Una vasta platea di dissenzienti
Vi esorto a considerare la crisi sanitaria attuale pensando agli scenari futuri. Fino a ieri si poteva pensare che la posizione di rifiuto terapeutico imposto dalle multinazionali chiamate volgarmente Big-Pharma, fosse una posizione assolutamente minoritaria e privilegiata. Cosí non è.
Basta la salute…
In un’epoca di declino delle certezze di ogni tipo, una fetta consistente della popolazione del mondo occidentalizzato ha visto nella salute corporea la chiave dell’unica salvezza possibile. Perso il collegamento diretto con le forze spirituali attive, perso il collegamento con le tradizioni religiose e cultuali, perso l’afflato palingenetico di fiducia nelle ideologie del Novecento, perso un rapporto sereno con il declino e la morte, è rimasta una sola certezza in cui credere: la salute del corpo.
Il bivio
Ora l’umanità è a un bivio: da un lato una maggioranza numerica che non vede alternativa se non affidarsi alla volontà “sacerdotale” degli scienziati e dei tecnici che si dovrebbero occupare della salute del corpo. Dall’altro una minoranza che è dotata di pensiero critico e non crede alla narrazione elargita dai mezzi di informazione di massa. Costoro prediligono cure piú naturali per la salute del corpo. Solo pochissimi tra costoro pensano alla salute dell’anima grazie alla viva presenza dell’Io. Tra questi pochissimi, i lettori dell’Archetipo.
Adulti-bambini
La maggioranza di adulti-bambini che vuole o deve seguire le indicazioni proposte (o imposte) degli Apparati scientifici, economici e politico-militari è generalmente priva di un pensiero critico nella valutazione obiettiva dei fatti. Questa mancanza di pensiero critico è bella una caratteristica dell’infanzia. Il bambino teneramente crede all’adulto, ed è giusto sia cosí. Tradire la fiducia dei piccoli è una brutta cosa, in quanto avvertiamo che i bambini hanno una visione incantata e spirituale del mondo che li circonda. Rompere l’incantesimo è doloroso perché segna la fine dell’età infantile. Molti bambini piangono quando scoprono che i regali natalizi non provengono da un mondo ultraterreno ma dai genitori. Questa caratteristica del “credere” è propria della tenera età, una caratteristica necessaria anche perché quell’attitudine permette l’introiezione delle diverse culture in modo empatico e immediato.
Non essere crudeli ma comprensivi
È un errore madornale chiamare questa maggioranza di adulti-bambini con epiteti dispregiativi come covidioti. Questa maggioranza di esseri umani non è generalmente in malafede e dovrà essere gradualmente portata verso la consapevolezza critica nei confronti degli Apparati scientifici, economici e politico-militari. In realtà molti di questi Apparati, nel nuovo millennio, hanno sostituito l’autorità delle Chiese. Si noti peraltro che gli Apparati sono un ircocervo opposto all’idea di Tripartizione Sociale indicata da Rudolf Steiner.
La paura di perdere le illusioni
Gli adulti-bambini hanno bisogno di certezze e quindi provano orrore nell’incrinare queste certezze poiché avvertono il pericolo della perdita delle loro certezze fondanti. Conosco persone intellettualmente oneste che si rifiutano di aprire un canale Telegram per confrontare le notizie con la narrazione proposta dai mezzi “ufficiali”. Costoro addirittura negano l’esistenza dell’uniformità culturale e indicano come Fake-News ciò che non è elargito dai mezzi ufficiali di comunicazione. C’è tanta paura in queste chiusure. Paura di scoprire un mondo contraddittorio rispetto alle proprie illusioni ideologiche.
Da dove vengono gli adulti-bambini?
A margine diciamo – per coloro che attenti alla Scienza dello Spirito indirizzata in senso antroposofico hanno elaborato un pensiero sulla reincarnazione – che possiamo concepire il pensiero che l’attitudine acritica sia un’eredità proveniente da esistenze precedenti. E non è affatto casuale che in un’epoca come la nostra, in cui si sono incarnate miliardi di anime, la maggioranza di questi esseri umani conservi un’attitudine acritica rispetto all’autorità. La maggioranza ha quindi una convinzione para-religiosa nel credere che gli Apparati possano elargire la salute del corpo. Chi non si adegua è considerato alla stregua di un Eretico.
Gli Eretici
Per gli Eretici la salute del corpo non si raggiunge sempre attraverso le cosiddette scienze biomedicali. In realtà questo allontanamento non è un rifiuto diretto alla scienza, ma alla convinzione che sia necessario affidarsi alle cure naturali e complementari. Essendo la nostra civiltà assolutamente centrata su valori fondamentalmente materialistici, molti si sono persuasi che il corpo sia intangibile e sia l’ultimo terreno in cui alberghi un margine di scelta. Quindi i sistemi curativi devono rispondere a una scelta personale di libertà terapeutica.
Diffidenza per la tecnica, amore per la natura
Circa un quarto degli italiani diffida istintivamente della scienza e della medicina basata su sperimentazioni di laboratorio e connessa con l’industria farmaceutica delle multinazionali. È un dato di fatto che non può essere occultato, il consumo di medicinali complementari come l’omeopatia, investe gran parte della popolazione. Quasi nove milioni di italiani utilizza farmaci omeopatici e lo fa almeno una volta all’anno. Le parafarmacie che non trattano la medicina di sintesi, prosperano ovunque. Nel nostro paese la percentuale di Eretici è molto alta. Per questo l’accanimento degli Apparati è piú forte.
Ridurre i costi sanitari
Dove vogliono arrivare dal punto di vista sanitario gli Apparati? Senza sposare le tesi piú estreme, come le nanotecnologie e i metalli nel sangue, orrori peraltro possibili, diamo per certo che la telemedicina legata alle reti neurali e all’intelligenza artificiale, nel corso dei prossimi dieci anni, potrebbe ridurre i propri costi dell’80%. Tutto procede in quella direzione. Abbattere i costi della spesa medica attraverso la telemedicina.
Guerra di Religione
Ormai sta nascendo una sorta di guerra di religione mediatica tra Eretici e Tecnofideisti. Anche ciò va letto alla luce del Karma. Massimo Scaligero in Reincarnazione e Karma ci fa notare che le decisioni di un Parlamento hanno radici lontanissime e sono state preparate da tempo. Si rivedono purtroppo dei fenomeni che richiamano le guerre di religione combattute in Europa tra cattolici e protestanti. Tutto va nella direzione di infiammare ulteriormente gli animi. Quanto piú si spinge verso sistemi coercitivi di cura e terapia, tanto piú si rafforzano le convinzioni di chi a questi vuole sottrarsi con ogni mezzo possibile. C’è una legge di bilanciamento delle spinte. La violenza che aleggia intorno a questi temi suscita orrore e costernazione, ma di fatto il potere degli Apparati, attraverso i roghi mediatici alimenta la mitologia dei martiri. In filosofia questo fenomeno si chiama Eterogenesi dei Fini, nella vita quotidiana si chiama “darsi la zappa sui piedi”. E gli Apparati accendono il dissenso critico.
I Salvati
Gli Apparati prima o poi dovranno tollerare la convivenza con tribú minoritarie di cittadini conservativi dell’identità umana. In caso contrario nasceranno personalità pronte ad immolarsi per dei princípi che ritengono ideali, ovvero superiori al loro utilitaristico esistere. Non tutti sono pacifisti.
Debolezza degli Apparati
Domandatevi: dove mai i partiti politici oggi potrebbero muovere piazze e colonne organizzate di attivisti che dedicano il loro tempo alla controinformazione o alle fake news come dir si voglia? Sono un numero crescente di cittadini, e grazie alle reazioni impositive aumentano. Il vero problema non sono i non vaccinati per convinzione, il vero problema sono i vaccinati per forza che nella umiliazione costrittiva trovano una ragione ribellistica al malessere che li pervade per la mancanza di un minimo lavoro interiore. I vaccinati per obbligo o necessità familiare saranno una spina nel fianco degli Apparati, in quanto ogni loro malanno futuro sarà imputabile o riconducibile all’obbligo vaccinale.
La forza della fede
Grazie alla Scienza dello Spirito noi sappiamo che c’è una spinta luciferica nelle minoranze motivate. Una forza luciferica cui il Dottore ha alluso piú di una volta, riconoscendola come necessaria, ad un certo livello, per controbilanciare dolorosamente le spinte arimaniche. Le tribú minoritarie hanno il fuoco della fede, ovvero qualcosa che elargisce una virtú di coraggio inimmaginabile in un’epoca – postmoderna e relativistica – di decadimento dei valori forti. Da sempre sono le minoranze motivate quelle che alla fine cambiano il mondo, pur senza risultare vincenti sul piano esteriore. E da sempre le persecuzioni hanno alimentato le frange piú estremiste di queste minoranze.
Uno spiraglio di Luce
La cosa straordinaria è rilevare nei mezzi di informazione alternativi in rete, come “luogocomune.net” o “Byoblu”, o nei canali Telegram come “Reazioni avverse al vaccino Covid”, la nascita di pensatori sinceri ed equilibrati che pongono i problemi (non propriamente in termini antroposofici) ma secondo razionalità ed equilibrio. Costoro sono accesi da una spinta sostanzialmente etica. Compito di chi pratica la Disciplina sarebbe quello di supportare queste spinte etiche, ciascuno con i mezzi interiori e pratici di cui dispone.
La Pace interiore
Anche nei momenti peggiori in cui lo sdegno diventa legittimo, dobbiamo essere in grado di riportare almeno una volta al giorno il silenzio, la pace e la comprensione della necessità delle vicende che siamo costretti a vivere. C’è una meditazione del Dottore che può aiutarci:
«Nei puri raggi della luce
risplende la divinità del mondo.
Nel puro amore verso tutte le creature
risplende il divino della mia anima.
Io riposo nell’essenza divina del mondo;
e nell’essenza divina del mondo
Io troverò me stesso».
Ebbene, quando il tumulto ci assale, riportare la Pace in noi stessi è la piú grande vittoria. Non solo per noi ma per tutti.
Salvino Ruoli