La vita come un sogno,
un incanto,
l’uomo un mistero
che in esso
sale e discende,
lo colora,
ma sempre di sua luce
si compenetra.
Il pensiero
rimane sulla sua soglia,
il cuore si riempie
del suo profumo,
il volere di una forza
che si annulla.
Chi sei tu, uomo?
Figlio di un dio sconosciuto,
di un demone amico
che ti corrompe,
un angelo tra gli angeli,
anima celeste o animale.
Chi sei tu, uomo?
Per quanto il pensiero
possa sorreggermi,
tu rimani per sempre
il mio mistero.
Lirica e dipinto di Raffaele Sganga
Un mattino di tardo autunno
ha portato un rado nevischio,
speranza di neve,
candida e gelida luce
che in fiocchi rischiara il paesaggio.
Un passero frettoloso
plana sull’erba rigida di gelo,
compone la sua danza saltellante,
poi rivola lontano verso i tetti,
verso altri giardini
che il rado nevischio
non imbianca ancora.
Alda Gallerano
L’antèsi della rosa
Cosí inquieto fra le ombre vaga
il fantòma dell’ignara gente
che nel mondo si trattiene
per scambiare inutilmente
del carbonio per ossigeno.
Ma una goccia negli eoni scava
e fra i sassi pur si desta
come un flebile volere,
un impulso che conduce
elettroni nella fòlgore
e trascina con vigore
dall’inerzia all’azione.
E la fiamma che non brucia
quindi scocca fra le ciglia
conferendoci pensieri
di un aspetto adamantino
che redimono quel drago
che ci pulsa dentro al petto
e scatena intemperie
fra le ugole dei vinti.
Una rosa senza spine
si dischiude qui davanti:
dentro i petali c’è sangue
che fluisce lungo il Tempo,
ma nel gambo verde linfa
che proviene dall’Olimpo.
Pietro Sculco
Il caldo vento marino
replica le sue onde
sui tuoi profumati
e fluenti capelli.
Riflessi di sole
illuminano il tuo viso
appagato di una felicità
oltre l’Orizzonte.
Profumi e colori
di una terra selvaggia
e lontana
risuonano nei tuoi occhi
profondi come il mare,
ed io,
viaggiatore dei ricordi,
scruto nelle dimensioni
del tempo
trovando le nostre anime
assetate per sempre
del fuoco dei nostri cuori.
Kether