Sostanze psicotrope

Massimo Danza

SOSTANZE PSICOTROPE

Sostanze psicotrope

 

Ogni volta che si assume una sostanza psicotropa, essa agisce sulle sinapsi celebrali accentuandone la frequenza, oppure rallentandole a discapito dei neuroni che vengono esauriti oppure bruciati.

 

Quindi ogni volta si è piú stupidi di prima; il fenomeno non è reversibile.

 

Questo lo dice la scienza prima ancora della Scienza dello Spirito.

 

Il fatto che i neuroni adiacenti si prendano il sovraccarico di lavoro delle cellule morte, dà la sensazione all’individuo di aver superato la “botta” e di essere tornato cosciente e padrone di se stesso, ma è solo una sensazione: il danno, se pur minimo è comunque permanente. Al contrario di quello che si può ritenere, l’uso sporadico, oppure “omeopatico”, di queste sostanze non evita quanto detto prima. Forse anzi è peggio, perché l’effetto negativo non è percepibile, quindi, sfuggendo alla coscienza, è senza difesa.

 

Whisky

 

Massimo Scaligero soleva dire – non certo per chi pratica gli esercizi – che era meglio una “bella” bevuta di vino tutta in una volta, se si sentiva lo stimolo irresistibile a bere, anziché il mezzo bicchiere a cena, o il goccio di whisky ogni tanto con gli amici: proprio perché in questi ultimi casi non ci si accorge dell’effetto che produce.

 

Se da un punto di vista scientifico abbiamo un riconoscimento di progressiva stupidità dell’individuo; dal punto di vista spirituale l’assunzione di queste sostanze è ben piú grave e problematica. Sappiamo come il cervello sia il “telefono” tra lo Spirito e il mondo materiale: la porta di comunicazione.

 

La presenza auto-cosciente dell’individuo, l’intelli­genza intuitiva delle soluzioni, come anche la razionalità, dipendono dalle forze spirituali che adombrano l’uomo in quanto ego durante la vita terrena, proprio attraverso il cervello.

 

In sostanza l’uomo ha il suo equilibrio fisico, proprio per il fatto che cammina con due gambe, ed interiore come moralità e saggezza di vita, proprio grazie al cervello che trasmette la saggezza delle entità spirituali preposte alla creazione dei vari corpi dell’uomo.

 

Massimo ci avvisa che il rapporto tra il sistema nervoso, il cervello ed il pensare, deve essere nel giusto ordine: cioè il pensiero, terso e puro il piú possibile, deve sovrintendere all’essere umano.

 

Senza ancora accennare all’ascesi del Pensiero, questo è il suo prerequisito fondamentale. È un equilibrio naturale che l’uomo avrebbe di per sé, se non fosse continuamente stimolato in altro senso.

 

Se il sistema nervoso fosse lasciato nel suo percorso naturale, sarebbe pervaso dal pensare divino che lo guiderebbe nella vita quotidiana con saggezza ed armonia.

 

 Testa che scoppia

 

L’uomo, invece, lascia invadere il sistema dal basso, da istinti e passioni, che quindi ten­dono ad invadere il cervello e ad impossessarsi del pensiero, che, cosí, diventa istintivo.

 

Mimma Benvenuti ci diceva che i pensati di brama e gli istinti si stimolano a vicenda; diventando gli uni base per gli altri, in un circuito senza soluzione di continuità.

 

Una vita dedita al soddisfacimento delle proprie passioni, porta ad escludere l’Io ed il Christo dalla nostra anima. Il nostro Maestro ci spiega come lasciare spazio agli istinti sia già “eccitare” oltre il normale il sistema nervoso, imponendolo al cervello ed al pensiero, quando dovrebbe essere l’opposto.

 

Senza l’equilibrio dell’Io e la forza del Christo l’anima tende verso la paura e l’automazione. Il pensiero si indurisce su schemi ideologici, e si tende a dare giustificazione razionale a tutto ciò che coincide con l’egoismo personale. Si scivola verso la follia. Cosí già si creano percorsi che deformano l’organo cerebrale creando degli autentici danneggiamenti.

 

Massimo ne La logica contro l’uomo, testo a cui rimando la lettura, spiega molto bene questo fenomeno.

 

Modifiche e lesioni che avvengono con ritmi che sono ancora abbastanza reversibili, e che, con una buona disciplina interiore, possono essere corretti. In sostanza una vita di eccessi istintivi, senza l’uso di sostanze varie, anche se produce danni cerebrali, è comunque gestibile, ed in ogni momento si può risalire la china.

 

Assunzione di psicofarmaci

 

L’assunzione di sostanze psicotrope è tutto un altro discorso.

 

Queste sostanze, che vanno dal­l’alcol fino agli psicofarmaci, passando anche per il tabacco, ledono in modo artificiale e piú immediato il nostro “telefono”. La sua funzione è distorta in tempi molto piú rapidi, causando vere e proprie interruzioni con il mondo spirituale.

 

Sotto l’effetto diretto, mentre è attiva la loro azione, il blackout è immediato e quasi totale, significa chiudere la porta all’Io ed al Christo. Se la sostanza è rilassante, cioè se altera le sinapsi e distrugge le cellule celebrali, come per l’alcol e la cannabis, per fare un esempio, il primo effetto è quello della perdita dell’equilibrio fisico, e un abbassamento della coscienza con la sensazione di rilassamento appunto. Nel caso di eccitamento, ad esempio alcuni psicofarmaci antidepressivi e la cocaina, c’è un rafforzamento della logica verbosa priva di argomenti e una maggiore reattività nervosa.

 

In tutti e due i casi si altera il senso della realtà, falsando il senso del tempo e dello spazio; il senso della connessione razionale e logica tra gli eventi. Tipico il cominciare a parlare in senso solo apparentemente logico, ma folle nel contenuto.

 

Egregora

 

Queste alterazioni aprono il varco agli istinti, non si hanno strumenti per regolarli. Tipico l’uso di queste sostanze per eliminare i freni inibitori e quindi essere piú “liberi”. Sappiamo perfettamente da chi è veicolato l’istinto. Quest’azione sul sistema nervoso apre il dominio di noi stessi proprio a demoni che prendono il comando della nostra anima. Sappiamo tutti come sotto l’effetto delle droghe o dell’alcol l’individuo diventi cattivo, aggressivo, violento. Però non tutti sanno quello che avviene con gli psicofarmaci, dove l’effetto sul cervello è piú immediato e repentino. La loro azione è piú mirata ai neuroni, con effetti assolutamente drammatici.

 

Non per nulla, non solo l’assunzione, ma anche l’inter­ruzione del farmaco deve essere autorizzata dal medico che se ne assume la responsabilità. L’inter­ruzione repentina provoca violente forme di autolesionismo, acuti stati di schizofrenia e paranoia, che sfociano in aggressività e follia omicida. Completando il quadro alla luce di quanto ci hanno insegnato Rudolf Steiner e Massimo Scaligero, possiamo capire come questa degenerazione istintiva sia causata da un sovraffollamento demoniaco nell’anima della persona intossicata da queste sostanze.

 

Lo sballo del sabato sera

 

Nella nostra epoca vediamo in modo assolutamente evidente e tangibile, la superficialità con cui si fa uso ed abuso di sostanze psicotrope.

 

Lo “sballo del sabato sera”, il cosiddetto “binge drinking”, che fa sorridere i superficiali, crea danni, piú che sul momento, nel tempo, e andrebbe considerato con piú grave attenzione.

 

Non ci sono ricette da consigliare, però ritengo importante considerare questi aspet­ti quando ci si approccia alle sostanze psicotrope.

 

 

Massimo Danza