Un Nuovo Anno, il 2022, pieno di incognite e di novità sconvolgenti ha inizio, e vi entriamo con trepidazione e timore, ma nel contempo con la sensazione che qualcosa di completamente nuovo, di grande, stia per accadere.
Mio padre Fulvio Di Lieto, scomparso un anno fa, nel 2015 pubblicò sull’Archetipo una sua poesia in cui è descritta perfettamente questa sensazione di attesa di qualcosa di nuovo e di meraviglioso, pur nell’infuriare di una guerra spaventosa e cruenta:
TEMPO NUOVO
Oggi esultate, sta per aver fine
la civiltà maestra del morire:
il fuoco che devasta le città
è l’ultimo respiro del dragone,
l’estremo disperato inoffensivo
colpo di coda sotto un cielo plumbeo
da Leviatano dell’Apocalisse.
Perciò gioite: quello che prorompe
nell’aria non è il rombo distruttivo
di un’ogiva che esplode, è la sonora
Voce che annuncia l’èra dello Spirito,
búccina d’oricalco, coro angelico
il pulsare di eliche e reattori.
Poi sarà luce d’oro il vivo Sole,
opale iridescente la rugiada
sulle foglie dell’Eden ritrovato.
Perciò non vi sgomenti l’ora greve
che scandisce la livida clessidra
di mille guerre combattute, sabbia
le utopie, le chimere, i vaniloqui
concettuali, le filosofie.
Perciò esultate: si rischiara, aprendosi,
fulgido l’orizzonte al tempo nuovo.
Il tempo nuovo si avvicina, e noi ci prepariamo per accogliere i doni che ci porterà, resistendo in mezzo alla tempesta e alla guerra che divampa intorno a noi, intessendo rapporti umani basati su di una nuova consapevolezza condivisa, creando piccole comunità di anime creative e libere, unite da una fede incrollabile, e apparentemente inspiegabile, nella vittoria delle schiere della Luce e nella prossima rovinosa sconfitta degli Spiriti delle Tenebre:
«Il potere creativo dell’anima
anela dal fondo del cuore
ad infiammare forze divine
a degna azione nella vita degli uomini,
a plasmare se stesso in fraterno amore
e nell’umano operare».
Rudolf Steiner, Il Calendario dell’Anima
Traduzione di Giovanni Colazza
41a settimana (12-18 gennaio)
Comunità di esseri umani che si ricordano ancora di essere figli di Dio e della Madre Divina, e non sudditi del leviatano tecnosanitario, stanno nascendo spontaneamente e copiosamente un po’ ovunque.
Il fraterno amore e l’umano operare, nell’era del distanziamento sociale imposto e del transumanesimo, sbaragliano gli attacchi feroci contro il Progetto Uomo, contro il disegno divino, da parte di un Regime Mondiale asservito alle Forze dell’Ostacolo, che ci appare sempre piú in crisi e costretto a svelare l’orrore prima celato dietro paraventi di presunta perfezione tecnica e scientifica.
Nel gennaio 2020, due mesi prima dell’inizio dell’èra del Congiuravirus, che ha stravolto le nostre vite in modo devastante, scrivevo sull’Archetipo un articolo che si ricollega alla situazione attuale in modo calzante, in cui parlavo della Civiltà Aurea futura e della fine della Tirannia dell’economia deviata e asservita al Maligno: Epifania della nuova Civiltà Aurea.
L’articolo si concludeva con queste parole: «Già in noi abbiamo la ricchezza aurea donata a tutti noi dai Magi quando siamo nati bambini, innocenti raggi di luce divina: tornare bambinelli e ritrovare il nostro vero patrimonio di valore interiore, ecco la magia dell’Epifania che siamo chiamati a compiere. È questo il miracolo possibile: ritrovare il nostro cuore nascosto traboccante d’amore e devozione verso i nostri fratelli e la Natura da custodire, e unirlo a tanti altri cuori liberati e riportati alla luce. Sarà contagioso e segnerà l’inizio della Civiltà Aurea. E la Tirannia sarà vinta!».
Abbiamo in noi, in fondo al cuore, potenti forze divine che, grazie al potere creativo delle nostre anime libere e devote al Bene e alla Verità, possono infiammare il Mondo e suscitare una catena di azioni degne nella vita degli uomini; in una Società nella quale le azioni indegne e abominevoli sono all’ordine del giorno, e sono rivolte a danneggiare proprio gli innocenti, a partire dai bambini, oggi sotto attacco come all’epoca di Erode.
Gli eventi dolorosi e terrificanti che ci circondano, possono far rinascere in noi il ricordo di ciò che fummo e che dobbiamo tornare ad essere: Bianchi Scudieri, degni di servire Dio e perseguire il Bene per i nostri fratelli.
La nostra Parola torni ad essere sacra, Madonna Umiltà sia nuovamente la nostra compagna; la Povertà sia la nostra sposa e la Viltà la nostra nemica. Servono guerrieri che abbiano onore, dignità e fede. Un Regime Mondiale anticristico ha diffuso un veleno animico che sta infettando anche i figli dell’Italia, patria di santi e di eroi, ma allo stesso tempo, ahimè, ritrovo di peccatori e di traditori intossicati. Noi rifiutiamo il veleno con cui vogliono inquinarci l’anima.
In noi c’è la Luce della Civiltà dell’Umanesimo, l’onore di appartenere a un popolo di poeti, di eroi e di santi, dal quale, a partire dall’epoca di Dante Alighieri, fino a quella contemporanea, sono nati coloro che hanno avuto nel passato, e continuano ad avere anche adesso, il coraggio di combattere ogni Regime Oscuro con il sacrificio, con l’esempio e con la sapienza di trovare la Luce del Rimedio e della Trasmutazione del Male in Bene.
In noi c’è l’Antidoto, come eredità genetica, culturale, morale, spirituale.
«Occorre ritrovare …la via della risoluzione di ogni male: perché nell’essenza del Male c’è una Forza. È importante non lasciarsela sfuggire ma estinguere ogni germinazione maligna, riaprendo il varco alle Forze Benefiche volgenti dall’essere nostro alla redenzione del mondo» (Massimo Scaligero, Santità del Dicembre).
Oggi come all’epoca della decadenza di Atlantide, una piccola parte del genere umano verrà selezionata e preservata da guide spirituali. Come avvenne con il Manu che portò verso Oriente un manipolo di fuoriusciti da Atlantide, cosí ora una parte dell’umanità verrà messa in salvo per creare le basi della Nuova Civiltà Aurea, quella Filadelfia che vedremo in tutto il suo splendore nella Sesta Epoca, e della quale prossimamente verranno gettate le fondamenta.
Ogni sofferenza e ogni ostacolo che oggi affrontiamo, assume un profondo significato e un immenso valore alla luce di questa consapevolezza.
La nostra migrazione però questa volta non sarà verso Oriente: sarà un cammino in direzione di un luogo nascosto ai piú, in cui è sottile e valicabile il velo che separa la dimensione fisica da quella eterica, nella quale il Christo ha fatto la sua seconda venuta; e dove ci aspetta per lavorare insieme alla fondazione della Filadelfia Aurea, la Comunità dei Figli di Dio!
Shanti Di Lieto Uchiyama