci ha donato.

 

Acquisto luce

 

39a

«DEDITO alla rivelazione dello Spirito,

acquisto la Luce dell’ESSERE UNIVERSALE.

La forza del pensare cresce:

chiarificandosi mi dona a me stesso,

e destandosi, scioglie in me

il sentimento del Sé dalla potenza del pensatore».

 

39a  Ricordiamo subito che, anche qui, siamo nel centro delle 13 “Notti sante” che seguono il Natale! E come non prendere coscienza che vivremo (ma anche abbiamo già vissuto) il frutto maturo di quanto sperimentato nella 14a settimana? Lí eravamo ABBANDONATI (senza nostra volontà) alla rivelazione sognante dei sensi; nella 39a, al contrario, siamo DEDITI (con la nostra volontà cosciente) alla rivelazione dello SPIRITO con tutte le rinnovate forze chiarificatrici del nostro pensare. Come sempre, appaiono chiaramente le due esperienze animiche polarmente opposte, quindi equilibratrici.

 

15a settimana – dal 14 al 20 luglio

 Settimana complementare (53a – 15a = 38a) – dal 22 al 28 dicembre

 

(Le parole in maiuscolo sono dello scrivente. Evidenziano, in particolare, i fenomeni polari che, partendo dalla 15a settimana nel macrocosmo, trovano la loro totale conclusione nel microcosmo/uomo nella 38a, quella del NATALE)

 

Tessere dello Spirito

 

15a

(ATMOSFERA DEL DONO/FECONDAZIONE DELLO SPIRITO CON SOLE IN CANCRO)

 

«Io sento, COME INCANTATO,

il tessere dello Spirito nella parvenza del mondo:

esso HA AVVOLTO il mio essere particolare

NELL’OTTUSITA’ DEI SENSI

per DONARMI LA FORZA

che il mio Sé, nei suoi limiti,

è impotente a dare a se stesso».

 

15a  Partiamo subito dal principio dei ritmi, che reggono questo Calendario della nostra anima. Questa 15a settimana inizia il terzo ciclo di 7 settimane, che si concluderà con la 21a, manifestando, al suo interno, le relazioni già note: 15-21; 16-20; 17-19; 18 da sola. Basterebbe leggere l’inizio del mantra della futura 21a settimana, che inizia con «Io sento…», per afferrare subito le strettissime correlazioni interne anche a queste 7 settimane, che a suo tempo si avrà modo di esaminare dettagliatamente. Sempre in merito ai ritmi, ricordiamo che la 15a settimana è anche quella dell’ottava superiore della 8a precedente, nella quale la nostra «…forza del pensare» fu «…compressa a OTTUSITÀ di sogno». Ma ora, a differenza di allora, non solo la forza del pensare, ma il nostro intero essere è stato «AVVOLTO …NELLA OTTUSITÀ DEI SENSI» dal tessere dello Spirito. Tale tessere ha uno scopo importantissimo, che lo Spirito può raggiungere in noi solo mentre siamo immersi in una specie di coscienza diurna di sogno (un “Sogno di mezza estate”), perché altrimenti disturberemmo e guasteremmo il processo. Lo Spirito universale ci fa un DONO (di cui dovremo sempre ricordarci nel percorrere il cammino del Calendario), poiché si tratta dello Spirito Santo, cui il Cristo ci ha affidato dopo che nella 13a settimana abbiamo raggiunto le “altezze”. Esso rende partecipe la nostra anima di una specie di “Annunciazione” che, a causa della nostra attuale impreparazione, non può giungere alla nostra piena e desta coscienza diurna. Quel DONO, annunciato alle nostre anime, maturerà in esse (vedremo come dalla 26a settimana) per generare il nostro figlio unigenito dello Spirito, il nostro Sé spirituale (quale manifestazione dello Spirito Santo nel nostro Io) nel periodo della 38a settimana, quello di Natale. «Se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio», dice il Cristo a Nicodemo (Giov. 3, 1-21), che non può ancora comprendere quelle Parole, ma gli uomini, tranne pochissimi, non possono ancora attuarle, ci manca la FORZA necessaria, perché «…il mio Sé, nei suoi limiti, è impotente a darla a se stesso». ESSA CI DEVE ESSERE DONATA, E TALE DONO AVVIENE IN QUESTA SETTIMANA!

 

Natività

 

38a

(ATMOSFERA DELLA NASCITA DI NATALE COL SOLE IN CAPRICORNO)

 

«Io sento, COME DISINCANTATO,

il figlio dello Spirito nel grembo dell’anima:

La sacra Parola universale HA GENERATO

NELLA CHIARITÀ DEL CUORE

il FRUTTO CELESTE DELLA SPERANZA

che, giubilando, cresce nelle lontananze cosmiche

dal fondamento divino del mio essere».

 

Madonna Sistina

 

 

.

38a  Si è già accennato al processo di DISINCANTAMENTO, che permette, in questa sacra settimana, di sentire “il figlio dello Spirito nel grembo dell’anima”. Tale figlio, unigenito dallo Spirito nella nostra anima (si immagini la Madonna Sistina di Raffaello con il Figlio in grembo), è da riconoscere come il nostro Sé spirituale. Esso, come “frutto celeste della speranza”, ha da nascere a Natale e crescere nelle 13 Notti Sante, per poi consolidarsi nelle settimane successive, onde offrirsi partecipe sacrificalmente al futuro risorgere dell’Essere della Natura primaverile, che ci porterà alla futura Pasqua.

 

16a settimana – dal 21 al 27 luglio

Settimana complementare (53a – 16a = 37a) – dal 15 al 21 dicembre.

 

Racchiudere nell'interiorità

 

16a

(ENTRATA DEL SOLE IN LEONE)

 

«Il mio presagire mi impone, severamente,

di racchiudere nell’interiorità il DONO dello Spirito,

affinché i DONI dello Spirito, maturando,

fruttifichino nelle profondità dell’anima,

recando frutti al Sé».

 

16a  Si è giunti alla seconda settimana delle 7 che compongono il terzo gruppo (15-21). Nella 20a settimana si vedranno quali effetti sperimenteremo, secondo quanto si sperimenta nell’anima in questa 16a. Nella precedente 15a, che dava inizio al gruppo, si sono potute formulare, grazie al contenuto del mantra relativo, le seguenti considerazioni: «Lo Spirito universale ci fa un DONO (di cui dovremo sempre ricordarci nel percorrere il cammino del Calendario), e poiché si tratta dello Spirito Santo, cui il Cristo ci ha affidato dopo che nella 13a settimana abbiamo raggiunto le “altezze”, Esso rende partecipe la nostra anima di una specie di “Annunciazione” che, a causa della nostra attuale impreparazione, non può giungere alla nostra piena e desta coscienza, ma a quella sognante diurna. Come in quell’antica Annunciazione a Maria, anche in questa, che riguarda la nostra anima, tale Annunciazione può, e deve, essere considerata come una reale FECONDAZIONE SPIRITUALE da parte dello Spirito Santo.

 

Si riporta, al fine di corroborare ciò, un piccolo passo da una conferenza di Rudolf Steiner  (Berlino, 27 gennaio 1908 – O. O. N° 102): «La coscienza che il processo di conoscenza (si ricordi il verso del mantram della 14a settimana, in cui abbiamo sperimentato che “già si avvicina a me, risvegliatore, il pensare universale…”, che ci deve dare la forza per CONOSCERE in verità), è una sorta di processo di fecondazione, era ancora vivente nell’antichità. Si può leggere nella Bibbia: “Adamo conobbe sua moglie ed essa generò…”. Quanto noi oggi accogliamo di spirituale (il DONO) genera nell’anima lo Spirito (il Sé spirituale umano), e ciò rappresenta come l’ultimo resto dell’antico tipo di fecondazione (nell’uomo pre-edenico ancora androginico). Allora, ciò che diviene evidente è come noi veniamo OGGI FECONDATI DALLO SPIRITO DELL’UNIVERSO, e come L’ANIMA UMANA LO ACCOGLIE IN SÉ, per acquisire l’umano conoscere, l’umano sentire e l’umano volere». Grazie a queste parole di Steiner, ora sappiamo anche quando, nel corso di ogni anno della nostra vita, noi accogliamo tale fecondazione spirituale, immersi nel sogno estivo. Possiamo cosí comprendere perché ci viene richiesto, dai versi del mantram di questa settimana, «di racchiudere nell’interiorità il DONO dello Spirito (universale)». Questo dono sacro lo dovremo accogliere nel “grembo” della nostra anima, affinché esso, fecondato come si è riconosciuto, maturi sempre piú, avvivato dalla Luce e dal Calore d’Amore universale in cui si è dispiegata la nostra anima. Ma ciò che cosí fruttifica, è destinato a portare tali frutti al futuro “nascituro”, a quel Sé spirituale che può nascere solo dall’alto, come unigenito dell’anima, portatore delle pure forze spirituali androginiche originarie, perché nato virgineamente. Mentre siamo immersi nella bellezza della Natura estiva, dobbiamo imparare a coltivare pensieri pieni di sentimenti sacrali per quanto, nel silenzio della coscienza, pure, accade in noi. Non si lasci passare un’altra estate del tutto inconsapevoli di questi meravigliosi fatti!

 

Segno di fuoco

 

37a

(ENTRATA DEL SOLE IN CAPRICORNO – SETTIMANA PRECEDENTE IL NATALE, FESTA DELLA LUCE)

 

«L’impulso del mio cuore anela, beato,

a portare la Luce dello Spirito

nella notte dell’inverno cosmico,

affinché germi d’anima, rilucendo,

mettano radici nelle profondità dell’universo,

e la Parola di Dio, nell’oscurità dei sensi,

compenetri, trasfigurando, tutto l’Essere».

 

37a   Il movente di questa settimana è, come sempre, opposto a quella della 16a: lí, infatti, tutto avviene in senso centripeto, si ha da “racchiudere in sé” quanto ricevuto per gli scopi descritti; nella 37a tutto è avvenuto (come si potrà comprendere nelle future settimane), e allora l’impulso del cuore sarà quello di “donare”, a nostra volta, quanto ricevuto e maturato, al mondo, che in quel tempo natalizio anela alla Luce fisica, ma ancor piú a quella spirituale. Il nostro cuore, quale organo fisico dell’anima, sarà tutto votato a ridonare all’esterno quanto ha ricevuto, maturato e fatto nascere umanamente, perché di questo ha bisogno il mondo.

 

17a settimana – dal 28 luglio al 3 agosto

Settimana complementare (53a – 17a = 36a) – dall’8 al 14 dicembre

 

Coscienza della luce

 

17a

«Parla la PAROLA UNIVERSALE

che io, attraverso la porta dei sensi,

ho potuto portare nelle profondità della mia anima:

“Colma le profondità del tuo Spirito

con le Mie ampiezze cosmiche

per trovare un giorno Me in te”».

 

 

17a  Ecco che, nella terza settimana del terzo gruppo di 7 settimane (15-21) ci si svela completamente il senso dell’aver raggiunto, con l’espansione della nostra anima, le “Altezze dei sensi” della 13a settimana, in cui ci fu chiesto dalla “Parola di Verità degli Dei” di rendere la nostra anima “affine” allo Spirito Universale. Ora ci viene detto, in forma inequivocabile, che si tratta della PAROLA UNIVERSALE, ovvero del Cristo che, proprio attraverso “la porta dei sensi” si è potuto portare nelle profondità della nostra anima (si ricordi che siamo con il Sole nel Leone, suo domicilio, come anche il “Leone di Giuda” dell’Apocalisse: Gesú/Cristo “discendente” di David). La nostra anima, che nel frattempo e grazie al DONO di tale Parola misteriosa, anela a rendersi piú “affine” allo Spirito universale, è pronta ad accogliere pienamente l’Ispirazione della PAROLA UNIVERSALE che – additando un futuro in cui «il nostro Io si ritroverà pienamente dopo essersi volontariamente perso» (vedere 11a settimana) – ci dà un compito irrinunciabile per chi liberamente voglia attuarlo:

 

“Colma le profondità del tuo Spirito

con le Mie ampiezze cosmiche

per trovare un giorno Me in te”.

 

Sí, un giorno, durante questa Via di Iniziazione del sentire illuminato dal pensare dell’anima, qual è il Calendario, alfine troveremo LUI in noi, se l’avremo cercato anche attraverso questa meravigliosa Via, se l’avremo percorsa (almeno per tre anni e 1/3), pieni di dedizione, devozione, ma soprattutto ripieni del senso d’impotenza di fronte al compito di provare anche noi l’esperienza di Paolo: “Non io, ma il Cristo in me”. Nella Prossima settimana, la 18a, che sarà la centrale delle 7 di questo terzo gruppo, si potranno dare altre considerazioni, atte a corroborare quelle delle settimane 15a, 16a e 17a.

 

Bevendo all'aurora

 

36a

«Parla la PAROLA UNIVERSALE

anelando a manifestarsi misteriosamente

nelle profondità del mio Spirito:

“Colma le mete del tuo lavoro

con la Mia Luce spirituale

per sacrificare te attraverso Me”».

 

36a  Si vorrebbe quasi non commentare, data l’evidente corrispondenza polare che si riscontra, addirittura riga per riga, tra i due mantra, riguardo agli eventi che avvengono nelle profondità dell’anima, e poi anche nello Spirito. Si dovrebbe avvertire, nell’esaminare i mantra di queste due settimane complementari, come i ritmi temporali forgino i versi, come sospinti quasi da necessità. I due mantra si inseguono e si precedono nel tempo proprio come reali cause ed effetti, ma non di forze e processi del regno fisico/minerale, bensí con profondissima significanza di forze e processi animico/spirituali. Se, col giusto tempo di ognuno, ci si addestra a cogliere questi nessi, che all’inizio dello studio del Calendario possono apparire labili, se non addirittura “tirati per i capelli”, allora un sentimento di profonda meraviglia, di ammirazione per la bellezza di tale perfezione, afferra l’anima con potenza, mentre l’entusiasmo per la SAGGEZZA in essi contenuta, “ci trae con forza verso l’Alto”, verso le altezze! Qui non vi è solo poesia terrena, ma musica spirituale, musica delle Sfere, con i suoi ritmi, armonie e melodie. Si dovrebbe coltivare una profonda gratitudine per il dono del nostro grande Maestro.

 

 

Mario Iannarelli (4. continua)