Dr. Steiner: Qualcuno ha oggi una domanda, signori, e vorrebbe che ne discutessimo?
Domanda: Vorrei chiedere com’era il mondo nei tempi antichi. I pianeti, Venere, Mercurio e cosí via, avevano sedimenti di diverse sostanze metalliche?
Risponde il Dr. Steiner
Se si racconta semplicemente, come risulta spesso nei vecchi libri – non c’è nulla al riguardo nei nuovi, tranne che nei nostri libri antroposofici – che, per esempio, il pianeta Venere ha qualcosa a che fare con il rame che si deposita sulla terra, allora questa è una cosa a cui si deve davvero solo credere, perché la gente non può farsene un’idea. A meno di dire loro: una volta gli anziani lo sapevano e oggi non se ne sa piú nulla. Si tratta, quindi, di entrare veramente nel merito quando si discute di una cosa come questa. E vorrei attirare la vostra attenzione sul fatto che neanche nella odierna medicina si sa molto di queste cose. Un tempo, che è in realtà solo pochi secoli fa, la gente curava ancora molto con i vecchi rimedi e sapeva che se nell’essere umano appare qualcosa come un disturbo, come un sintomo di malattia, allora si deve usare questo o quel metallo, oppure questa o quella pianta.
Oggi, di tutto questo non rimane davvero piú nulla, tranne il fatto di sapere che, nel caso di certi fenomeni, come nelle malattie sifilitiche, devono essere effettuate cure a base di mercurio. È quindi in questo caso si adopera il mercurio metallico. Attiro la vostra attenzione sul fatto che, nella professione medica, oggi nessuno sa come funziona il mercurio, nessuno può dircelo, però lo usano perché hanno visto che è efficace. E per quanto riguarda l’effetto del mercurio nelle malattie sifilitiche, si deve anche menzionare che in tempi recenti il mercurio è stato sostituito da altre cose. I celebri rimedi piú recenti che sono stati messi al suo posto, sono già noti per la loro inefficacia e in questo campo molto presto la medicina tornerà alle cure a base di mercurio.
Per un fatto strano, ci si può convincere che con il mercurio, l’istinto di guarigione – non la scienza di oggi, ma l’istinto di guarigione – qualcosa di molto, molto grande è all’opera. Ci sono alcune zone nelle quali si verifica una malattia di tipo sifilitico; presumo che tali aree esistano, perché oggi non ci sono quasi piú, ma tre o quattro decenni fa esistevano ancora. Là, per curarla, certe persone che non sono medici, fanno cosí per istinto: prendono degli animali tipo le salamandre o i rospi, che vivono in parte sottoterra e con il loro cibo assorbono qualcosa dalla terra. Questi animali, salamandre o rospi o animali simili, quella gente li prende, li asciuga, li secca, li polverizza e poi li dà al paziente sifilitico. Cosí nasce quindi una sorta di rimedio.
Beh, se questo è all’inizio abbastanza incomprensibile, diventa comprensibile quando si sa che in alcune zone i rospi non aiutano i pazienti sifilitici e in altre zone li aiutano molto. Se poi si guarda di che tipo di aree si tratta, allora si scopre che sono zone dove ci sono miniere di mercurio. Vedete dunque che la cosa curiosa sta nel fatto che nelle zone dove c’è il mercurio, questi animali lo ingeriscono e il mercurio poi aiuta. Non è il rospo che aiuta, ma il mercurio che il rospo ha mangiato ed elaborato nel suo corpo. È questo che aiuta.
Da questo si vedono quindi due cose: da un lato, che uno strano istinto di guarigione è presente in persone che non sono ancora molto contagiate dalla scienza ordinaria, e dall’altro, che ciò che si ingerisce sotto forma di un essere vivente – e un rospo è un essere vivente – si diffonde in tutto il corpo.
Questo è ancor piú accentuato negli esseri umani. Se, per esempio, questo dovesse essere evocato per la cura a base di mercurio, vorrei dirvi quanto segue.
È davvero solo negli ultimi decenni che la medicina è diventata cosí spaventosamente scadente come lo è oggi. Quando ero un ragazzino, era molto meglio. A Vienna, per esempio, c’era un eccellente anatomista, Josef Hyrtl, che sapeva ancora qualcosa, non molto, ma qualcosa della vecchia medicina. E che agli studenti in ascolto, quando si potevano ottenere in clinica, dopo la loro morte, le ossa di quelle persone che si erano sottoposte a cure a base di mercurio, mostrava che spezzando le ossa, in esse c’erano delle palline di mercurio! In effetti, ciò che l’essere umano assorbe in sé si diffonde in tutto il corpo. È lo stesso per gli altri esseri viventi. Perciò è stato possibile utilizzare i rospi, che assorbono il mercurio in tutto il loro corpo, per renderli efficaci sotto forma di polvere come rimedio contro le malattie sifilitiche.
Ora vorrei dirvi come nei tempi passati la gente, quando la scienza era di tutt’altro genere, arrivò all’idea di usare il mercurio proprio per queste malattie. Vedete, se guardate l’intero sistema planetario, come lo conosciamo oggi dalla scuola, si dice cosí: qui al centro c’è il sole. Piú vicino al Sole, Mercurio, un piccolo pianeta, corre intorno al Sole. Un po’ piú avanti intorno al Sole c’è Venere. Mercurio, quindi, è un piccolo pianeta che gira intorno al Sole in un tempo molto breve, in circa novanta giorni. Poi viene Venere, che orbita già piú lentamente intorno al Sole; e il prossimo pianeta ad orbitare intorno al Sole è il Terra. Poi, oltre la Terra, arriva Marte. Dopo Marte, ci sono un sacco di piccoli pianeti in giro. Sono centinaia e centinaia, molto piccoli, minuscoli Pianeti che corrono intorno al Sole. Quindi ora dovrei disegnare un bel po’ di Pianeti. Ma non c’è bisogno di considerarli poi cosí tanto. Questi non hanno un’importanza cosí grande come gli altri Pianeti. E dopo questo gruppo di Pianeti arriva Giove, che orbita intorno al Sole, e poi molto lontano c’è Saturno.
E poi troviamo Urano e Nettuno, ma questi ultimi due pianeti sono stati scoperti solo recentemente. Non è necessario che io li disegni. Corrono piú lontano e mostrano tali irregolarità che ancora oggi non possono veramente essere considerati come pianeti. Ecco come questi pianeti girano intorno al Sole. Intorno alla Terra gira poi la Luna. Gira intorno alla Terra, cosí come gli altri pianeti girano intorno al Sole.
Bene, oggi l’astronomia osserva questo sistema planetario e non si interessa molto degli effetti che questi pianeti hanno sugli esseri che vivono sulla Terra. Si calcola dove si trova un pianeta in un certo momento, in modo che se si punta il telescopio su di esso, si può trovarlo in fretta. Si può calcolarlo. Si può calcolare come si deve posizionare il telescopio, in modo che quando si guarda attraverso di esso, si vede un pianeta in un determinato momento. Si può anche calcolare la velocità alla quale un pianeta si sta muovendo. Potete calcolare tutto questo. Oggi ci si occupa di questi calcoli. Ma vedete, non era poi cosí tanto tempo fa – per lo sviluppo dell’intero sistema galattico, alcuni millenni non sono poi molti – neanche tanto tempo fa dunque, due millenni e mezzo o tre millenni e mezzo fa, gli uomini si sforzavano di ottenere una conoscenza completamente diversa dei pianeti. Ecco cosa hanno fatto. Si sono per esempio verificate malattie per cui, diciamo, la gente ha avuto una cattiva digestione a causa del sangue denso. Vi dirò perché tra un momento. Ora non posso esaminare ulteriormente queste malattie critiche, perché nei tempi antichi non esistevano nella stessa misura di oggi. Mi asterrò quindi dal farlo ora. La malattia che esisteva dove sono state fatte a quel tempo le osservazioni, cioè a Babilonia, in Assiria, a Ninive e anche in Egitto, era una cattiva digestione causata dal sangue denso, un sangue non correttamente predisposto. In particolare, il sangue finiva nelle feci, nei residui di cibo, cosí che le escrezioni erano un po’ mescolate col sangue. Le malattie simili al tifo erano molto piú comuni nei tempi antichi di quanto non lo siano oggi. Quindi supponiamo che questi vecchi medici, che erano filosofi allo stesso tempo, abbiano dovuto studiare questa malattia. Non hanno aspettato che la persona in questione fosse morta, perché pensavano tra sé e sé: una volta che qualcuno è morto è difficile curarlo, e quindi non hanno nemmeno indagato ulteriormente su come si sarebbe comportato il morto se avesse avuto la febbre tifoidea, ma hanno proceduto diversamente. Si sono detti: vediamo che i malati che hanno diarrea con vomito o tifo, dissenteria o qualcosa del genere, sono piú calmi in certi momenti; altre volte la condizione generale è orribile. Cosí si sono detti: il tifo a volte finisce bene, a volte male. Ci sono, per esempio, persone cosí malate che, quando hanno il tifo o la dissenteria, o diarrea con coliche, a volte soffrono di terribili attacchi di vertigini. La coscienza è completamente offuscata. La loro storia diventa allora molto grave. Ma alcuni malati mantengono però la loro coscienza. La testa rimane in ordine. Si può fare qualcosa per questi malati.
Si sono allora detti: l’uomo non vive solo sulla Terra, non è solo dipendente dalla Terra, ma dipende dall’Universo intero. Per questa ragione si sono messi ad osservare. Ora pensate e immaginate che la Terra è lí. Possiamo certamente prendere come base l’attuale sistema planetario come lo impariamo oggi a scuola, dove si vede la Terra illuminata dal Sole. I raggi del Sole cadono dunque sulla Terra. E, lo sappiamo tutti, molto dipende dalla luce del Sole, ed è su questo che abbiamo sempre basato questo tipo di osservazioni. Beh, quegli antichi medici non hanno dunque prestato molta attenzione al Sole in quanto tale, perché per loro era tutto abbastanza ovvio. Ma poi hanno osservato le persone che, per esempio, avevano una diarrea molto grave e si sono detti: hanno vertigini in certi momenti. La testa diventa confusa. Altri hanno diarrea grave e la loro la testa rimane lucida; non hanno le vertigini. Ma – si sono detti – questo accade sempre in momenti diversi. A una certa epoca, non c’è davvero nulla da fare con i pazienti con la diarrea. Non si può fare niente per loro, sono destinati ad avere vertigini e poi c’è la morte. Altre volte, la diarrea risulta particolarmente leggera.
A questo punto hanno cominciato a osservare le stelle, e hanno trovato che nei momenti in cui la diarrea o il tifo o le malattie da tifo erano in corso, Venere, il pianeta Venere, era sempre in una posizione tale da essere nascosto dalla Terra (vedi disegno). Vedete, quando la Terra sta qui allora Venere sta lí.
Quando poi l’uomo sta lí, non riceve alcuna luce da Venere. La Terra nasconde Venere per lui. La luce di Venere non può arrivare all’uomo passando attraverso la Terra. Naturalmente l’avete capito dato che Venere non poteva essere vista, perché era nascosta dalla Terra. Ora si sono detti: guardiamo una persona con la febbre tifoidea nel periodo in cui Venere è coperta dalla Terra: perbacco, là il tifo sta procedendo bene! Ma se per esempio Venere è in una posizione tale da non essere coperta, allora la persona tifoidea riceve la luce di Venere oltre a quella del Sole (vedi disegno, a destra). È allora che il tifo diventa grave. La testa diventa stordita e malata, e il tifo non può essere curato.
Hanno allora capito e hanno detto: Venere brilla, e i suoi raggi arrivano sulla Terra. Ci deve essere qualcosa nella Terra che influenza i suoi raggi. Hanno dunque fatto esperimenti non con i morti, ma con i vivi. Hanno accertato che dando del piombo ad un ammalato di tifo non succedeva nulla. E anche se gli davano del ferro, ovunque si trovasse Venere, non succedeva nulla. Ma se gli davano del rame, questo aveva un effetto molto strano: eliminava le vertigini, e il malato di tifo tendeva a migliorare. Quei vecchi saggi si sono allora detti: ah, capiamo che c’è del rame nella Terra, e il rame agisce all’interno della Terra in modo tale da influenzare il tifo allo stesso modo in cui i raggi di Venere lo influenzano sfavorevolmente. Quando i raggi di Venere arrivano direttamente, sviluppano il tifo. Se si dà del rame al malato, questo blocca il tifo.
Hanno anche detto: Venere è connessa con il rame in un modo particolare. Non hanno fatto sedute spiritiche, né hanno domandato a un medium per sapere che se quando qualcuno prende il tifo bisogna usare il rame, ma hanno fatto delle osservazioni che oggi non vengono piú fatte. Hanno proceduto in modo strettamente scientifico a partire da un vecchio istinto. E si sono detti: c’è del rame nella Terra. Questo rame nella Terra è collegato al potere che emana da Venere. Questo può essere constatato dall’effetto particolare sulla malattia.
Poi hanno fatto altre osservazioni. Pensiamo, per esempio, che abbiano avuto a che fare con il caso di un malato che aveva disturbi agli occhi, che non poteva vedere correttamente. Sapete bene che si possono avere tanti tipi di malattie agli occhi, si può avere una cataratta, come una nebbia, o che le pupille diventano piccole. Si possono avere tutti i tipi di malattie degli occhi come queste.
E cosí hanno di nuovo fatto degli esperimenti e hanno trovato che quando la Terra è posizionata in modo tale che copre Giove, allora quella persona malata agli occhi sta meglio che quando Giove brilla direttamente sulla Terra. Allora hanno di nuovo fatto degli esperimenti: cosa c’è nella Terra che agisce su Giove? E hanno scoperto che si tratta dello stagno, soprattutto se lo stagno viene estratto dalle piante.
E cosí, poco a poco, hanno classificato l’effetto sull’uomo dei Pianeti e dei metalli, hanno riunito quelli che si trovano sulla Terra, e hanno trovato e constatato: Venere è legata al rame, Giove allo stagno, Saturno al piombo. Hanno scoperto che soprattutto quando una persona sviluppa malattie ossee, come succede anche con l’avvelenamento da piombo, questo ha qualcosa a che fare con l’irradiazione di Saturno, e hanno quindi trovato l’effetto del piombo legato a Saturno. Per Marte, che ha qualcosa a che fare in particolare con le malattie del sangue, è stato piú facile trovare. Hanno trovato il ferro. Quindi Marte = ferro. Per la Luna, che ha un rapporto completamente diverso perché orbita intorno alla Terra, è stato trovato qualcosa di simile, cioè l’argento. Luna = argento.
Beh, questo modo di vedere le cose è stato poi completamente abbandonato. Ma non bisogna credere che sia passato troppo tempo da quando è avvenuto. È solo da tre o quattro secoli che queste osservazioni non sono piú state fatte. La gente faceva ancora tali osservazioni nel XIII e XIV secolo. Cosa dicevano allora? Tutto ciò che è suddiviso in pianeti era una volta in una poltiglia primordiale – la storia della poltiglia primordiale è corretta – in una nebulosa primordiale. Basta non immaginare che tutto può uscire dalla nebulosa del mondo senza alcun rapporto con lo spirito, altrimenti, avviene quello che vi ho già detto sul maestro che fa girare la sfera del mondo! No, una volta si sapeva: era tutto dissolto in una specie di poltiglia primordiale. Non c’erano il Sole, la Luna e la Terra, ma tutto era dissolto in una poltiglia primordiale e solo in seguito tutto si è separato.
Per mezzo del rame, il metallo che la Terra ha in sé, il pianeta Venere ha ancora oggi una influenza. Quando Venere era ancora dissolta nella poltiglia primordiale, aveva un rapporto speciale con il rame. Fu allora che nacque il legame fra il rame e Venere. E quando la Luna era ancora dissolta nel tutto, l’argento aveva un rapporto speciale con lei.
Questa conoscenza non era quindi una rivelazione divina, né un dettato arbitrario, autoritario, ma era basata su antiche osservazioni. È stato a causa di circostanze speciali, cioè per il fatto che nei secoli piú recenti i cosiddetti popoli civilizzati si sono mescolati di piú con i popoli selvaggi, attraverso cioè una mescolanza sessuale dei popoli civilizzati con i popoli selvaggi, che sono emerse le malattie sifilitiche. La prevalenza delle malattie sifilitiche era minore quando i popoli erano ancora maggiormente divisi in razze. È vero che nel caso di malattie che si manifestano nello stesso modo delle malattie sifilitiche, il decorso è tale che all’inizio sono causate da qualcosa, ma poi si diffondono da sole. Diventano contagiose. Ma all’origine devono essere causate da qualcosa. Le malattie sifilitiche sono sorte dal fatto che persone di razze lontane si sono mescolate sessualmente tra loro. Ma si può dire che il contagio sifilitico non può avvenire, a meno che ci sia una piccola ferita, anche se nascosta, o anche un piccolo difetto nel tessuto. L’agente infettivo della sifilide deve entrare nel sangue della persona che non è inizialmente infetta. Quindi, se si applica semplicemente la sostanza infettiva sifilitica sulla pelle e la pelle è perfettamente compatta, allora non può sorgere alcuna infezione. L’infezione si verifica solo se in qualche punto la pelle è cosí sottile che l’agente infettivo può passare. Da questo si può vedere che il contagio sifilitico deve prima aver luogo da qualche parte, dove si incontrano gli incompatibili sangui stranieri. E poi, naturalmente, il veleno continua a propagarsi. Ma originariamente il contagio è nato quando c’era una maggiore mescolanza tra i popoli. E sarebbe interessante esaminare le statistiche in relazione ai casi di questa malattia, ora che diversi tipi di persone esotiche vengono impiegate in certi ambienti europei e che ogni tipo di eccesso sessuale ha luogo ora anche lí, non è vero?
Vedete, la comparsa della sifilide si è già manifestata in singoli casi isolati, ma il verificarsi di una sua maggiore incidenza è avvenuto solo in tempi piú recenti, quando ancora si conosceva però quella antica scienza, grazie alla quale sono state fatte le osservazioni sul fatto che i malati di sifilide si sentono meglio quando Mercurio è nascosto dalla Terra. E si è scoperto che il mercurio è associato a Mercurio. Si poté in questo modo associare gradualmente i metalli ai pianeti interessati:
Mercurio = mercurio
Venere = rame
Giove = stagno
Saturno = piombo
Marte = ferro
Luna = argento.
Ci si diceva: quando tutto questo era dissolto nella poltiglia primordiale, allora sulla Terra il rame era depositato da Venere e l’argento dalla Luna.
Vedete, queste osservazioni potranno essere continuate ancora.
Rudolf Steiner
Conferenza tenuta agli operai del Goetheanum a Dornach il 10 febbraio 1923. O.O. N° 348 – Prima parte – Traduzione di Angiola Lagarde.