Roma d’ultimo ottobre

Poesia

Roma d’ultimo ottobre

Madonnetta con angeli

Amarti, oggi

che il vento di mare

raggiunge trame

di gerani sospese

e scioglie residui

profumi di rose

sui terrazzi;

oggi, nell’ultimo ottobre

dell’uva alabastrina,

col fiume calmo

dove tendono

mille rami scapigliati

di platani, l’acacia

che si spoglia frusciando

nella seta dorata

delle sue foglie.

Amarti,

con lo stesso silenzio,

lo stesso abbandono

che hanno le cose

in questa ultima luce,

senza crucci d’ombre.

Solo guizzi di voli

tra le vecchie pietre

e Angeli furtivi

ai crocicchi

con serti di marmo

polverosi.

Amarti,

in questa Roma

d’ultimo ottobre,

dai cieli irrequieti

di scirocco,

dalle foschie mattutine

che raccolgono,

come una congiura,

residui sciami fuggiaschi,

prima dell’ultimo volo.

Poi,

resteremo qui,

tu ed io

soltanto.

 

 

Fulvio Di Lieto