Ascolta la poesia letta da Sonia Scotti:
Mille volte ha chiamato,
dal folto del querceto,
l’upupa cieca,
invocando,
tra la pania dei rami,
spazi di cielo,
e il vento pietoso
che sorregga la sua ala
consunta,
per librarsi
dal mondo polveroso
dei morti
e vagare,
fluttuando,
sopra distese di miglio,
sulle pianure di grano,
remote.
Mille volte, mille,
quel richiamo
ha vibrato nell’aria,
inascoltato,
tra l’afrore dei rovi,
dove guizza
trepido il ramarro
ad acquattarsi,
imitando lo smeraldo
tenero dell’erba:
unico pegno
dato dalla terra
per lenire la smembrata
armonia della pietra,
che un tempo ebbe forme,
nomi, storie:
i labili sogni dell’uomo.
Fulvio Di Lieto