Orme dell’Urbe – Roma di Ovidio Tufelli

Siti e miti

Orme dell’Urbe – Roma di Ovidio Tufelli

Orme dell'Urbe 1Il mito di Roma, è stato descritto e commentato per anni nelle pagine dell’Archetipo da Fulvio Di Lieto con lo pseudonimo di Ovidio Tufelli. Un mito che riporta all’Urbe quadrata della sua fondazione, a quella del re Numa, che ha dettato al mondo i suoi princípi etici, morali, giuridici e sociali. A quella che con il sangue dei martiri è divenuta sede spirituale della cristianità, riscattando la decadenza del tardo Impero, che con la sua condotta de­generata ha meritato l’arrivo dei barbari, cosí come sta accadendo alla Roma attuale, specchio dell’intera civiltà occidentale, che per aver inseguito miti materialistici, economici, immorali o carrieristici, ha meritato l’odierna situazione di disfacimento, che pre­lude però alla nascita di una nuova età dell’Oro, o dello Spirito.

 

Questo libro raccoglie i primi dieci anni, dal 2000 al 2010, degli articoli che a Roma si riferiscono, visti in chiave antroposofi­ca, con preziosi riferimenti alle parole di Rudolf Steiner e di Massimo Scaligero. Una lettura – o rilettura per chi negli anni ha seguito la nostra rivista – che illumina la mente e fa bene al cuore.

 


 

Riportiamo qui di seguito un breve, significativo stralcio:

 

Virgilio, scrivendo le Bucoliche, e in particolare la quarta delle dieci egloghe, indica la via del riscatto, punta sulla venuta del Puer tutte le carte della redenzione romana, e individua la chiave per aprire le porte sul Secolo d’Oro, il Grande Anno, l’Era della Vergine, il Secolo di Saturno. Egli si fa pertanto mediatore tra l’anima universale e quella dei suoi concittadini, diventando, con l’efficacia della vis poetica, portaparola delle ansie e speranze comuni, che erano l’anelito alla pace sociale, alla giustizia e al benessere, all’armonia dei rapporti tra gli individui, quale che fosse la loro condizione. Ed è in realtà un redentore, per via e in virtú di parola, che egli vede nel Puer invocato nei versi dell’egloga, non un fanciullo incarnato nelle nobili discendenze dell’aristocrazia romana, quanto piuttosto un rampollo della dinastia solare. Non a caso Virgilio invoca Apollo e Diana Lucina, affinché aprano la strada al divino fanciullo e lo conducano al mondo afflitto dalla discordia e dai lutti. Un neonato, quindi, che non avrebbe, da uomo, regnato a Palazzo, arringato le folle, condotto eserciti in battaglia, bensí uno Spirito che potesse ispirare una grande anima e guidarla nella realizzazione di una società come era stata quella felice dei tempi di Numa Pompilio, giusta e santa, rispettosa della divinità, della natura e dell’uomo.

 

…Con il Cristo, il dono è stato supremo: la divinità ha dato se stessa agli uomini. Una civiltà, quella ebraica, era stata eletta a preparare e fornire un corpo adatto alla Sua incarnazione, un’altra civiltà, quella romana, a veicolarne il Verbo ai popoli della Terra attraverso le sue strade, le sue leggi, i valori morali e culturali di una civiltà universale.

 

Ripristinando i culti religiosi, temperando i costumi pubblici e familiari, creando uno Stato in cui l’Uomo avesse dignità e garanzie di realizzazione individuale e sociale, Augusto, operando per via politica, giuridica e culturale, era riuscito a creare una realtà sociale ricca dei piú alti valori umani e civili. All’imperatore e princeps erano stati sodali e ispiratori Cicerone, Orazio, Mecenate, Ovidio, Properzio, Virgilio e tutta una schiera di anime nobili impegnate a preparare il corpus degno di accogliere un cosí alto Spirito cosmico, il dirompente soffio vivificante che avrebbe mutato il mondo, ancorando la filosofia divagante al concetto di uomo-divinità e la gestione dei popoli alle esigenze del sacro.

 

Virgilio venne da Vate ad annunciare questo irripetibile evento con tutta la sua opera, ed in particolare con la quarta egloga delle sue Bucoliche. In tale carme misterico egli porgeva orecchio al suono frusciante del grande fiume che scorre incessante nella dimensione sovrannaturale e che sa tutte le cose che furono, che sono e che saranno.

 




 

Fulvio Di Lieto Orme dell’Urbe – Roma di Ovidio Tufelli – Roma 2021

Per ordinare il libro su Amazon:  Orme dell’Urbe    Pagine 306   € 13,00