Cose fatue e leggere

Poesia

Cose fatue e leggere

Cose fatue e leggere

Passò cosí l’estate: la cicala

dissipando le ore celebrava

vita frivola e breve nella trama

del suo pensile regno, e s’inebriava

l’uomo legato a un’ala di farfalla

volteggiando tra iridi e vapori.

Inghiottito dal gorgo ricomparve

aggregandosi a sciami d’altre vele:

palpitarono prima di svanire

nell’oro fuso e tremulo del mare.

Martellando la riva, ci assediava

l’onda incalzante in impeti d’ariete,

un colpo dopo l’altro, poi la tregua

per riprendere lena e ritentare

la corsa vana e folle dell’assalto

rotta in trine di spuma evaporate

nell’ardore del sole, come sogni.

Io ti cercavo lungo l’arenile,

le mie orme seguivano le tue,

cancellate dai flutti le perdevo

per ritrovarle ancora piú profonde.

Allacciava l’amore sulla rena

la mia ombra fedele con la tua:

era cosí l’estate che passava.

 

Fulvio Di Lieto

 


Tratto da: La Musica dentro,

Edizioni Centro Letterario del Lazio, Roma 1988.

Di pubblico dominio.