Variazione scaligeriana N° 165

Variazioni

VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 165

 

 

«Ogni piacere avuto come fine a sé, è un processo di conoscenza perduto: questa conoscenza viene ritrovata dal cercatore moderno, che non commetta l’errore di sfuggire le sensazioni delle cose, né quello di immergervisi passivamente con l’idea di cercare lo Spirito in altre zone dell’umano. Il piacere, per­cepito e purificato, diviene potenza guaritrice dell’anima. …Estratto dalle sensazioni di piacere, separato come potere di penetrazione del sapore delle cose o del godimento dell’immersione in esse, questo sentire è pronto per la massima purificazione, che passa attraverso il dolore».

 

 

Massimo Scaligero, Meditazione e miracolo.

 




 

Uomo con lemniscata

 

La deificazione del piacere come del dolore scorre a lemniscata fra queste due polarità giungendo al centro a incrociarsi, senza annodarsi, grazie all’atarassia cristica, quel sentimento oggettivo di imperturbabilità che edifica perle di saggezza dal dolore e suoni celestiali dal piacere.

 

Il ritrovato senso del piacere come del dolore ci restituisce alla Vita attraverso il Cammino dell’Esperienza che diviene Conoscenza.

 

Lo Spirito Vi opera. E noi diveniamo operativi con Esso.

 

 

Angelo Antonio Fierro