Greve da portare
è il dolore della Terra,
sia pure in piccola parte.
Fiori e natura
e cieli stellati
valgono a lenirlo,
ma greve ritorna,
appena lo sguardo
da bellezza distolto
sulla terra si posa.
A chi domanderà di me
il silenzio risponda:
perché il silenzio
la mia vita nutre.
Una sola parola
nell’anima vibri:
d’amore.
Alla Terra il mio essere
fu un dono d’amore
e il vivere un donarsi
agli esseri del mondo,
vagando per un luogo
e per l’altro
in cerca di parole
da offrire.
Il silenzio le trova.
Alda Gallerano
Fermo fra strade
Piansi.
Vidi la vita vera.
Piansi.
Altro non so.
Di me, di nessuno.
Attendo.
Bimbi giocano.
Loro non sanno.
Io so, bimbo
che vuol giocare.
È il segreto?
Sí, certo.
Verranno
altri mondi.
Dio?
Una particella
di sabbia,
una mosca,
un futuro
senza gloria,
l’attesa, la Madre.
Il passato, il ricordo,
il sogno
di un bambino.
Io.
Stelvio
Cattedrale dello Spirito
In questo angolo
segreto
della mia vita
ho curato
il mio dolore
e ho imparato
l’accettazione
e la perseveranza.
Luogo
della saggezza:
nei giorni
di smarrimento
e di solitudine
ho camminato
per colline e valli,
stancando
il mio corpo
e ponendo al vento
domande che sono
alla radice
della vita.
Una sera,
guardando
nella cattedrale
del mio Spirito,
ho trovato la pace
e il segreto
per sopravvivere.
Liliana Macera
La bufera
C’è un Dio severo
che è tale nella notte piú buia
e un Dio luminoso
che concede stelle e firmamenti
rotanti attorno a bianche lune.
C’è un Dio che vuole i deserti
la guerra, gli stermini
e le malattie e la dura prova
di infinite morti,
e c’è un Dio che cura
i fiori dei peschi
e il germogliare solenne
della primavera
e delle giovani donne.
Puledri e pianure
sconvolte dai venti
di ponente e di levante,
tramonti e roghi inenarrabili
di cadaveri e foreste
divorate da incendi
e la distesa
serenissima dei mari
nell’ora del meriggio d’agosto,
d’improvviso, un volo d’aquila
sfiora l’eburnea vetta
dove ghiacci antichissimi
dormono un sonno
profondo come quello
degli abissi senza luce
in fondo ai mari.
Un Dio falcia con la Morte
e il freddo Spirito
le messi d’animali,
piante e uomini,
un Dio semina e incita
alla passione e alla danza
arcana della fecondazione
e della molteplice
trionfante vita:
su tutto la Natura regna
sublime contraddizione
incontenibile,
vento delle vette
e delle infinite praterie
di stelle.
Solo,
l’uomo brancola
come un cieco,
dilaniato da due vite
e due morti,
sospeso sopra due
simmetriche voragini,
armato nella disperazione
e nel coraggioso orgoglio
del suo inesorabile
silenzio, d’irripetibile
granello di polvere
nell’infinita bufera
dell’Essere.
Marco Rossi