Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

 

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – La porta dell’acquario»

Carmelo Nino Trovato
«Cristalli silenti – La porta dell’acquario»

 




 

Alba

 

Vita dopo vita

per millenni

ho vagato

nel cielo e sulla terra

in cerca

del mistero d’amore.

Ora nel compiersi

lo accolgo

come l’alba

di un giorno

qualunque

che bussi alla porta

del mio sonno.

 

 

Alda Gallerano

 




 

Lèggere negli occhi

 

Molte volte mi chiedo

quanto le persone soffrano

nel loro profondo.

Oggi ho capito

che non posso

rispondere,

posso solo leggere

negli occhi

le sfumature

piú misteriose,

sentire nell’anima

tutte le emozioni,

percepire il tutto

senza però “disturbare”

le emozioni altrui.

 

 

Rita Marcía

 




 

Stelvio Mare

 

Quale forza

governa questo amore?

E il perfetto

con che piacere dispone?

O cascata di gemme

smeraldino mare

gettare lo sguardo e ritrarlo

è una salvezza

di fronte a tanta luce.

Volare liberi tra la ricchezza

sembra un sogno

negato ai mortali.

Eppure in fondo

ciò che cerco è il pianto,

chiudere la catena su di me

e liberarla, e incontro

le storture di un cuore

mentre il supremo equilibrio

sfugge; cosí credo (o m’inganno)

che questo dolore

sia il solo senso

ma intanto voglio e credo

che trasfigurato il dolore

possa l’uomo quietarsi,

ed osservare i tesori

mentre scorre in sé

un pianto eterno, e lí

con la mano discernere

il corallo, la giada,

e sopportare

la paura della fine

finché essa piú non è

e resta (ma resta?)

il quieto godere.

Ma la fonte,

ove trovassi la fonte

da cui tanta ricchezza sgorga

che potrei fare ancora?…

 

 

Stelvio

 




 

SAGGEZZA

 

Saggezza

 

Era seduto solennemente

su una ruvida panca

inondata di sole

con una rada barba bianca

incolta, e lo sguardo spento

fisso dinanzi a sé.

Intuí la nostra presenza,

si alzò

e con un sorriso

di beatitudine indicò

tutto ciò che lo circondava

e non poteva piú vedere.

«Ho tutto questo» disse,

allargando le braccia.

«Questa è la mia terra,

qui ci sono i miei figli.

Cos’altro

potrei desiderare?

Ho visto il mondo,

ho viaggiato

in paesi lontani.

Ora i miei occhi

non vedono piú,

ma posso ancora

ricordare:

e dove meglio di qui,

sotto questo albero,

nel villaggio

dove sono nato,

avvolto

dai caldi profumi

della mia terra?».

 

 

Lirica e scultura di Liliana Macera