Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

Carmelo Nino Trovato «Il segno dell’angelo»

Carmelo Nino Trovato «Il segno dell’angelo»

 




 

Rosa

 

Un’immagine di sogno

nella notte è fiorita,

presagio di pienezza

che germoglia:

come verde grano

un giorno spiga d’oro,

come fiore in bocciolo

che all’alba

aprirà la corolla

e mille petali offrirà

al sole nascente

d’oro splendenti

e di rugiada.

 

 

Alda Gallerano

 




 

Io creo

 

Creazione del mondo

 

Nella gente, nella folla, nelle strade,

nella solitudine, nel silenzio,

nella felicità, nella tristezza,

quando i miei occhi

incrociano occhi

e le parole parlano nulla

e il mio cuore perdona dolore

e il mio cuore cerca amore

nella strada, nella casa,

ovunque, ogni momento

io creo.

Quando mi volgo a Te

innominato

che sei e non sei

che fuggi e vieni a me

che mi abbandoni

e fuggi

che non mi abbandoni mai

e quando ti chiedo

al sole, al mondo

grazie a Te, origine

io creo.

 

 

Stelvio

 




 

Allontanando

 

Tramonto savana

 

Indecifrabile alla ragione

questo allontanare

delle ombre,

crepuscolo indaco e rosso

delle nostre passioni

che lentamente

si spengono.

Inesprimibile alla parola

questo sfuggire dei sensi,

rotazione gaia dei significati,

vetri appannati dal vento,

dal sorgere superbo

di qualcosa d’incerto,

che non ha nome

come il vento.

Come una musica

primigenia,

rullare di tamburi

per la savana

dell’Africa piú grande

che mai sia stata sognata,

cavalcate a perdifiato

fin dietro il filo rosso

dell’orizzonte,

del tramonto di questo nostro

amato Occidente.

Perdere, perdersi,

allontanando

tutte le imprecazioni,

le riflessioni

Le vuote scuse,

le facce, gli sguardi,

gli incommensurabili

silenzi della notte

piú nera che ci sia….

…per scoprire la luce

piú limpida,

il cielo piú aperto

e trionfante nel cuore,

nei nostri occhi puliti,

senza piú preghiere

e invocazioni,

finalmente soli

sotto il firmamento

a decifrare la musica

dei segni.

Allontanandosi

impercettibilmente

dalle contiguità

dei cuori,

freddamente sereni

come l’aurora boreale,

senza passione

o rimpianto,

con l’amore traboccante

del vento, del manto

candido della neve…

…del silenzio.

 

 

Marco Rossi

 




 

Frammenti di vita

 

Inverno-estate del cuore

 

Quando il freddo

di una sera d’inverno

maschera i nostri volti

dalle paure recondite

che man mano si dissolvono

e il nostro non conoscersi

risuona nei battiti lenti

del Destino

che ci vuole nuovamente uniti,

allora i nostri sguardi

tornano a vibrare

dei colori e dei profumi

dell’estate.

Le nostre voci divengono

soavi e gentili,

le nostre anime gemelle

tornano a  cavalcare

i solstizi e gli equinozi

delle nostre esistenze

e si riaccendono

di un’energia profonda

di rara bellezza e intensità.

Nulla di tutto questo

è possibile senza un frammento

d’abbandono dell’anima,

senza uno spiraglio di pensiero

che chiede forte al Destino

di agire per noi oltre i timori,

oltre gli impedimenti,

oltre ogni ragionevole dubbio,

oltre le paure profane.

Il Sacro si vendica ed esige

che l’ordine delle cose

venga restituito

quando il nostro karma matura

nello spazio-tempo della vita.

 

 

Kether