Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

Carmelo Nino Trovato «Incantesimo delle rose»

Carmelo Nino Trovato «Incantesimo delle rose»

 




 

UOMINI

 

Mascherine

 

Non è sempre e solo amore

quello cui assegniamo

questo nome.

Amare spaventa troppo,

tanto da voltargli le spalle

e sfuggirgli.

Crediamo nell’amicizia

che puntualmente tradiamo.

Siamo pieni di rimpianti,

ci sfugge il reale valore

degli errori.

Vuotiamo il sacco

per riempirlo con altri vuoti

coprendoci i volti

con sciocche mascherine.

Finiamo col riempire i cuori

di falsi sentimenti,

ci convinciamo siano reali.

Siamo uomini

che hanno deciso

di non crescere

per paura d’essere.

La falsa forza dell’odio

e del rancore

ci impedisce di vivere

la vera forza:

quella del coraggio

nel perdono e nell’amore.

 

 

Bartolo Madaro

 




 

Tramonto

 

Cascata di gemme

senza fine

dal sapore di muschio

vini ambrati

e colori del tramonto.

Morte ancora tu

l’ultima frontiera

e come un gioco

fra perdersi

e non perdersi

cela le nuove rive

i nuovi territori

della musica

di cadenze amata.

E lo sgorgare

ritmico e lento

che inseguiamo

(il moto stesso del cuore)

nostro non è,

ma lo scrutare

inseguiamo

e l’attingere ove sia

cosciente

il volere.

 

 

Stelvio

 




 

LA BUFERA

 

Bufera

 

C’è un Dio severo

che è tale nella notte piú buia

e un Dio luminoso

che concede stelle e firmamenti

rotanti attorno a bianche lune.

C’è un Dio che vuole i deserti

la guerra, gli stermini

e le malattie

e la dura prova di infinite morti,

e c’è un Dio che cura

i fiori dei peschi

e il germogliare solenne

della primavera

e delle giovani donne.

Puledri e pianure

sconvolte dai venti

di ponente e di levante,

tramonti e roghi inenarrabili

di cadaveri

e foreste divorate da incendi

e la distesa serenissima dei mari

nell’ora del meriggio d’agosto,

d’improvviso, un volo d’aquila

sfiora l’eburnea vetta

dove ghiacci antichissimi dormono

un sonno profondo come

quello degli abissi

senza luce in fondo ai mari.

Un Dio falcia con la Morte

e il freddo Spirito le messi

d’animali, piante e uomini,

un Dio semina e incita

alla passione e alla danza

arcana della fecondazione

e della molteplice

trionfante vita:

su tutto la Natura regna

sublime contraddizione

incontenibile,

vento delle vette

e delle infinite

praterie di stelle.

Solo, l’uomo brancola

come un cieco, dilaniato

da due vite e due morti,

sospeso sopra due

simmetriche voragini,

armato nella disperazione

e nel coraggioso orgoglio

del suo inesorabile silenzio

d’irripetibile granello di polvere

nell’infinita bufera dell’Essere.

 

 

Marco Rossi

 




 

RICORDAMI

 

Macera Samoa

 

Partirò

per raggiungere

terre lontane

dagli orizzonti

sconfinati

come infinito

è il mio desiderio

di partire.

Partirò.

Visiterò

vergini foreste

e ricchi palmeti,

mari di sogno

e spiagge assolate

lambite al mattino

da onde pigre

e sonnolente.

Trascorrerò

la mia vita

in una terra

vergine,

tra gente

sconosciuta

che non comprende

il mio linguaggio,

ma mi accoglierà

sorridente

offrendomi fiori

e conchiglie.

 

 

Liliana Macera