LA MORTE AUREA una creatura bellissima chiamata Grande Amore

BioEtica

LA MORTE AUREA una creatura bellissima chiamata Grande Amore

Le Profezie della Monaca di Dresda

 

Nelle Profezie della Monaca di Dresda, leggiamo una lettera profetica davvero straordinaria dal titolo: “L’uomo nuovo avrà una Morte nuova. Una Morte che non è paura; una morte che potresti scegliere come amica”. Vi si legge: «Quando l’età dello Spirito sarà sul solco, la Morte sarà una creatura bellissima. I suoi capelli saranno neri come l’ebano; i suoi occhi saranno dolci come la luce dell’alba; le sue labbra avranno il colore delle rose della Foresta Aurea. …L’uomo si troverà tra le sue braccia senza rendersi conto; e proverà un grande desiderio di seguirla. E tutto sarà piú facile, perché questo sarà il tempo in cui la siepe sarà piú bassa. Il vestito verrà ancora lacerato dalle pestilenze, l’ultima delle quali strapperà le ossa una ad una. Nell’età dello Spirito, mi ha detto la divina voce, la creatura non si chiamerà piú Morte, ma Grande Amore, e porterà nella mano una fiaccola sempre accesa, attraverso la quale l’uomo vedrà finalmente il suo Dio. …L’uomo sorgerà dal sole e scomparirà dal sole. Sarà questo il grande becchino dell’umanità. E le case di marmo diventeranno case di cenere. …E la donna bruna sarà tanto piú dolce quanto amara è stata la vita; le sue braccia ti coglieranno e ti avvolgeranno come l’onda del mare. …La siepe sarà tanto bassa da permettere di sentire le voci tra gli arrivati e coloro che stanno arrivando. Si parlerà tra il fuoco, mi disse la voce, e il fuoco diventerà amico dell’uomo, come la dolce creatura bruna sarà la tua grande amante».

 

La Monaca di Dresda ci ha abituato a profezie piuttosto sconvolgenti e apocalittiche, questa in particolare ci apre nuovi orizzonti sul futuro che attende quel residuo di umanità che riuscirà a sopravvivere a quelle che lei chiama le “prove di Kastalad” e ad entrare nell’età dello Spirito.

 

La siepe, ossia il confine tra il Regno dei vivi e quello dei morti, sarà cosí bassa da permettere a chi sta per lasciare l’esistenza fisica di dialogare con chi già è arrivato nell’Aldilà, un Regno in cui ci recheremo con gioia, avvolti dall’abbraccio amoroso di una creatura che non chiameremo “Morte”, ma “Grande Amore”. I cimiteri di marmo non saranno piú necessari, il fuoco della cremazione sarà per tutti il viatico verso il nuovo, meraviglioso viaggio.

 

La vita stessa verrà trasformata integralmente da questa visione della morte, nel momento in cui cesserà la paura e l’incognita, in cui vi sarà la certezza di ciò che attende coloro che lasciano la veste fisica, la consapevolezza di trovare una realtà migliore e di ricongiungersi con coloro che hanno amato. Il genere umano trascorrerà l’esistenza libero da quel giogo che, oggi piú che mai, condiziona pesantemente le azioni e i pensieri della stragrande maggioranza degli individui.

 

Nel “mese dei morti”, cosí viene spesso definito Novembre – in cui tutta la bellezza della stagione estiva è ormai sfiorita e le foglie ingiallite e secche cadono a terra, ricordandoci quanto la nostra esistenza sia breve ed effimera – chi segue una via spirituale è conscio di come questo periodo sia foriero di nuova vita, di forze preziose di rigenerazione:

 

 

«Io sento fruttifera la mia propria forza

che accrescentesi concede me stesso al mondo;

sento il mio essere individuale

rivolgersi rafforzatore alla chiarezza

nel tramare dei destini di vita».

 

 

Rudolf Steiner, Il Calendario dell’Anima

Traduzione di Giovanni Colazza

(10-16 novembre) 32a settimana

 

 

Le nostre forze interiori dunque, proprio nel mese dei morti danno i migliori frutti, le primizie che offriamo al mondo. Il nostro Io, la parte piú divina e pura che è in noi, si rivolge verso la chiarezza nel tramare i destini della vita, e la rafforza. Il Christo è il Signore del Karma, il nostro Karma individuale e quello collettivo del popolo in cui ci siamo incarnati spesso sembrano discostarsi da ciò che il Divino ha previsto per il nostro futuro e per quello della Terra; vi è confusione e scoramento da parte di coloro che vorrebbero vedere il Piano salvifico annunciato dal Christo Logos nella Pasqua di Resurrezione, e vedono viceversa intorno a loro le foglie morte di un Karma collettivo devastante e deviato per opera di Forze Oscure e maligne, alle quali la maggior parte delle anime concede potere e arbitrio.

 

Usiamo dunque le nostre rinnovate forze interiori per fare chiarezza su ciò che attende il genere umano in un futuro ormai prossimo. Lo Spirito trama il destino del Mondo, e nessun intervento delle Forze dell’Ostacolo potrà, se non temporaneamente e in modo illusorio e fugace, condurre la Storia e il cammino dei Figli di Dio nella direzione opposta a quella prevista e diretta dal Mondo Spirituale.

 

Nell’autobiografia di Judith Von Halle Ali di Cigno, al capitolo 21 la “venerabile Luce” le rivela un “segreto stellare”: «Solo se guardi il futuro puoi scorgere il passato! …La neve ricopre il passato. La neve è l’adesso. Se vuoi vedere il passato sotto la neve, devi guardare attraverso la coltre nevosa». Commenta allora l’Autrice: «Il mio compito consisteva dunque nel dirigere sulla neve l’amorevole raggio luminoso della venerabile Luce del Futuro. Ed ecco! La neve si era sciolta ed era stato possibile vedere il passato di quella terra».

 

La “Bestia” secondo l’Apocalisse di Bamberga

La “Bestia” secondo l’Apocalisse di Bamberga

 

Le Profezie hanno questo compito, que­sto significato, sono una Luce in grado di dissolvere la menzogna, di smascherare l’illusione di un “adesso” in cui la verità è abilmente occultata e la realtà manipolata, e di ciò che è avvenuto in passato viene riportato solo la versione gradita e utile ai dominatori dell’oggi, cinici e disumani; i quali, pur conoscendo il finale dell’Apoca­lisse di Giovanni, tentano con diabolica perseveranza di cambiarne l’esito, come se non fosse già scritto.

 

Le Profezie ci aiutano a ricordare che la strada è tracciata, l’umanità sta per affrontare prove terribili, ma ne uscirà vittoriosa sul Male, con la protezione del Christo, della sua Divina Madre e delle Schiere Angeliche tutte.

 

Di recente sul web, anche tra coloro che non hanno mai avuto tendenze religiose e si sono sempre mostrati interessati alle cose mondane piuttosto che a quelle spirituali, ma percepiscono qualcosa di oscuro e potente che tenta di avvolgerli, viene diffusa e condivisa una particolare preghiera alla Vergine “Augusta Regina”: essa è naturalmente invisa alla moderna Chiesa postconciliare, forse proprio perché potente e pregnante di significato. La lunga preghiera cosí comincia: «Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, Tu che hai ricevuto da Dio il potere e la missione di schiacciare la testa a Satana, Ti chiediamo umilmente di mandarci le Legioni celesti perché al Tuo comando inseguano i demoni, li combattano dappertutto, reprimano la loro audacia e li respingano nell’abisso. O eccelsa Madre di Dio, invia anche San Michele, l’invincibile capo degli eserciti del Signore, nella lotta contro gli emissari dell’inferno tra gli uomini. Distruggi i piani degli empi e umilia tutti coloro che vogliono il Male».

 

Sono le nostre preghiere devote, le meditazioni, i giusti pensieri, il sacrificio, l’offerta di noi stessi alla Madre Divina, lo strumento per sconfiggere gli orpelli del Male anticristico.

 

Il Segreto che sconfigge il Maligno e fa trionfare il Bene, è racchiuso in noi. Scrive un giovane Massimo Scaligero: «O Madre, si dischiude a Te, con tutta la mia vita, il mio cuore. O Madre, sciogli l’enigma del mio cuore. …Amore Infinito, Vita del Tutto, Essenza prima della Vita in me e in ogni cosa creata: Amore Divino! Sembri cosí lontano per la Tua infinità: eppure sei in me, Io sono Te. Senza Te io non sarei. Ecco sollevato un lembo del velo che cela il Tuo profondo mistero! Tu sei in me… La mia origine, la mia forza profonda sei Tu. Ecco il segreto!» (Vie essenziali simultanee).

 

Stendardi

 

È infatti questo il segreto: la nostra forza profonda è la Madre stessa, l’Amore Divino che è in noi. Non a caso ammiriamo stendardi di Michele Arcangelo e della Vergine nelle recenti manifestazioni alle quali stiamo assistendo in tutta Italia, contro l’infame tessera verde, il dia­bolico Green Pass. Vediamo un Popolo che ritrova la forza di alzare la testa e si ribella pacificamente ma con estre­ma determinazione, ad un Pia­no Globale anticristiano, al transumanesimo, al Grande Reset che Mammona e le sue schiere infernali stanno portando avanti senza ritegno, contro le creature figlie di Dio e la creazione tutta.

 

Un punto nevralgico del territorio italiano, tra Occidente e Oriente, in cui la Civiltà ha piú volte trovato una nuova svolta, anche inaspettata, sta facendo parlare di sé come mai nella Storia recente: si tratta di Trieste, una città il cui nome rievoca la gloria piú grande e il dolore piú intenso del passato dell’Italia. Un porto su quella parte del Mediterraneo che ha resistito ad ogni assalto alla Civiltà cristiana, pagando sempre un prezzo altissimo. Sentinella e portale delle terre di confine tra il nostro Paese e quel mondo del Centro, ossia l’Est Europa, le nazioni ad Oriente dell’Italia e ad Occidente del mondo asiatico, Trieste è diventata in pochi giorni il Teatro di una vera e propria rivoluzione popolare, che i Media mainstream hanno tentato prima di occultare, poi di minimizzare e ridicolizzare, infine di demonizzare.

 

Il Grande Fratello di Orwell

 

Da tutta Italia e anche dall’estero, la gente è accorsa per sostenere la protesta dei lavoratori del Porto di Trieste, contro la discriminazione, la prepotenza e il ricatto vigliacco e abominevole della tessera verde obbligatoria per poter lavorare, espediente machiavellico in vigore (per adesso) solo nel nostro Paese, per obbliga­re gli esseri umani a cedere la sovranità sul proprio corpo e consentire il controllo orwelliano di ogni aspetto dell’esistenza dei cittadini da parte del Grande Fratello.

 

green pass

 

Una buona parte della popolazione italiana sembra aver accettato piú o meno con entusiasmo questo infame ricatto, che prevede, per ac­cedere a servizi e diritti fondamentali di cui fino a ieri usufruivano liberamente, di mostrare necessariamente l’attestato elettronico di bravo cittadino obbediente ai diktat di uno Stato sem­pre piú totalitario. Non si rendono conto che in un futuro non lontano, qualora questa pratica aberrante della certificazione verde, da letteratura distopica, dovesse prendere piede definitivamente, il rischio per tutti di perdere dignità, diritti e libertà sarebbe altissimo! Basterà una multa non pagata, una dichiarazione dei redditi non presentata, la denuncia mendace di un vicino frustrato o di un ex coniuge vendicativo, un controllo medico saltato o un trattamento sanitario non effettuato: qualsiasi piccola macchia sul pedigree di cittadino modello, potrebbe fare diventare rosso sangue quella fantastica tessera verde, che oggi appare come un luccicante simbolo di privilegio e di appartenenza ad una casta di giusti e di gente amica della “Scienza”.

 

Milioni di italiani, comunque, hanno capito che qualcosa di profondamente sbagliato è celato in questo metodo di controllo della “Salute pubblica”, e hanno deciso di ribellarsi al ricatto e all’at­tacco ai diritti costituzionali e naturali. Nel Porto di Trieste molti manifestanti hanno resistito ad attacchi violenti e ingiustificati delle cosiddette Forze dell’Ordine– contro inermi cittadini, donne incinte, anziani, bambini e disabili – con idranti, lacrimogeni e manganelli. Nei momenti di difficoltà estrema, alcuni hanno stretto il rosario in mano e pregato.

 

iL ROSARIO

 

È probabile che questa protesta cosí corale e nobile venga deviata, infiltrata o soffocata, data l’importanza strategica del Por­to di Trieste per il traffico di merci verso la zona mitteleuropea, e gli interessi dei cinesi e delle multinazionali che si sono fatti svendere, in modo illecito e vergognoso, dai nostri governanti corrotti quel Bene Pubblico come tantissimi altri.

 

Ma il segno rimarrà comunque, un fuoco di resistenza che suona come un grido di aiuto e una preghiera corale verso il Mondo Spirituale e le Gerarchie angeliche, in particolare Raffaele, l’Ar­cangelo del Popolo Italiano.

 

Scrive Silvano Aspromonte nel suo pregevole e illuminante articolo “Italia e conflitto di civiltà”: «Il Karma ci ha dato il dono immenso di poter operare meditativamente sotto l’ala protettrice del­l’Arcangelo del popolo italiano. Siamo nella linea della missione di un popolo rarissimo come il nostro, il quale è, con quello iraniano, uno dei pochissimi che raccoglie in sé sia le istanze del­l’Occidente, sia quelle dell’Oriente, sia quelle del Centro. …Operare meditativamente in una tale linea karmica vuol dire azione noetica rituale indiretta e devota (Cfr. M. Scaligero, “Azione, non azione, vittoria”, in La Tradizione Solare). …Il debito di civiltà, accumulato negli ultimi tre secoli dall’Occidente nei confronti dell’Oriente (India, Cina, Giappone, Islam), è il nodo essenziale che caratterizza i nostri giorni. Coloro che operano concretamente nel senso della Scienza dello Spirito operano giorno dopo giorno, “Festina lente”, affinché nella guerra globale odierna tra Oriente e Occidente vi possa essere un Ponte salutare e pacificatore: l’Italia e l’Arcangelo».

 

Operare a livello occulto è fondamentale, e si riflette poi nella realtà esterna e negli eventi di cronaca, fino a cambiare persino la Storia, come già successo. Questo significa lavorare con umiltà e dedizione con gli esercizi, con pensieri retti e puri, e con azioni degne di un discepolo della Scienza dello Spirito, secondo gli insegnamenti di Rudolf Steiner, di Massimo Scaligero e dei Maestri che ci hanno preceduto e che oggi camminano accanto a noi, se ne siamo degni.

 

Per essere all’altezza di questo compito arduo e importantissimo, la condicio sine qua non è rifiutare con decisione ogni forma di compromesso con le Forze dell’Ostacolo.

 

Ci sono diversi “antroposofi”, discepoli o sedicenti tali, della Via indicata dal Maestro dei Nuovi Tempi, alcuni dei quali medici e scienziati, che ricordano gli Apostoli nei tristi giorni tra l’evento del Golgota e l’incontro con il Christo risorto: impauriti, pieni di dubbi e incapaci di essere da guida a coloro che vorrebbero luce e speranza e che si accostano alla figura e all’opera di Rudolf Steiner per la prima volta, alla ricerca della verità in un mondo in cui la menzogna regna sovrana in ogni campo. Vi sono taluni che, dimentichi del fatto che i sieri genici sperimentali siano frutto di aborti, sperimentazione su animali e umani priva di ogni etica, magia nera asurica vera e propria, scelgono di inoculare questi sieri demoniaci nel proprio corpo, tabernacolo dell’amore divino, e suggeriscono di fare altrettanto, di perpetrare questa bestemmia verso il Creatore e i suoi Angeli, agli altri esseri umani che si trovano sul loro cammino; anche ai loro pazienti, che si affidano a loro con anima innocente e inconsapevole. Una responsabilità gravissima!

 

pericolo vaccino

 

Vi è chi arriva ad affermare che l’alternativa alla mo­derna scienza ahrimanica e ai suoi miracolosi intrugli sia il ritorno agli stregoni e ai rimedi delle mammane (che se non altro rispettavano e non bestemmiavano la Natura Madre e le leggi divine in essa custodite). Essi pare abbiano dimenticato la medicina omeopatica, con la quale milioni di persone si curano con estrema efficacia e senza effetti collaterali, e soprattutto la medicina antroposofica, donata al genere umano da Rudolf Steiner e dai suoi discepoli.

 

La base fondamentale su cui poggia la scienza medica di impronta antroposofica, è il fatto che la malattia riguarda il corpo eterico. Come dice Steiner nella seconda parte del libro Elementi fondamentali per un ampliamento dell’arte medica – Perché l’uomo si ammala? (O.O. N° 27): «Il semplice organismo fisico non potrebbe mai suscitare un processo di autorisanamento. Questo viene suscitato nell’organismo eterico. ….La terapia deve quindi consistere in un trattamento dell’organismo eterico».

 

Quale motivazione potrebbe spingere un seguace della Scienza dello Spirito a rinnegare le basi della conoscenza autenticamente scientifica, per sostenere la Scienza di Regime, che di scientifico ha ben poco, ma la cui grande potenza di fuoco si può scatenare sulle nostre esistenze, privandoci di beni e posizione sociale ed economica?

 

La spiegazione è semplice a mio avviso: la paura della morte – che poi coincide perfettamente con il materialismo – è piú forte di ciò che pensiamo; e riesce a minare una struttura, un’esistenza dedita allo studio e alla pratica delle conoscenze spirituali, ma che non è abbastanza forte da resistere agli inganni del Principe di questo mondo, quel Mefistofele che non è destinato peraltro ad ottenere l’unico premio agognato.

 

 

Amore morteNel futuro si avrà la certezza che la Morte è una bellissima creatura, e non si vedrà l’ora di raggiungere il suo abbraccio quando si sentirà di aver svolto il compito per il quale ci si è incarnati. Ogni bene materiale, ogni posizione di prestigio raggiunta all’interno della società, non avrà alcun valore per l’essere umano, rispetto al presentarsi puro e con l’anima senza macchia all’appuntamento con la meravigliosa creatura che lo attende con il suo abbraccio.

 

Nessuno vorrà ricongiungersi con i propri cari al di là della siepe con l’abito macchiato e sporco, e dunque farà di tutto per agire e pensare in modo retto e puro, finché è in tempo, ossia finché è incarnato nella Maya.

 

Oggi noi siamo il piú delle volte deboli, non abbiamo ricevuto il dono divino della Pentecoste come accadde agli Apostoli, ma con la Luce delle Profezie che dissolve le menzogne del presente e illumina l’ere­dità del passato, possiamo trarre forza dagli insegnamenti dei Maestri, dalla scintilla divina che è in noi, segretamente custodita, e operare in comunione con l’Arcangelo del nostro Popolo, vivere senza alcuna paura della morte, facendo cosí cadere tutte le maschere che coprono l’orrore nascosto dietro al Governo Mondiale anticristico.

 

Prendere la propria croce

 

Nel Vangelo è scritto a chiare lettere: «In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesú disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, pren­da la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli Angeli santi”» (Marco, 8,34-9,1).

 

È questa l’ora di agire in modo da essere degni dei doni ricevuti dal Mondo Spirituale, dai Maestri e dal Christo, nostro Primo Maestro, in modo che non abbia a vergognarsi di noi quando verrà!

 

La fiaccola sia sempre accesa, e per mezzo di essa potremo vedere Dio, il Suo Regno e la Sua Verità ormai prossima alla Sua Apocalisse!

 

 

Shanti Di Lieto Uchiyama