Post-Capitalismo

Etica

Post-Capitalismo

 

Sanzioni

 

Con il sequestro dei beni russi in Occidente e dei beni occidentali nella terra dello zar, si è creata una nuova condizione (o meglio, una condizione antica) in cui i poteri imperiali si impongono al di sopra delle aristocrazie venali della finanza e delle multinazionali.

 

Espropri

 

Non era mai avvenuto nel Novecento che il potere politico-militare disponesse del destino o del­l’estinzione di immense ricchezze private fino ad espropriare beni tutelati in banche poste nei territori neutrali.

 

geopolitica

 

Perfino combattendo contro il Terzo Reich l’Occidente rispettava i patti concordati, per cui l’industria e l’economia statunitense collaborava con l’esecrato nemico nazista in occulte operazioni commerciali che venivano rispettate in virtú del prevalere del diritto privato sopra le scelte politiche d’ogni Stato.

 

Guerra Fredda Anni 60

 

Anche nella guerra fredda le transazioni tra il mondo sovietico e l’Occidente erano regolate da un’oliata consuetudine commerciale, per cui i patti venivano sempre onorati, e cosí tra comunisti e liberali si spostavano capitali con larghezza di vedute.

 

Morsa

 

È paradossale ma con la guerra in Ucraina è avvenuto un fatto d’immensa portata! Vediamo il declino del capitalismo, poiché quando non si rispetta piú il diritto assoluto della proprietà privata (che viene condizionata da espropri dovuti alle scelte politiche degli imperi), significa una cosa e una cosa soltanto: i poteri reali stanno passando gradualmente di mano dagli organi dirigenti delle multinazionali ai militari e agli apparati politico- imperiali.

 

capitalismo

 

Inizia, lento, un ricambio di classe dirigente, poiché l’apparato finanziario industriale cede lo scettro del comando a un nuovo ceto dominante di tipo politico (diverso e spesso nefasto) ma in grado di avviare la storia in una direzione legata a valori patriottici e meno venali.

 

Imbarco di soldati

 

Il globalismo sta morendo e il potere degli USA si arrocca miseramente sulla difensiva. La rotta militare afghana è l’esempio di una ritirata geostrategica, perché in quella regione vicina a India, Russia e Cina (nuovi avversari dell’Occidente) è viva una resistenza islamica incorruttibile e veemente, troppa roba per un impero statunitense ormai decadente.

 

USA-Russia

 

La guerra ucraina è parte dello stesso disegno di recinzione, dove i muri s’alzano tra impero e impero e l’assetto del mondo cambia fisionomia, mentre la globalizzazione dell’economia se ne va via, con l’illusione ormai tramontata della planetaria americanizzazione forzata.

 

Muri in Europa

 

Adesso voi direte: ma che farà l’Europa imbelle? La risposta è ben presto data: siamo province da depredare, poiché nella fase dell’arroccamento difensivo noi europei rappresentiamo il contado che dovrebbe alimentare la cittadella anglofona ormai assediata dal resto del mondo.

 

Battaglia medievale

 

Come orde fameliche che assaltano le mura, gli anglofoni cercheranno di razziare le risorse per resistere all’assedio di domani. Comprendiamo allora che noi italiani dobbiamo allearci ad altri sovranisti europei, per non farci annientare economicamente dall’idrovora statunitense.

 

Camminare nel Sole

 

In questo mondo nuovamente multipolare pensiamo a un futuro in cui la vecchia Europa guardi ad Oriente, dove segretamente è custodito il seme del sesto periodo di civiltà, astro nascente di un mondo nuovo, che riporterà gli spiriti nazionali ad ispirare personalità di governanti con istanze spirituali.

 

 

Salvino Ruoli  (Il poeta Malandrino)