SCIENZA E MAGIA DELLA COLTIVAZIONE ELEMENTARE
«Dammi la mano, Johannes – disse il re. – Gli amici di Convolvolino sono miei amici. In tutto ciò che posso esserti utile, puoi contare su di me. Voglio pure lasciarti un ricordo del nostro incontro».
Oberon staccò dalla catena che portava al collo una piccola chiave d’oro e la porse a Johannes, che l’accettò con riconoscenza e la tenne strettamente chiusa in una mano.
«Questa chiave ti porterà fortuna – continuò il re. – Essa apre uno scrigno d’oro che contiene tesori inestimabili. Ma dirti chi possiede il tesoro non lo posso; tu stesso dovrai cercarlo con tutto l’ardore. Se resterai in buoni rapporti di amicizia con me e Convolvolino, vi riuscirai: ma ripeto dovrai essere costante e fedele».
Il re dei Silfi fece con la bella testolina un cenno dei piú cordiali a Johannes, il quale ringraziò commosso…. [da: Frederik van Eeden, Johannes e il giardino incantato – Ed. Tilopa, 1992].
Massimo Scaligero volle che questo prezioso libro, uno straordinario racconto iniziatico sotto forma di fiaba, fosse pubblicato e diffuso dalla casa editrice da lui stesso fondata.
Individualità eccezionali come il piccolo Johannes, amico e compagno di giochi delle creature fantastiche del Regno Elementare e protagonista di questa bellissima storia, sono sempre piú rare da incontrare in questo mondo. In pochi infatti, ai nostri giorni, hanno il dono magico e goethiano di vedere e percepire l’Essenza Elementare che si nasconde dietro la vita vegetale, animale e della natura tutta: l’eterico pulsante sotto il fisico, la luce irradiante sotto la materia, il movimento incessantemente fluido sotto la dura realtà ossuta della Maya-Matrix. In pochissimi, poi, si mettono al servizio della nostra Madre della Vita nel proteggere i suoi figli, le creature animali, vegetali ed elementari, e nel custodire amorevolmente il suo Giardino Terrestre. E quei pochi ricevono una Chiave Aurea per conoscere i segreti della vita e della sua sorgente di luce. Essi trasformano allora l’amore e la devozione che questi segreti nutrono nel profondo della loro anima, in oro, sotto forma di sapienza e conoscenze da trasmettere agli altri e ai posteri. Gli esseri elementari che con noi coltivano la terra e ci donano i preziosi frutti a noi indispensabili, e tutta la bellezza che ci circonda, sono i nostri piú cari amici, e chi è come Johannes lo sa nel suo intimo.
Nell’articolo sull’Archetipo di Agosto 2021, Il ricordo aureo del mondo che era e che sarà, ho parlato di un mio viaggio nel Nord Italia e dell’incontro con molteplici personalità straordinarie al servizio dello Spirito e protagoniste del Cambiamento epocale nella Storia del genere umano, agli albori di una Nuova Era di consapevolezza diffusa e di pace ritrovata tra i viventi e la Natura Madre.
Lo scopo principale di quel viaggio, breve ma significativo, era in realtà raggiungere il meraviglioso Orto Elementare di Gian Carlo Cappello, in un piccolo ma fantastico angolo di Paradiso tra i monti, i boschi e le cascate dell’Appennino piacentino, per ricevere dalle mani del creatore stesso del Non Metodo Elementare, una selezione di diverse tipologie di ortaggi ricchi in freschezza e bontà, ma soprattutto in forze eteriche, per trasportarli in poche ore in Friuli presso il laboratorio dell’amico Marco Pighin, che avrebbe potuto esaminare le proprietà e le caratteristiche di tali ortaggi con il procedimento della cristallizzazione sensibile.
Della Coltivazione Elementare e dell’esperienza incredibile avvenuta nel 2017 durante il mio primo seminario di orticultura naturale con Gian Carlo Cappello sul Lago Trasimeno, evento che ha cambiato il mio modo di vedere il mondo e la natura, ho narrato nel mio primo articolo su questa rivista: “La Civiltà dell’Orto”.
Ho trovato Gian Carlo Cappello circondato da anime libere e belle, che mettendo le mani nella terra, o meglio nella pacciamatura di fieno, si avvicinavano al suo lavoro e al suo piccolo Regno con incanto e devozione. Non tanto per ottenere informazioni e dettagli tecnici sul Non Metodo, dato che nella nuova Edizione del suo libro La Civiltà dell’Orto Gian Carlo con generosità e semplicità spiega ogni dettaglio ancora meglio che nella prima edizione, e chiarisce ogni dubbio ai neofiti e agli appassionati della Coltivazione Elementare. Sta poi alla buona volontà del singolo mettere in pratica gli insegnamenti e ottenere con le proprie mani i frutti del lavoro svolto nel terreno dell’orto e in quello dell’anima.
Mi sono domandata cosa sia stato, allora, a spingere i ragazzi che ho incontrato nel giorno del Solstizio d’Estate 2021, verso quei luoghi cosí lontani dalla follia malefica della (in)civiltà odierna (seppure a pochi minuti di auto dalle cittadine emiliane), dove Gian Carlo Cappello ha scelto di vivere e coltivare il suo Orto in collaborazione con Madre Natura, con a fianco sua moglie, Mara Lilith Orlandi, che da anni sostiene il suo lavoro con un contributo pratico e animico molto prezioso. Penso che sia stato il desiderio di essere contagiati dallo stesso entusiasmo e istinto illuminato che ha permesso all’autore de La Civiltà dell’Orto di trovare quella chiave aurea posseduta solo da pochi “eletti” che, come il piccolo Johannes, riescono a comunicare in qualche forma con gli spiriti della natura elementare.
Le mani di Gian Carlo hanno dunque prelevato amorosamente e con delicatezza gli ortaggi dal suo Orto Elementare, e io, dopo averlo salutato e ringraziato, mi sono subito diretta verso il Friuli.
Ad attendermi era un altro privilegiato amico del Re dei Silfi, nonché possessore della chiave dorata: l’amico Marco Pighin, che per molti anni ha convissuto con coraggio e passione sconfinata con le Forze della Natura piú selvaggia e primigenia nella lontana Siberia, Cuore del Mondo, distillando con antica sapienza le sue essenze. Fino al 2020, come documentato sul sito “Sibiris – Distillare l’essenza del cuore del mondo”, Marco ha potuto recare con sé dalla Siberia le sue preziose essenze. Da quell’anno ha portato avanti un’altra importantissima ricerca, dai risvolti davvero incredibili: con la tecnica della cristallizzazione sensibile riesce a mostrare con evidenza inconfutabile ciò che la materia nasconde. Mi era stato spiegato come conservare nel modo migliore la freschezza degli ortaggi, e in piú Marco si è messo immediatamente al lavoro. In poche ore già si poteva intuire la profondità della sua scoperta, ma sono state necessarie alcune settimane affinché il suo lavoro fosse completato e i risultati messi nero su bianco: al confronto con gli stessi ortaggi convenzionali e biologici, le proprietà nutrizionali ed eteriche dei frutti della Coltivazione Elementare sono visibilmente superiori, e in modo straordinariamente netto.
Ecco le conclusioni del lavoro di Marco sugli ortaggi elementari di Gian Carlo: «Dalle cristallizzazioni sensibili effettuate sui prodotti agricoli coltivati da Gian Carlo Cappello con il metodo della Coltivazione Elementare, si nota una costante armonia e coerenza generale delle immagini. Tale armonia e coerenza si nota in tutti i prodotti analizzati e in tutte le immagini effettuate. Questo è sintomo di una vitalità molto alta dei prodotti [Analisi cristallizzazione].
Aspetto che mi ha particolarmente colpito è che nelle immagini si nota sempre una perfetta espressione dei cristalli in tutta la zona della cristallizzazione, dal centro alla periferia. Questo aspetto sta a significare che il metodo di Coltivazione Elementare permette alle piante di sviluppare forze in tutti gli “spazi” o àmbiti di metamorfosi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco».
Sappiamo bene dagli insegnamenti di Rudolf Steiner che la vitalità eterica degli alimenti apporta immensi benefici alla nostra salute: non solo del corpo fisico, ma anche di quello eterico e dell’anima. In un’epoca cosí infausta per la salute fisica e animica degli esseri umani, la prima medicina salvifica alla portata di tutti è proprio quella preventiva. Assume cosí ancora piú importanza ciò che introduciamo nel nostro corpo, dono del Cielo e della Terra Madre e Tempio dello Spirito.
La libertà che tanto è messa a rischio da un Regime totalitario mondiale, si conquista, come la salute, prendendoci cura del nostro Tempio, e dunque l’alimentazione con cibi ricchi di vitalità eterica è il primo passo per riacquistare e preservare la nostra libertà; che è prima di tutto libertà interiore.
La vera rivoluzione oggi è quella che parte dalla riconsacrazione della Terra nostra Casa e Giardino dei viventi. È l’alba della Civiltà dell’Orto. Ognuno coltiverà il proprio cibo con gratitudine e amore per la comunità dei viventi, in questa nuova civiltà.
Una perfetta descrizione di questo cambiamento epocale si ha nella celebre profezia della Monaca di Dresda: “L’orso, il lupo e l’animale color della terra” [R. Baschera, Le profezie della Monaca di Dresda – Ed. MEB, 1976]:
«Un sogno mi ha grandemente turbata. Stavo attraversando la foresta quando un orso mi si affiancò. Il suo pelo aveva il colore dell’oro e i suoi occhi erano lucenti come due diamanti. Cercai di affrettare il passo, ma l’orso fece altrettanto. Avevo paura, Ma la voce che mai mi abbandona disse: “Non preoccuparti, perché l’orso non sbrana le donne; corteggia solo gli uomini…”. E mentre la voce continuava, osservai con terrore che il pelo dorato dell’orso aveva in certi punti delle macchie di sangue. Mi ero appena ripresa da quella terribile visione, quando dalla foresta uscí un lupo. Il suo pelo era rosso come il fuoco. Si mise a noi davanti come per sbarrarci la strada, ma l’orso allungò una zampa e lo colpí con i suoi artigli. Cercai allora di scostarmi, cercai di scappare, ma l’orso mi raggiunse e si affiancò ancora una volta, mentre il lupo era rimasto sul sentiero a leccarsi le ferite. Qualche istante dopo il lupo tornò a sbarrarci la strada; l’orso allungò la zampa, ma questa volta il lupo fu piú svelto. Parò il colpo e morsicò l’orso. Qui si accese una lotta tremenda. “Guarda e ricorda” mi suggerí la voce. Ed io rimasi sul posto, quasi come se le mie gambe non avessero piú la forza di muoversi. L’orso dal pelo d’oro si muoveva pesantemente, ma quando colpiva andava in profondità. Il lupo attaccava con rabbia e sbranava. Le due bestie divennero un solo gomitolo di sangue. Tutte e due continuavano rantolando la lotta; ma nessuno era il vinto e nessuno il vincitore. Sbucò allora dalla foresta uno strano animale color della terra, che si scagliò contro l’orso e contro il lupo, e succhiò loro il sangue. “Questo terzo è il vincitore” esclamò allora la voce. E tutti gli animali della foresta uscirono dalle loro tane per rendere omaggio al vincitore color della terra.
In questa rivelazione profetica di duecento anni fa, il capitalismo-orso e il socialismo reale-lupo vengono resi inoffensivi da un nuovo animale color della terra, che succhia loro il sangue. Tutti gli altri animali si inchinano al nuovo venuto: un sistema economico e sociale in cui l’unica vera ricchezza sarà quella basata sulla terra. Tutti gli orpelli delle forze dell’Ostacolo e tutti i tentativi di Mammona di incatenare l’uomo con la Tripartizione Inversa, verranno sgominati.
La Civiltà Aurea spunta già dal suolo in mezzo al fieno come una minuscola piantina, destinata a crescere velocemente e ad innalzarsi verso il Sole! E tanti piccoli Johannes saranno lí a proteggere e a far crescere quella preziosa pianta!
Shanti Di Lieto Uchiyama